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Sanzioni Russia: cosa significa l’esclusione dallo Swift

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Le sanzioni Russia minacciate dalla comunità internazionale a seguito dell’escalation che è culminata con l’invasione dell’Ucraina stanno causando varie reazioni. Il pacchetto di misure previsto dai paesi del blocco occidentale comprende la Nato e i suoi partner. In primis l’Unione Europea. I diversi capi di stato e di governo ribadiscono che le misure restrittive nei confronti della Russia saranno severe e estreme.

È proprio a seguito di un incontro durato 6 ore che i leader UE lanciano il primo “attacco” finanziario alla Russia. Sanzioni che si aggiungono a quelle già applicate a seguito del riconoscimento delle repubbliche indipendentiste del Donbass da parte di Putin. Il riconoscimento da parte della Federazione Russa ha consentito a Mosca di far culminare improvvisamente la crisi diplomatica in guerra. Ed ecco come le sanzioni Russia mirano a compromettere la capacità finanziaria e industriale del paese. Alle quali il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha risposto con un monito: “ci vendicheremo”.

Sanzioni Russia: quali sono?

La reazione alla deliberata invasione dell’Ucraina da parte di Putin continua a suscitare non solo lo sdegno ma anche le reazioni internazionali. Infatti, pur non avendo paventato alcun intervento armato (con conseguenze ben immaginabili) i leader europei lanciano nuove pesanti sanzioni Russia. Un secondo pacchetto che con l’approvazione del Consiglio Affari Esteri diventa esecutivo nei confronti della maggiori istituzioni e aziende russe. Limitazioni economiche, finanziarie e commerciali che puntano a ridurre la capacità di azione della Russia.

Come ha dichiarato la stessa presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a margine del Consiglio Europeo di giovedì notte:

«Il pacchetto di sanzioni massicce e mirate approvato stasera dai leader europei avrà il massimo impatto sull’economia russa e sull’élite politica. Si basa su cinque pilastri: il settore finanziario, energetico, i trasporti, i controlli sulle esportazioni e il divieto di finanziamento delle esportazioni e la politica dei visti»

Cosa prevedono

Le sanzioni Russia che il Consiglio che i paesi dell’Unione hanno deciso di stabilire riguardano i principali settori economici. Tra i principali punti ci sono:

  • Divieto di emettere prestiti e bonds sul mercato europeo, incluso il rifinanziamento di quelli in essere. Tuttavia, vengono concessi 45 giorni di tempo per regolare quelli già stipulati.
  • Le banche europee non potranno concedere servizi bancari e finanziari alle società a controllo pubblico e quelle listate. Tra queste società figurano: Almaz-Antey, Kamaz, Novorossiysk Commercial Sea Port, Rostec, United Shipbuilding Corporation, Russian Railways, JSC PO Sevmash e Sovcomflot.
  • Divieto per le persone fisiche e giuridiche con nazionalità russa di depositare cifre superiori a 100 mila euro nelle banche europee. Inoltre, divieto di investimento in titoli e asset europei.
  • Divieto di utilizzo di fondi pubblici per commercio o investimento in Russia.
  • Divieto di trasferimento e vendita di tecnologia, strumenti e know how per la raffinazione del petrolio.
  • Allargamento dell’embargo che comprende ulteriori beni c.d. “dual use” (per impieghi civili e militari) rispetto all’elenco del 2014. Eccezione per i beni sanitari e con fini umanitari, dietro autorizzazione.
  • Sanzioni individuali verso esponenti della società russa (politici, imprenditori e altre figure rilevanti) che superano i 600 nomi. Congelamento dei beni e divieto di transitare nella UE.

Esclusione dallo Swift: cosa significa?

sanzioni-russia

La stragrande maggioranza delle transazioni bancarie internazionali avviene all’interno del sistema Swift. Ma che cos’è lo Swift? Questo acronimo identifica la Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications che grazie alla sua rete mette in comunicazione le istituzioni finanziarie e le banche nel mondo. Infatti, il network consente a privati e aziende di ricevere ed effettuare pagamenti internazionali tra diversi istituti di pagamento. Quindi, tutti i pagamenti elettronici tramite carte di pagamento e trasferimenti di denaro (ad. es. bonifici).

Pertanto, l’esclusione della Russia comporterebbe per tutti i suoi istituti di pagamento e aziende di essere esclusi dai circuiti globali. E questo con un significativo impatto economico e una maggiore difficoltà a compiere le transazioni ordinarie.

Esclusione Russia dallo Swift

L’esclusione Russia dello Swift è arrivata nonostante alcune perplessità ed è operativa nei confronti di 7 grandi banche russe. Anche la Banca Centrale Russa è stata esclusa dal sistema di transazioni e metà delle sue riserve estere sono congelate. Si parla di oltre 640 miliardi di dollari di valore (ripartiti in euro, sterline, yen giapponesi e oro). Le sanzioni colpiscono tutte le entità e i soggetti che lavorano per l’Istituto di Mosca e anche i progetti cofinanziati o finanziati dal Fondo sovrano russo.

E dal 12 marzo saranno escluse dallo Swift quasi tutte le principali banche russe come già precedentemente fatto dal G7.

A tal proposito, potrebbe anche interessarti: Codice swift bancario: cos’è, a cosa serve e dove trovarlo.


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