In autunno Trump potrebbe rassegnare le dimissioni.
A preoccupare i mercati è lo slittamento della
riforma fiscale.
Partiamo dal principio. Già all’indomani della vittoria alle elezioni Donald Trump ha raccolto più spine che rose, attirando molta antipatia anche tra i suoi stessi elettori. Adesso, però, la situazione è diventata più seria di quanto si potesse credere. Donald Trump si sta forse preparando a lasciare la Casa Bianca?
A renderlo noto è uno dei suoi più stretti collaboratori, Tony Schwartz. Elemento di spicco dello staff di Donald Trump, i rapporti tra i due si sono incrinati subito dopo l’elezione del Tycoon come presidente degli Stati Uniti. Secondo Schwartz con l’arrivo dell’autunno la vicenda Russiagate potrebbe volgere al termine, con tutte le conseguenze del caso.
Lasciare la carica in cambio dell’immunità
Big Donald potrebbe decidere di lasciare la presidenza proprio per evitare la galera. Una scelta che troverebbe giustificazione sensata se si pensa anche solo al carattere di Donald Trump. Ma attenzione: siamo sicuri che sia solo questo il motivo?
Lo slittamento delle riforme
Dopo gli eventi di Charlottesville anche la riforma per le infrastrutture è stata posticipata. Tutti questi ritardi, sommati alla sconfitta incassata per la riforma sulla sanità, stanno disilludendo i sostenitori del tycoon. L’ultimo baluardo rimane la riforma fiscale, sulla quale tutto l’elettorato di Trump aveva fatto affidamento, ma ovviamente non è così facile come sembra. C’è un ebreo che potrebbe cambiare la situazione e portare al crollo dei mercati.
Si tratta di Gary Cohn
Ex Goldman Sachs, Cohn è uno dei più autorevoli ed influenti consiglieri di Trump. E’ proprio lui che si è fatto carico di dare una nuova riforma fisale agli Stati Uniti. Sono mesi, però, che si parla delle possibili dimissioni di Cohn che non condivide la linea politica del Presidente Trump. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe la leggera presa di posizione del Presidente relativamente ai fatti di Charlottesville, ritenuta da Cohn superficiale e inappropriata. Ed ecco che Cohn potrebbe cogliere la palla al balzo presentando le dimissioni. Dimissioni che avrebbero ripercussioni molto drastiche sui mercati finanziari.
Si slitterebbe, infatti, un’ulteriore mossa che Trump aveva tanto sbandierato ai quattro venti, prima della sua effettiva elezione. Con lo scandalo del Russiagate che potrebbe terminare con l’impeachment per Trump e una macchina politica e burocratica totalmente paralizzata, le parole di Schwartz non appaiono così lontane dalla realtà, anche se non viene citata nessuna fonte.
Primo e ultimo autunno di Trump?
Appare improbabile però che Trump ingoi il rospo senza batter ciglio. Se la memoria non inganna il presidente è sempre stato di dura tempra con un carattere molto forte e orgoglioso. E’ da escludere che possa presentare le dimissioni così facilmente. Ciò che è certo, però, è che la sua squadra si sta disintegrando, pezzo dopo pezzo, e che la vicenda Russiagate rischia di impattare con molta più foga di quella che si possa credere.