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Rothschild Family: verità e miti sulla controversa famiglia

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Chi sono i Rothschild? Prima di iniziare a scrivere questo articolo anche io avevo sentito parlare, per sommi capi, di questa famiglia. Ho cercato di attingere da più fonti onde poter dare al lettore una visione oggettiva di tutto ciò che riguarda questa dinastia influente.

Emerge un quadro chiaro incentrato sulla storia del potere. Ho cercato di dare delle risposte a domande chiave che molti si pongono:

  • Quanto sono potenti i Rothschild al giorno d’oggi?
  • Quanto potere hanno avuto in passato?
  • Qual è il patrimonio della famiglia Rothschild?

Questo e tanto altro nell’articolo esclusivo per i nostri lettori. 

Indice

Chi sono i Rothschild?

Innanzitutto sarà necessario chiarire che, spesso, questo cognome, viene storpiato da blog e giornali in maniera errata. Su molte fonti anche autorevoli, infatti, troverete scritto Rothchild o anche Rotschild.

In realtà, per quanto non sia un cognome semplice da scrivere, bisognerà asserire che si tratta della Rothschild Family e parliamo della famiglia più potente del mondo.

I Rothschild sono un’influente dinastia di origine ebraica e naturalizzati in Germania che fondarono banche e finanziaria in tutta Europa già dal 18° secolo. Sono stati i più importanti pionieri del sistema dei finanziamenti, nonché ideatori delle basi del mondo dell’alta finanza. Nel corso di 3 secoli hanno investito in vari settori e infrastrutture come ferrovie e grandi opere, per arrivare persino alla costruzione del Canale di Suez. 

Ma qui vogliamo prestare attenzione non solo sulla storia, ma anche alle tante teorie della cospirazione che gravitano attorno a questa dinastia chiave. È superfluo dire che, spesso, il web può fuorviare su molte considerazioni. Questo perché a tutti è concesso parlare, scrivere, dedurre. In queste pagine non è raro trovare blogger o giornalisti legati alle teorie della cospirazione che sono disposti a giurare che i Rothschild abbiano un ruolo determinante in tutte le scelte politiche del pianeta. 

A quanto pare sarebbero proprio loro che, dietro le quinte, punterebbero a guidare i rappresentanti dei governi di quasi tutto il pianeta. Ciò che invece intendiamo fare è dare una view moderna su questa famiglia e andremo a cercare delle prove storiche a sostegno delle nostre tesi con oggettività e passione.  

I Rothschild stanno veramente gestendo tutti gli affari più grandi del pianeta?

rothschild Per quale motivo governi di nazioni potenti come Cina, Russia o USA sarebbero disposti a rinunciare alla propria sovranità conducendo guerre e portando avanti il controllo dei mercati secondo quanto i Rothschild comandano? 

La risposta logica sarebbe: soldi. 

In rete si possono trovare svariate teorie. Alcuni sostengono che dietro l’assassinio di ogni presidente degli Stati Uniti ci siano proprio i Rothschild. Altri asseriscono, ancora, che siano i veri responsabili di tutte le guerre a cui abbiamo assistito in questi ultimi due secoli. L’intento sarebbe quello di distruggere e ricostruire, mettendo in moto l’economia e tenendo in mano il potere grazie al debito degli stati. E per distruggere e ricostruire servono le guerre e la storia lo insegna da sempre. 

La dinastia e le cospirazioni

I Rothschild sono ebrei. Sono sempre di più i teorici della cospirazione che sono disposti a giurare che esistono prove inequivocabili che siano stati loro a finanziare il nazismo e il successivo Olocausto. L’intento sarebbe quello di creare e consolidare lo Stato di Israele allo scopo di esercitare dominio sulla Terra Promessa biblica. 

La motivazione sarebbe ancora quella: i soldi. Ed è sui soldi che, spesso, i primi membri della dinastia Rothschild si sno pronunciati. In una frase apocrifa attribuita a Nathan Rothschild, uno dei capostipiti della influente famiglia, si legge:

Non mi interessa quale burattino sia posto sul trono d’Inghilterra per governare l’Impero su cui il sole non tramonta mai. L’uomo che controlla l’offerta di moneta britannica controlla l’Impero britannico e io controllo l’offerta di moneta britannica.

La storia dei Rothschild

Se di storia dei Rothschild dobbiamo parlare, è automatico che si dovrà fare costante riferimento alla storia dei soldi. Infatti il nome di questa famiglia è strettamente legato alla storia e alle dinamiche del denaro e della moderna finanza mondiale. 

Le vicende iniziarono nel diciottesimo secolo e presentano dei tratti avvincenti. Se oggi vi è la convinzione che gli ebrei controllino la maggior parte dell’offerta di moneta mondiale, la responsabilità è sicuramente dei Rothschild. In realtà, come vedremo in questo articolo, l’idea non è totalmente infondata.

Sono molte le vicende che ci daranno modo di riflettere in maniera oggettiva su queste affermazioni.

Nell’Europa cristiana e antisemita

Lo scenario storico ove questo cognome inizia a muovere i primi passi non giocò a vantaggio dei Rothschild. Prima di Hitler l’Europa era da sempre stata antisemita. L’antisemitismo dell’epoca era Istituzionalizzato, ed era quindi prassi usuale vietare agli ebrei di avere proprietà e possedimenti. Questo significa che, per andare avanti, gli ebrei erano obbligati a cimentarsi nel mondo del commercio e delle nascente finanza. 

Quali sono i vantaggi? Tantissimi ovviamente. Si tratta di settori dove il denaro può e deve essere mantenuto liquido. Una volta che il denaro è liquido diventa, automaticamente, facilmente trasferibile.

