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Tapering: significato, cos’è e le differenze con il QE

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Con il termine Tapering ci si riferisce al fenomeno inverso del Quantitative Easing, la riduzione graduale degli stimoli monetari da parte di una Banca Centrale. Negli ultimi anni, specialmente in Europa con la BCE, abbiamo sentito parlare della situazione opposta. Una spiegazione delle differenze tra Tapering QE per capire in che modo influenzano l’economia e le politiche monetario di uno stato.

Tapering significato e premessa

Tapering significa: graduale riduzione degli strumenti di Quantitative Easing da parte di una banca centrale

Di recente, a seguito soprattutto della pandemia da Covid-19, si è sentito parlare dei massicci piani di aiuto monetari a livello globale. Le banche centrali come FED, BoE, BCE e le altre maggiori economie hanno avviato importanti misure di sostegno all’economia messa in ginocchio dal virus. Prestiti e aiuti a fondo perduto ai governi (nel caso Europeo) o inizino diretti nei conti correnti di cittadini e imprenditori come avvenuto (con importanti differenze) un po’ ovunque.

Tuttavia, dato che venivamo già da un periodo di forte politica espansionistica, il colpo di grazia inferto dal virus ha cambiato i piani. Ma quando una banca centrale decide di adottare come strumento di politica monetaria il Tapering? Intanto bisogna partire da una premessa: le misure di QE tendono a tenere basso il valore della moneta, misure restrittive come il Tapering portano ad un rialzo della stessa. Una spiegazione, molto semplicistica in questa sede, degli effetti di questi due strumenti hanno sulla moneta e l’economia.

Questo perché nel primo caso è necessario sostenere la valuta e l’economia in momenti non proprio fiorenti mantenendo bassi i tassi di interesse. Nel secondo caso, si attua la riduzione per permettere un rialzo dei tassi e di conseguenza della moneta, stimolando la crescita.

Come funziona e le differenze con il QE

tapering
Eurotower, Francoforte. Sede della Banca Centrale Europea

Riprendiamo il discorso dalla situazione recente per comprendere del perché se ne torna a parlare. Abbiamo detto che le misure di allentamento quantitativo (QE) si traducono in acquisto di titoli di stato ed altre attività aumentando l’offerta di moneta. Grazie a questo processo, si incoraggiano gli investimenti e i finanziamenti nell’economia reale così da permettere di raggiungere determinati target. Una volta raggiunto l’obiettivo preposto dalla Banca Centrale (che agisce nell’interesse dell’economia di riferimento), questa valuta la riduzione di tali misure.

Con il Tapering avviene il processo inverso, poiché l’Istituto inizia a ridurre l’immissione di liquidità e l’acquisto di titoli perché ritiene alcuni target soddisfatti. Questo significa che l’economia di riferimento va stimolata e mostra segnali di crescita in grado di generare fiducia anche sui mercati. Per questo motivo, gli investitori guardano con molto interesse all’adozione di questi strumenti di politica monetaria per valutare cosa fare. Il cambio di vision si riflette di conseguenza, gradualmente, sui tassi di interessi della valuta. E sgonfiando collateralmente il bilancio della Banca Centrale, che può continuare a operare con altri strumenti a sua disposizione. Tra questi, per nominarne alcuni, abbiamo i tassi di deposito o la regolazione del tasso di sconto.

Inoltre, bisogna rammentare che un brusco abbandono delle misure che non passi per il Tapering potrebbe innescare effetti negativi sull’economia. Infatti, il suo scopo è evitare lo scoppio di una recessione tramite un controllato piano di riduzione degli acquisti che non significa giungere ad un azzeramento di questi.

E la chiarezza per gli investitori è tutto, per questo motivo comprendere le scelte che vengono adottate è fondamentale.

Tapering e tightening

Per questo motivo il tapering non va confuso con tightening che è una stretta rigida della politica monetaria che mira ad alzare i tassi di interesse. In questo modo, come ha fatto la FED in passato, si riesce a controllare l’inflazione in un momento particolarmente performante per l’economia. Non richiedendo misure di stimolo che possano scoraggiare gli investitori e la fiducia verso la valuta di riferimento.

Proprio la Fed ha parlato del possibile ritorno del tapering così come riportato nelle ultime note:

“A number of participants noted that… a gradual tapering of purchases could begin and the process thereafter could generally follow a sequence similar to the one implemented during the large-scale purchase program in 2013 and 2014.”

A conferma di quanto si diceva prima in merito alla comprensibilità delle azioni che questi istituti intraprendono e la loro interazione con il sentiment del mercato e dei cittadini.


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