🇺🇸 USA: Disoccupazione cala ai minimi di 18 anni

America: i dati pubblicati rivelano che i disoccupati sono sempre meno.

Negativi i NFP, ma si risente ancora il peso delle calamità naturali.

Come ogni primo venerdì del mese, questa settimana sono stati pubblicati i dati sul lavoro negli Stati Uniti. Le rivelazioni parlano chiaro: in America la disoccupazione diminuisce sempre più, toccando i minimi di 18 anni. Nonostante gli analisti attendessero una conferma del dato a 4,2%, il mercato coglie di sorpresa portando il Tasso di Disoccupazione al minimo di 4,1%. 

In linea con quelle che sono le aspettative FED, pubblicate nell’ultimo verbale del primo novembre (clicca QUI per leggere i verbali FOMC), verso un rialzo graduale dei tassi.

Il punto della situazione

La Federal Reserve ha tenuto invariati i tassi nel suo meeting di Novembre attendendo, con ogni probabilità, il meeting di fine anno per ulteriori ritocchi. Nei verbali, infatti, si legge che il FOMC considera, in tempo reale, tutti i progressi del mercato. Solo grazie alla piena occupazione e alla normalizzazione dei prezzi si potrà attuare un rialzo dei tassi graduale e sistematico.

I dati di oggi rivelano che il mercato del lavoro è in espansione. Questo perché, tra le varie cose, i danni degli uragani daranno vita ad un periodo di grandi ricostruzioni negli USA. Tutto questo porterà il numero degli OCCUPATI a salire, almeno nel breve periodo.

Come hanno reagito i mercati?

I Non Farm Payrolls hanno mostrato un aumento delle buste paga (+261k) disattendendo però le previsioni degli analisti a +310k. Il mercato, in una prima fase, ha reagito con un deprezzamento del dollaro a favore dell’euro. La quotazione del Fiber è schizzata a 1.1695 per ritornare, nei minuti successivi, ben sotto il prezzo d’apertura. Attualmente la quotazione scambia in prossimità della soglia psicologica a 1.16. 

Cosa accade con mercato lavoro in espansione?

Con ogni probabilità la FED si troverà nelle condizioni di ritoccare i tassi di interesse di altri 0.25% punti. In questo modo saremmo dinnanzi al terzo rialzo dei tassi nel 2017. Uno scontato rialzo dei tassi a dicembre potrebbe portare gli investitori ad aprire posizioni long su USD, con conseguente apprezzamento del biglietto verde.

Resta dietro la porta lo spauracchio di Guerra in Corea e impeachment per Donald Trump, ma nei mercati le seghe mentali servono a poco.

In questo contesto ben preciso bisogna saper cogliere il momento e speculare da esso. Ogni dettaglio in più che arriverà dal FOMC sarà prezioso per guidare gli investitori nelle proprie azioni.

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