Il denaro liquido e l’oro si possono nascondere con facilità per sfuggire ad eventuali ritorsioni. Quindi, in un certo senso, possiamo dire che nella storia l’antisemitismo cristiano di oltre due secoli antecedente a quello nazista, ha portato gli ebrei ad accostarsi a quel settore che oggi domina il pianeta: la finanza.

Diremo quindi che la competenza finanziaria degli ebrei è frutto involontario delle persecuzioni cristiane.

Mayer Amschel: il primo Rothschild

Se di Rotschild si parla, non possiamo non partire dal capostipite; colui che ha posato la prima pietra verso il grande impero futuro. L’adepto finanziario più arguto e influente della dinastia fu Mayer Amschel Rothschild. Mayer nacque a Francoforte, in Germania, nel 1744. In realtà venne al mondo in una baraccopoli ebraica, il ghetto dove gli ebrei della città venivano confinati. 

L’infanzia

Mayer Rothschild
Mayer Rothschild

Sulla sua infanzia non ci sono molte notizie se non che fosse uno dei tantissimi bambini emarginati e bistrattati dalla società dell’epoca. 

A quel tempo i giudei erano costretti a vivere in piccole comunità lontane dai cristiani, e con delle regole diverse. Infatti, dopo un certo orario, detto coprifuoco, gli ebrei non potevano uscire dal ghetto. Non potevano, inoltre, allontanarsi dai loro alloggi la domenica o nei giorni di vacanza per i cristiani. 

Sin da piccolo Mayer fu iniziato al mondo degli affari. Il padre del piccolo Rothschild, che si chiamava Amschel Moses Rothschild, era un commerciante di monete rare e altre mercanzie. Detto così può sembrare banale, ma è necessario dire che nella rete dei clienti di Moses vi fossero influenti personaggi di spicco dell’epoca, tra cui Guglielmo d’Assia, principe ereditario. 

Mayer, l’età di 12 anni, si ritroverà orfano sia di madre che di padre. Fu il vaiolo a portarsi via i suoi genitori. Rimasto solo ma con delle risorse sufficienti per poter vivere, all’età di 13 anni iniziò un apprendistato ad Hannover, in Germania, in una modesta banca. Fu grazie a questa esperienza che iniziò ad addentrarsi verso il mestiere. 

Grazie a questa esperienza Mayer potè apprendere i dettagli e le peculiarità del settore bancario, rimanendone affascinato. Egli comprese che, ben presto, avrebbe potuto utilizzare quelle tecniche finanziarie per il target tanto caro a suo padre: i nobili e, quindi, i politici. L’esperienza gli aveva quindi insegnato che l’ebreo rimane nel ghetto fin tanto quanto non diventa un “ebreo di corte”, ossia ebrei che stanno a diretto contatto con la nobiltà regnante. A quel punto gli obiettivi erano chiari. 

I primi business

A distanza di un anno Mayer tornò a Francoforte. Aveva 19 anni. A quel punto restava da capire come far fruttare le proprie conoscenze acquisite sul campo. Decise quindi di iniziare con il commercio di monete rare e altri tipi di investimenti, seguendo le orme del padre.

La cronache vogliono che Mayer fosse un giovane ambizioso, intraprendente e con molta fame. È ovvio che, avendo mosso i primi passi in un ghetto, la voglia di rivalsa fosse molta. Viene ovunque descritto come un giovane energico e carismatico. Grazie a queste capacità era solito cercare una clientela ricca e agiata, il target corretto per gli investimenti che era solito proporre ai suoi potenziali clienti. 

Grazie a queste grandi capacità iniziò ad attorniarsi di nobili, con i quali stringeva accordi e puntava ad associarsi.

La cosa curiosa è che ci riusciva. Sempre. 


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Gli inizi di un impero bancario

Maturata l’esperienza necessaria Rothschild tornò a Francoforte, la città natale. All’epoca aveva 19 anni. Da quel momento in poi, grazie anche al supporto dei suoi fratelli, continuò sulle orme del padre. La rete di clienti del vecchio Rothschild non tardò ad affidarsi alla nuova leva, soprattutto nel commercio delle monete rare. 

Wilhelm IX Landgraf von Hessel-Kasse
Wilhelm IX Landgraf von Hessel-Kasse

È proprio grazie a questa attività che Mayer Rothschild entrò nella vita del principe ereditario Wilhelm. Quest’ultimo nel 1785 prese il potere col nome di Wilhelm IX, Landgrave di Assia-Kassel. Si trattava, in buona sostanza, dell’uomo più agiato e ricco del continente europeo. 

Secondo quello che era il piano preciso di Mayer Rothschild, egli continuò a prestare servizi bancari sia a Wilhelm che ad altri uomini di corte e nobili. Per i grandi meriti e le grandi capacità, nel 1769, a soli 25 anni, conseguì il titolo di fattore di corte. L’anno dopo si sposò. Dal matrimonio nacquero 10 figli (5 maschi e 5 femmine). 

La maturità 

A soli 40 anni Mayer aveva centrato tutti i suoi obiettivi. Anzi: era andato oltre. Aveva quindi consolidato il più grande la sua rete di contatti. In particolare, come abbiamo già detto, sarà la sua amicizia con Wilhelm, elettore dell’Assia, a procurare a Rothschild fama e potere. Ma come si erano conosciuti i due?

Semplicemente: i padri erano amici. Quando Mayer era un bambino Moses aveva avuto rapporti lavorativi col padre del principe ereditario, sempre per il commercio di monete rare. Grazie a Moses Rothschild, infatti, il padre di Wilhelm era riuscito ad accrescere esponenzialmente la sua fortuna. 

Il figlio Wilhelm, successivamente, ereditò la grandissima fortuna e decise, assieme a Mayer, di puntare ancora più in alto. L’obiettivo, adesso, erano le transazioni internazionali per far crescere il proprio capitale. 

