Elio e le storie tese si sciolgono?
Sembra di si, ma attenzione: sarebbe anche legittimo pensare ad un ritorno.
«È importante capire quando dire basta e passare a qualcos’altro. Ci vuole l’intelligenza di capire di essere fuori dal tempo; youtuber, rapper, influencer, queste sono le persone che parlano ai giovani oggi». Così Elio aveva spiazzato tutti i telespettatori de “Le Iene”, nella serata del 7 ottobre. Un sarcastico addio. Ora ci siamo.
Si avvicina la data del concerto definitivo. Sarà a Milano il prossimo 19 dicembre, ed è già sold out. Televisioni, radio, giornali ne stanno parlando: sarà il momento dell’addio ai fan. Ma quanto c’è di vero?
Secondo i fan più accaniti era nell’aria da tempo. Per l’esattezza da quando Rocco Tanica, il pianista, aveva già deciso di abbandonare l’attività dei concerti live. Per due anni gli Elii hanno continuato a cavalcare i più prestigiosi palchi d’Italia e all’estero. Adesso l’uscita del singolo d’addio e l’ultimo concerto a Milano.
La storia degli Elii
Gruppo controtendenza diventato simbolo della musica italiana, la loro attività prosegue da 37 anni. Ensemble formato da professionisti e poli strumentisti, conquistò la ribalta nel 1996. In quell’anno gli Elii esordirono, infatti, al Festival di Sanremo con “La Terra dei Cachi“. In quell’occasione conseguirono il secondo posto. A vincere Ron e Tosca con “Vorrei Incontrarti tra cent’anni“. Si parlò di brogli da parte dello stesso Pippo Baudo che avrebbe modificato la votazione proprio prima della proclamazione dei vincitori. Sin da allora catturarono la simpatia del grande pubblico, grazie ai particolari travestimenti e all’innovazione del genere musicale (inusuale per quei tempi).
Una carriera fatta di traguardi e successi
Apprezzati in tutta Europa Elio e Le Storie tese hanno saputo restare al passo coi tempi per quasi 4 decenni. “Parco Sempione”, “Born To Be Abramo” e “Il pippero” sono brani ormai entrati a pieno titolo tra i più dirompenti della musica italiana. Sono migliaia i fan disseminati in tutta Italia che, al coro di “Forza Panino”, hanno accompagnato per anni la nota band milanese in tutti i concerti, fino al grande ritorno a Sanremo nel 2013 con “La Canzone Monotona”. Dieci album, una discografia folle e dirompente e centinaia di collaborazioni, tra cui Rocco Siffredi, Claudio Bisio, Enrico Ruggeri, Santana e Massimo Ranieri. Tutti grandi personaggi dello Zelig milanese legati agli Elii da anni di profonda amicizia. Famosi per le loro parodie, sono stati ospiti presso i più grandi studi televisivi, sia RAI che non. Quest’anno la band ha aderito come testimonial della nuova campagna del canale QVC Italia «Shopping4Good». Sono i protagonisti dello spot creato da Pink Is Good, il progetto della Fondazione Umberto Veronesi per la sensibilizzazione contro i tumori femminili.
L’ultimo singolo?
Cosa fa pensare che il loro addio sia solo di facciata? L’ultimo singolo “Licantropo Vegano”. Non è una canzone nuova! Si tratta di una rivisitazione di un celebre brano del 1977, Werewolves of London di Warren Zevon, ripreso pure da Kid Rock nel 2008 in All Summer Long. In sostanza: siamo seriamente convinti che la band più importante del panorama italiano di questi ultimi 40 anni vada via così? Con una rivisitazione? Loro, geni indiscussi della trasgressione musicale. Dell’esaltazione di figure ritmiche complesse e articolate che generano all’orecchio un dirompente divenire di musica difficile. Testi che sono entrati, a pieno titolo, tra i più folli di sempre… Loro, proprio loro: non possono andar via dalle scene con una cagata del genere. E se fosse un addio alla Vasco Rossi? Questo non lo possiamo sapere con certezza, ma i fan più accaniti sono disposti a giurarci.