È da questo momento in poi della nostra storia che si iniziò ad associare il nome dei Rothschild a tutte le manipolazioni di denaro dietro alle guerre dell’epoca. 

Mayer studiò un piano ben preciso, diventando mentore e punto di riferimento per le generazioni future. I figli, nel contempo, erano cresciuti. A quel punto si potè iniziare a realizzare l’azienda di famiglia. Grazie ai suoi 5 figli maschi Mayer potè diramare tutta la sua influenza e la sua azione in tutta Europa.

La nascita dell’impero Rothschild: il controllo

I Rothschild sfruttarono la rivoluzione francese come una grande occasione per poter finanziare i soldati mercenari dell’Assia. Ed è proprio in quel periodo che Mayer decise di inviare i suoi figli in giro per l’Europa, per vivere nelle Capitali più importanti e iniziare a gestire le filiali della sua banca. 

Le attività bancarie presero vita in 5 città chiave, simbolo del potere economico dell’epoca: Vienna, Parigi, Napoli, Londra e Francoforte. È un caso assai singolare che merita la nostra attenzione. Con l’apertura di queste 5 filiali nasce, per la prima volta, un contesto bancario internazionale. Sarà la prima volta nella storia che una banca oltrepasserà i confini del suo Stato di riferimento. 

La tecnica attuata da quel momento fu sempre la stessa: prestare denaro a interesse ai governi per finanziare le guerre. In buona sostanza: tramite questa prassi il Rothschild group ha potuto accumulare una mole immane di obbligazioni che gli hanno permesso di costruire, celermente, una ricchezza immane derivata da una svariata gamma di settori produttivi. 

Le regole per le generazioni future

Nel 1812 Mayer Rothschild passò a miglior vita. Prima di morire, però, decise di annotare delle regole precise e certosine che sarebbero state seguite dalla sua generazione fino ai giorni nostri. 

Si trattava di regole per la gestione delle finanze. L’idea era quella di mantenere la ricchezza solo ed esclusivamente all’interno della famiglia. Questo significa che, secondo Mayer, i matrimoni dovevano avvenire solo tra parenti. 

Nel mese di agosto del 2003 la rivista Discover ha pubblicato un interessantissimo articolo dal titolo “Vai avanti, bacia tuo cugino”. 

In questo pezzo giornalistico si racconta di come Amschel Rothschild riuscì ad organizzare tutti gli affari di famiglia in modo tale da rendere inevitabile lo sposalizio tra i cugini nella famiglia Rothschild. 

In buona sostanza, stando anche a quanto lo stesso Mayer aveva suggerito, all’interno della famiglia era vietato lasciare alle donne un’eredità diretta. Senza eredità, quindi, le donne non avevano la possibilità di trovare un partito ala loro altezza per sposarsi, ad eccezione degli stessi parenti. 

A questo punto furono le donne a legare, con un vero e proprio patto di sangue, ancora di già la famiglia. È interessante vedere come ben 4 nipoti di Mayer sposarono altrettanti nipoti. Una, addirittura, sposò uno dei figli di Mayer, che era, quindi, suo zio.

Questa regola oggi è superata: dopo la morte dell’erede del ramo svizzero della famiglia Rothschild Benjamin De Rothschild, la moglie Ariane ha ereditato oneri e onori, sedendo al tavolo del consiglio di Amministrazione della Banca.

Leggi anche l’approfondimento su Benjamin Rothschild.

I rami della famiglia Rothschild

Il grande impero dei Rothschild, da quel momento, non conobbe declino. Una volta che Mayer Amschel Rothschild fondò la sua banca e diramò i figli nelle Capitali chiave d’Europa, l’azienda iniziò ad espandersi a macchia d’olio. 

I figli di Mayer 

Nathan Rothschil
Nathan Rothschild

L’abitudine di trasformare i figli in soci d’affari e affidare le filiali sarebbe diventata prassi, ma solo dopo che Mayer attuò quel modo di agire. Vediamo, dunque, chi sono i nuovi personaggi di questa storia e in quale città operarono. 

Il figlio maggiore di Mayer era Amschel Mayer Rothschild e rimase a Francoforte, più vicino al padre. Salomon Mayer Rothschild, invece, fu destinato alla città di Vienna. Nathan Rothschild fu destinato alla più complessa Londra. All’Italia, e più precisamente alla città di Napoli, toccò Calmann Mayer Rothschild. In Francia, a Parigi, fu inviato il più piccolo dei figli: Jacob Rothschild.

L’ascesa di Napoleone: il potere che cresce 

Piazzati i propri eredi in tutta Europa, Mayer potè concentrarsi su alcuni grossi affari che segneranno la storia dei Rothschild per sempre. Napoleone voleva creare nuovamente il suo grande impero degno di Carlo Magno. Per questo motivo iniziò a marciare per tutta Europa alla conquista di stati e staterelli. 

Wilhelm, impaurito dalla possibilità di poter perdere tutto, affidò nelle mani di Mayer tutta la sua fortuna con l’intento di proteggerla dalle mani di Napoleone. 

Chiaramente Mayer accettò immediatamente la cosa e decise di inviare i soldi di Wilhelm a Londra, al figlio Nathan, che nel contempo si era stabilizzato egregiamente e aveva iniziato a espandersi. 

Nel contempo Napoleone minacciava di voler conquistare tutta Europa e non solo. I Rothschild, allora, decisero di impiegare quel denaro per prestarlo alla Corona Britannica. Infatti, grazie a quelle finanze, l’Inghilterra potè a sua volta finanziare l’esercito inglese per combattere Napoleone in Portogallo e Spagna. 

Non si tratta di una nuova prassi. Infatti in precedenza Wilhelm aveva già affidato dei capitali a Mayer che erano stati affidati alla corona inglese, sempre con l’intento di investirli. 

Grazie a questi investimenti sapientemente orchestrati e all’esito del progetto di Napoleone che tutti noi ben conosciamo, i sapienti investimenti dei Rothschild con i soldi del nobile tedesco portarono dei grandi frutti. Infatti gli interessi furono in grado di soddisfare non solo Wilhelm, ma anche e soprattutto la famiglia Rotschild. Alla fine della corsa il patrimonio dei Rotschild arrivò addirittura a superare quello del proprio cliente. 

Da qui iniziò la grande ascesa dei Rothschild. 

La famiglia si dirama 

I Rotschild furono in grado di espandersi ancora di più nel corso dei decenni successivi. Quattro tra i figli di Mayer avevano figli propri. Una volta raggiunta una certa età, ma comunque prima di diventare maggiorenni, le nuove leve della famiglia venivano iniziati alla carriera finanziaria per poi essere inviati in altri stati e città per coordinare e dirigere dei nuovi uffici. 

Tutto sotto controllo. Fu quello il periodo dell’editto di Mayer con il quale si imponeva, alle generazioni future, di sposarsi solo ed esclusivamente tra cugini di primo o massimo secondo grado. La compagnia e la famiglia dovevano, a tutti i costi, rimanere blindate e al sicuro dall’interferenza di estranei. 

Già all’epoca mettendo assieme i capitali di tutti i Rotschild, si otteneva la più grande fortuna mai accumulata nella storia di tutta l’umanità. Fu così che iniziarono a costruire case, castelli, residenze e ville che, ancora oggi, per la maggior parte, appartengono alla famiglia Rothschild.

Nathan Rothschild: nasce la finanza internazionale

Tra i quattro giovani Rothschild che lasciarono la Germania, un ruolo di spicco lo ebbe il terzo dei figli di Mayer. Parliamo di Nathan (1777–1836), quello che ebbe la possibilità di insediarsi a Londra.

Nathan ebbe un ruolo chiave nella nascita delle basi e dell’avvento della finanza internazionale.

Come abbiamo già specificato nel 1798 i figli di Mayer furono inviati fuori. Nathan si trasferì in Inghilterra. Giunto a Londra si cimentò nella creazione di un’azienda tessile. Il capitale circolante fu fissato in 20.000 £. Trattasi di circa 2.000.000 di £ se dovessimo fare un rapporto col controvalore odierno.

Ottenuti i primi successi e i primi denari Nathan fondò una banca poco dopo. la NM Rothschild & Sons Ltd. Nonostante oggi tale banca sia ufficialmente in possesso di privati, la famiglia Rothschild esercita ancora il controllo su tutto ciò che la riguarda. Nel 2015, ad esempio, il reddito netto ammontava a soli 51.558 milioni di £. 

La prassi di prestare soldi ai governi

Una prassi consolidata, che sarà seguita da tutte le altre banche riconducibili ai Rothschild, fu quella di prestare denaro, e quindi fornire credito ai governi, durante i periodi di guerra. 

È ormai risaputo che se Napoleone fallì nel suo intento, fu responsabilità dei Rothschild. Infatti fu grazie ai prestiti e ai sussidi alla Corona Inglese che l’Inghilterra potè finanziare truppe e alleati per contrastare Napoleone durante le varie guerre. Si stima che lo sforzo bellico britannico non sarebbe stato possibile senza il supporto chiave dei Rotschild. 

Tale metodo sarà poi replicato negli anni successivi in altri conflitti, per assumere un ruolo determinante anche nei conflitti mondiali. 

Non solo banca…

Sempre a Nathan, che puntò alla diversificazione del proprio business, si deve la nascita della Alliance Assurance Company. La compagnia assicurativa nacque nel 1824 e fu fondata assieme ad un socio, tale Moses Montefiore. Ancora oggi il gruppo assicurativo è attivo con il nome di RSA Insurance Group.

Nathan Rotschild riuscì ad ottenere anche dei diritti sulle miniere di Almadén, da parte del governo spagnolo nel 1835. Grazie a questa mossa i Rothschild si assicurarono il monopolio europeo sul mercurio. Il mercurio è un elemento importantissimo considerato che serve per raffinare sia l’argento che l’oro. 

Tale fornitura di mercurio si rivelerà essere preziosa dal momento in cui, nel 1850, la NM Rothschild & Sons LTD si cimentò nel raffinare e perfezionare oro e argento sia per la BOE (Bank of England)  che per la Royal Mint.

La filantropia dei Rothschild

Nathan Rothschild è considerato uno dei più grandi filantropi attivo, soprattutto, nella comunità ebraica. La discendenza ha poi contribuito, in maniera sostanziale, alla filantropia anche nelle più importanti capitali europee quali Parigi e Londra. I suoi primi aiuti, infatti, furono devoluti a favore delle sinagoghe di Londra. 

Tutta questa solidarietà e questa opera benevola hanno portato alla formazione di una sorta di organizzazione che ha riunito tutte le sinagoghe: Sinagoga Unita appunto. Grazie a questo processo le cause delle sinagoghe più piccole diventano comuni. 

Successivamente, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, furono proprio i Rothschild, famiglia chiaramente sionista, a contribuire al finanziamento dello stato di Israele e della costruzione dei palazzi governativi del nuovo stato. 

Nathan Rothschild diede vita a 7 figli assieme ad Hannah Barent Cohen, sua moglie. Secondo le tradizioni di famiglia quei ragazzi furono indirizzati verso il mondo degli affari sin da bambini e anche loro, successivamente, iniziarono a dedicarsi a delle attività filantropiche.

Secondo quanto si può trovare nell’archivio dei Rothschild, la figlia più piccola di Nathan, Louise, assieme alle sue 7 figlie, si dedicò attivamente al mondo della filantropia. L’opera si incentrò sul finanziare 30 fondazioni caritatevoli Rothschild in Germania, e più precisamente a Francoforte. Grazie a queste fondazioni i Rotschild potremo occuparsi di orfanotrofi, case di cura per anziani, ospedali, biblioteche e fondi dedicati alla cultura in generale. 

A proposito di educazione: è emblematico ricordare come la Jewish Free School di Londra, abbia ricevuto un massiccio supporto da parte dei Rothschild. 

Tale prassi, in breve tempo, si consolidò anche in Francia, in Austria, e successivamente in Israele. La fondazione ha anche avvalorato molti luoghi dedicati all’istruzione, mediante la fornitura di più di 60.000 opere d’arte. Inoltre grazie alla loro filantropia furono creati dei cosiddetti alloggi sociali in Londra e Parigi.

Il 20° secolo: un periodo complesso

Se nel 19° secolo la fortuna dei Rotschild aveva raggiunto dei livelli immani, nel corso del 20° giunsero parecchi problemi non indifferenti. Infatti tra progresso della società, guerre mondiali e rivalità profonde all’interno della famiglia, si tratterà di un periodo abbastanza complesso. 

Le filiali fortemente volute da Mayer chiusero quasi tutte. La Banca di Napoli venne chiusa nel 1863. La causa della chiusura della filiale di Francoforte, invece, nel 1901, fu la mancanza di eredi maschi. Anziché affidare ad un esterno, secondo quanto aveva previsto Mayer, era meglio chiudere i battenti. 

Per la chiusura della filiale austriaca, invece, si dovrà attendere l’invasione dei nazisti che, nel 1938, occuparono l’Austria. Con le leggi razziali, tutti gli ebrei furono ostacolati in ogni modo, fino alla fine del secondo conflitto mondiale. 

In Francia fu il Governo di Vichy ad espropriare tutte le proprietà dei Rothschild Bordeaux. In quel contesto i nazisti sequestrarono opere d’arte che valevano centinaia di migliaia di dollari, e tantissimi altri oggetti preziosi appartenenti alla famiglia. 

Il declino dei Rothschild?

Nel 1998 il governo austriaco restituirà, in parte, quanto preso dai nazisti. 

Ini tutto il ventesimo secolo alcune delle tenute dei Rothschild vennero donate ai governi, sia inglese che francese, o a scuole e università. 

Nel 1970, a dopoguerra ormai concluso, le banche Rothschild erano solo tre: Londra, Parigi e Svizzera. La filiera svizzera era stata fondata dal Barone Rothschild, Edmond Adolphe (1926–1997), gestita poi da Benjamin De Rothschild, morto nel 2021 all’età di 57 anni.

In Francia bisognerà attendere il 1982, con il presidente Francois Mitterrand. Il governo di matrice socialista decise di sferrare un durissimo attacco alla Banca Rothschild di Parigi che venne nazionalizzata sotto il nome di Compagnie Européenne de Banque. 

Fu a questo punto che la solidarietà famigliare entrò in campo. Edmond Rothschild, cugino del Barone Rothschild David René, decise di giungere in supporto del suo parente. Si dice che tutto sia stato causato, in particolar modo, dal risentimento di Edmond per essere stato etichettato dai francesi come “le petit Edmond”. Questo, chiaramente, per mettere in risalto la sua piccola statura che non era tipica dei Rothschild. 

I due a Parigi crearono la Rothschild & Cie Banque nel 1987. In brevissimo tempo il nuovo istituto divenne la seconda banca mercantile più importante di Francia. Nel 2003 avvenne la fusione tra le banche inglesi e quelle francesi. Riunendosi venne nominato presidente del gruppo proprio David. A distanza di decenni da quando Mayer aveva inviato i suoi figli in Europa, solo nel 2008 tutte le partecipazioni verranno riunite sotto un’unica effige. La Società è azionista di Paris Orléans e ha sede in Francia. In questo modo le attività vennero riunificare, duecento anni dopo. 

Il 21° secolo

All’inizio del nuovo millennio gli averi della famiglia non sono facili da quantificare. La fortuna è stata chiaramente suddivisa tra i vari discendenti. Diciamo però che i Rothschild sono presenti in svariati settori della società, tra cui:

  • energia,
  • immobili,
  • miniere,
  • servizi finanziari,
  • banche,
  • assicurazioni,
  • trasporti
  • beneficienza. 

In genere, come sappiamo, i Rothschild tendono a controllare le società che gestiscono in maniera maniacale. Anche oggi, si può dire, che la prassi sia cambiata veramente poco, anche nei nuovi investimenti in Nord America, Europa, Sud America, Sud Africa e Australia.

Per quanto molti asseriscano che abbiano perso il primato, sarà opportuno dire che oggi tutte le compagnie dei Rothschild continuano ad avere successo. 

La maggioranza dei membri della famiglia è attivamente impegnata negli affari, o comunque in società sempre a loro riconducibili con l’intento di fare ciò che sa sempre gli riesce meglio: creare denaro e ricchezza.  

A cosa è dovuto il successo? 

Sicuramente alla forte cooperazione e alle regole date da Mayer. Infatti la famiglia è riuscita a preservare il capitale nel tempo, evitando sperperi e disastri di qualsiasi tipo. Chiamasi pratica dei principi aziendali intelligenti che saranno da monito per molte generazioni di imprenditori futuri a loro.

I beni e la fortuna di Nathan Rothschild divennero parte integrante della ricchezza collettiva della famiglia, fortune che vennero ereditate di generazione in generazione.

Ad oggi i discendenti della famiglia Rothschild non hanno mai smesso di finanziare strategie commerciali globali. Hanno contribuito e continuano a contribuire a svariate iniziative culturali, accademiche, umanitarie e soprattutto commerciali. 

Lo scudo rosso

Lo stemma dei Rothschild
Lo stemma dei Rothschild

Il cognome Rothschild significa letteralmente Scudo Rosso. 

Lo stemma della famiglia rappresenta un un pugno chiuso con cinque frecce. Si tratta delle cinque dinastie che Mayer Rothschild disseminò per il mondo. 

Vi è un chiaro riferimento biblico a tutto questo, come recita il salmo 127:  Come frecce nelle mani di un guerriero“.

Il motto che compare nello stemma riporta tre parole latine: Concordia, Integritas, Industria, che significano letteralmente “armonia, integrità, industria”.

Verità e Mito

Terminata un po’ la storia canonica della famiglia Rothschild, sarà necessario adesso esprimere qualche considerazione e, come buona prassi, elencare qualche curiosità che li riguarda.

Innanzitutto: come mai questa famiglia è tra le più famigerate del pianeta? 

La risposta è tutt’altro che semplice. Diciamo che nel corso di tutto il XIX secolo, quando non esisteva il Fondo Monetario Internazionale e il sistema economico stava prendendo vita, NM Rothschild and Sons, in quel di Londra, ha avuto un ruolo chiave. Grazie a questa banca, infatti, si potè puntare alla stabilizzazione delle valute dei più importanti governi del mondo. 

Del sistema economico globale, infatti, i Rothschild hanno beneficiato abbondantemente grazie a delle speculazioni che tra poco vedremo nel dettaglio.

In buona sostanza, però, con la Prima e la Seconda guerra mondiale persino le finanze dei Rothschild furono messe a dura prova. Per questo motivo, terminato il conflitto mondiale, la nascita del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale tolsero il monopolio alla famiglia R. 

I Rothschild hanno finanziato l’olocausto?

Son svariati i teorici che sostengono che i Rotschild abbiano, difatti, orchestrato l’Olocausto per dar vita allo stato di Israele. Siccome le deduzioni, però, lasciano il tempo che trovano, diremo che non esistono prove per dimostrare questa ipotesi. 

La cosa certa è che i nazisti puntarono alla devastazione completa della famiglia Rothschild in Austria, e tutti i loro beni furono sequestrati. Per questo motivo durante il decennio nazista il filone austriaco della stirpe fu costretto ad emigrare velocemente negli Stati Uniti. 

Da li, certamente, continuarono ad operare indisturbati fino alla fine della guerra. La storia vuole, però, che molti palazzi di loro proprietà vennero sequestrati, assieme ad una mole enorme di opere d’arte e beni di famiglia.

Durante il periodo nazista il patrimonio delle banche divenne di proprietà del governo, secondo i piani di Hitler. Grazie a questo denaro il dittatore nazista potè portare a termine tutte le fasi della “sua battaglia”. 

Ovviamente sappiamo bene come è andata a finire, e sappiamo bene che, chiusa la guerra, i Rothschild tornarono ad essere attivi in ogni comparto e, in buona parte, promotori del nuovo Stato di Israele, in pieno stile sionista.

castello rothschild
Uno dei castelli di Rothschild

I Rothschild Illuminati: cosa c’è di vero?

Generalizzare o procedere per deduzioni è sempre errato. Tuttavia se parliamo di Illuminati, non possiamo non far riferimento al Nuovo Ordine Mondiale (NWO). 

Si tratterebbe di una cospirazione globale volta a centralizzare il potere economico nelle mani di una ristretta oligarchia di persone. Per far questo gli Illuminati si servirebbero dei media deviati e del potere economico e delle banche centrali. 

A coadiuvarli sarebbero le poche famiglie che ne farebbero parte (tra cui i Rothschild, i Rockefeller, i Bush, i Morgan, per arrivare alla famiglia Du Pont e al casato dei Windsor). Alla storia degli illuminati, volenti o nolenti, sembrano essere legate delle altre famiglie quali  i Lazard, i Warburg, gli Schroder e gli Schiff.

Secondo parecchi sostenitori delle teorie del complotto, a quanto pare, la famiglia Rothschild avrebbe potuto avere contatti, negli anni di Mayer, con chi gli Illuminati li ha fondati. Si parla di Adam Weishaupt (1748-1820), docente universitario e pensatore Bavarese, di origine ebrea convertitosi al cristianesimo che visse nello stesso periodo di Mayer Rothschild (1743 – 1812). Quest’ultimo, di certo, non ha mai celato ad anima viva la sua idea del mondo e del denaro assai simile alla concezione degli Illuminati, ossia l’idea di creare un Novo Order Mundi. 

La dichiarazione Balfour 

Se di eventi curiosi che hanno riguardato il mondo dobbiamo parlare, in questo contesto è necessario fare riferimento alla Dichiarazione Balfour. 

Correva l’anno 1917. In quel periodo l’Europa era in piena guerra. A quanto pare il ramo inglese dei Rothschild intraprese una pianificazione per il futuro che sarà la base della fondazione dello Stato d’Israele. 

In quel contesto la Corona Britannica temeva la Germania. Come al solito i Rotschild scesero in campo promettendo alla Corona il supporto degli Stati Uniti. In cambio l’Inghilterra avrebbe dovuto ufficializzare un nulla osta per la fondazione dello stato di Israele in quella che allora era la Palestina. 

Stiamo parlando del documento che prende il nome di “Dichiarazione Balfour”. Una lettera lapidaria, di poche parole, come tipico dello stile delle lettere commerciali. A scriverla fu sir Arthur Balfour, all’epoca Ministro degli Esteri britannico, indirizzata al Barone Rothschild. 

In questa lettera si affermava che: “Il Governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo”.

Il problema è uno solo: la Palestina non era un possedimento Inglese! Quindi non era a disposzione della Gran Bretagna. Infatti la Palestina era degli arabi Palestinesi che abitavano in quel luogo da 2000 anni. Con l’arrivo dello stato di Israele gli autoctoni musulmani sono stati costretti a sgomberare il territorio, anche e soprattutto con l’uso della forza. Ancora oggi si parla di questione Palestinese.

Cosa ne pensa la dottrina? 

Secondo il pregiato storico inglese Simon Schama, ad oggi, i Rothschild sono possessori dell’80% di Israele. Secondo quanto previsto dalla Torah (il libro sacro degli ebrei) il popolo di Israele, dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) potrà essere riunito solo ed esclusivamente dal Messia. Ad oggi le cose sono andate in maniera diversa. La questione Palestinese è roba assai seria che continua a mietere vittime e violenza anche mentre state leggendo questo articolo. 

Il famoso Ballo in Maschera che fece la storia

Se, invece, dobbiamo fare riferimento ad anni più vicini a noi, quando si parla di Rotschild e Illuminati, balza alla mente il Ballo in Maschera dato dalla baronessa Marie-Hélène Naila Stephanie Josina de Rothschild. Non vi è la sicurezza storica, ma con ogni probabilità la baronessa era vicina ad ambienti massonici. 

A testimonianza di quanto affermato vi sono una sfilza di foto di dominio pubblico che ritraggono i volti di quella famosa notte. Correva il 1972, ed era il 12 dicembre. La baronessa divenne protagonista assoluta, per quella notte, di un ballo in maschera con tutta l’aristocrazia francese e parigina.

L'Invito alla festa
L’invito alla festa

Un invito perentorio, scritto al contrario, imponeva: “Black tie, long dresses & Surrealists heads”. Quindi cravatta nera, abito lungo e teste surrealiste. Si trattava di una notte di lussuria, dove tutto era ben lontano dai problemi economici dei partecipanti. Per questo motivo si optò per delle coreografie di petroniana memoria.

I servitori erano vestiti da gatto. Nelle fotografie possiamo anche ammirare una serie di ospiti di spicco, quali l’attrice Audrey Hepburn che si sistemò una gabbia per uccelli in testa. Oppure Jacqueline Delubac, anche lei attrice, conciatasi come un quadro di Magritte. 

A quel parti, in pompa magna, presenziò anche il celebre Salvador Dalì. La baronessa, invece, fece la sua apparizione indossando un copricapo a forma di corna di cervo, tempestato di diamanti a lacrima. Chi ha una minima conoscenza di occultismo può sicuramente ravvisare un omaggio al Dio Cornuto Cernunnos. 

Una domanda sorge spontanea: sono questi gli illuminati nel senso più alto e più autentico del termine? O si tratta di persone di mondo, magari un po’ annoiate, che hanno inaugurato il passaggio tra il mondo antico e il mondo contemporaneo con una festa istrionica? Ai posteri l’ardua sentenza. 

Ancora sulla creazione dello stato di Israele

Negli anni ’40, quando la fondazione di Israele passò alla fase concreta, c’erano centinaia e centinaia di Rothschild in giro per il mondo. Alcuni di loro gestivano le Banche di famiglia, altri erano attivi solo nella filantropia, e altri ancora in attività svincolate. 

È innegabile che i Rothschild inglesi ebbero un ruolo determinate, come visto. Non possiamo non dire che l’idea di una famiglia strettamente unita, come aveva voluto Mayer, fosse ormai un ricordo abbastanza sbiadito. 

Ed è anche necessario affermare che agli esordi della fondazione dello stato di Israele, furono svariate le Banche che, in misura diversa di certo, supportarono la fondazione di Israele. È in queste dinamiche che i sospetti sui Rothschild prendono vita e i complottasti trovano terreno fertile. Nella ricostruzione di questi fatti, certamente, si possono ravvisare tanti punti che potrebbero essere approfonditi, nella libera ricerca di ciascun individuo. 

Il caso della Battaglia di Waterloo nel 1815. 

Le vicende storiche riportano un caso assai curioso. Nel 1815 i corrieri dei Rothschild riuscirono a comunicare, con un giorno d’anticipo, a Lord Nathan Rothschild l’esito della Battaglia di Waterloo. 

Ottenuta con 24 ore di vantaggio la notizia, Lord Nathan comprò obbligazioni ad un prezzo ridicolo. La battaglia aveva generato non poca volatilità sui mercati. Lo stesso Nathan aveva scaricato il suo portafoglio qualche tempo prima, liquidando le obbligazioni che erano andate incontro ad un crollo notevole. 

La vendita di obbligazioni aveva provocato il panic selling generale, e malti altri investitori avevano liquidato le obbligazioni, portando il prezzo a minimi importanti. Ottenuto l’esito della battaglia di Waterloo, e quindi appurato che Napoleone aveva perso, Nathan acquisto al prezzo più basso le obbligazioni.

Quando, il giorno dopo, gli emissari del governo comunicarono la notizia ufficiale e i prezzi salirono, Nathan non dovette far altro che attendere. Si trattò, probabilmente, di una delle prime operazioni di insider trading della storia. 

Cospirazione o prassi?

Non è facile rispondere a questa domanda. Chiaramente l’episodio ha consolidato enormemente il potere della famiglia Rothschild soprattutto in Inghilterra. 

In tutte le teorie complottiste si dice che Nathan abbia scaricato inizialmente le obbligazioni per ingannare gli altri investitori e scatenare volontariamente il panic selling, e quindi la vendita di massa.

La locandina del film

Nella realtà dei fatti non c’è traccia di una fonte storica e documentata di quanto raccontato in merito a questa vicenda se non un film tedesco. Si parla di Die Rothschilds Aktien auf Waterloo. Nella dottrina ufficiale si parla di questo film come “Il primo manifesto antisemita sul film del Terzo Reich“.

L’unica verità storicamente riconosciuta che possiamo riportare è che la Bank Rothschild, aveva investito da subito su una guerra più lunga scaricando le obbligazioni, e che quel profitto ottenuto nel breve termine era servito a compensare quella che nel futuro poteva diventare una consistente perdita nel lungo termine. 

Il salvataggio delle Banche inglesi nel 1825 

Nel 1825 molte banche Inglesi non regolamentate entrarono in crisi. La causa era relativa alla cattiva gestione dei tassi di interesse. 

Qualche anno prima Nathan Rothschild era riuscito ad acquistare, a prezzi bassissimi, un’enorme quantità d’oro dalla Banca d’Inghilterra. Questo oro era stato rivenduto, a prezzo maggiorato, alla Banca Nazionale Francese. 

Nel 1825 la Banca d’Inghilterra andò incontro ad una forte crisi di liquidità. Tutti i correntisti volevano i loro soldi. A quel punto Nathan fornì all Banca Centrale la liquidità necessaria per salvare l’Istituzione, evitando il crollo e il disastro della Madrepatria.

In questo modo è scontato dire che l’influenza dei Rothschild, nella Banca d’Inghilterra, fosse diventata parecchia. D’altro canto potremmo dire che hanno solo concesso un prestito che, nel tempo, è stato rimborsato. In ogni caso questo fa capire quanto i Rothschild fossero ricchi e determinanti. Se una Banca Privata ha il potere di salvare l’economia più importante del pianeta, significa che quella banca conta più della stessa intera economia. E questo ci porta, ovviamente, a riflettere. 

Alcuni fatti storici

Subito dopo il 1825 un Rothschild si insediò nel consiglio di amministrazione della Banca d’Inghilterra e vi rimase per un certo periodo. Chiaramente non possiamo parlare di una presa di consegna, ma quando hai salvato la prima banca di una nazione, è anche naturale che si voglia esercitare un controllo serrato e diretto sulle proprie finanze. Ma, come conseguenza, la domanda sorge spontanea: erano riusciti i Rothschild nell’intento di controllare l’offerta di moneta britannica? 

Anche la citazione che abbiamo riportato all’inizio dell’articolo, in alcune parti, è artefatta. Non esiste una fonte primaria che possa accertare, storicamente, che sia stata pronunciata da Mayer. 

La citazione non è stata, quindi, inventata interamente dai teorici della cospirazione. Originariamente Mayer Rothschild ebbe a dire :

Dammi il controllo dell’offerta di moneta di una nazione, e non mi importa chi fa le sue leggi.

Anche questa cit., però, è, probabilmente apocrifa. 

G. Edward Griffin ha trovato la prima traccia di queste parole in uno scritto del 1939 a firma del senatore Robert L. Owen, ex presidente del Comitato del Senato per le attività bancarie e valutarie e uno degli attivi sostenitori della Federal Reserve Act, National Economy and the Banking System (Washington, DC: US Government Printing Office, 1939), p . 99. 

Cosa molto probabile è che il senatore inventò quella frase di sana pianta onde dare legittimità a quelle che sono le sue argomentazioni.

Tuttavia, per quanto vi siano dubbi sulla paternità della citazione, ci si rapporta con la realtà dei fatti. La visione del mondo e del denaro nella mente di Mayer Rothschild era proprio questa, e per tutta la vita puntò alla realizzazione della sua idea di mondo, banca, debito, prestito ed economia globale. 

Le regolamentazioni ai primi tempi dei Rothschild 

Come abbiamo avuto modo di costatare al tempo dei Rothschild la regolamentazione del mondo bancario era assai blanda. Immaginate un mondo senza leggi antitrust. È chiaro che a detenere il potere erano i più ricchi e astuti. E, in quel contesto, essi detenevano interessi e controllo in quasi tutti gli istituti finanziari.

Per questo si dice che “controllassero” l’offerta di moneta dell’economia dell’Inghilterra, che, all’epoca, era lo stato più ricco e influente del pianeta. 

I Rothschild oggi 

Allo stato attuale i Rothschild sembrano essere disseminati e indipendenti tra loro. Non esiste una casa monolitica se non per una società svizzera, la Rothschild Continuation Holdings AG, che gestisce tutti gli interessi di molte istituzioni e business gestite e lanciate dalla famiglia dello Scudo Rosso. 

L’ultimo membro della famiglia a sedere nel consiglio d’amministrazione di questa società ha lasciato il posto nel 2011. In realtà sono più di otto i discendenti Rothschild che posseggono partecipazioni. Essendo una società Holding i registri sono privati. 

Tra i proprietari vi è anche Jardine Matheson Holdings di Rabobank e Hong Kong.

Le attività odierne dei Rothschild

Oggi la famiglia si interessa alle acquisizioni e alle fusioni. Si tratta di un’azienda molto influente con miliardi di patrimonio e beni, ovviamente presa a se stante fa apparire la famiglia come se fosse un pesce piccolo a confronto dei grandi gruppi miliardari in fervente attività.

Tra questi spiccano Deutsche Bank, Barclays PLC, Mitsubishi UFJ Financial Group, BNP Paribas, Japan Post Bank, Crédit Agricole Group, Crédit Agricole Group HSBC Holdings, Industrial & Commercial Bank of China, Royal Bank of Scotland Group, JP Morgan Chase & Co. e tanti ancora. 

Il controllo del prezzo dell’oro

Anche questa vicenda è in parte vera. A fissare il prezzo dell’oro sono le banche più influenti e importanti del pianeta. Si tratta di 5 istituti che, nel corso della giornata, si aggiornano per ben due volte onde stabilire il prezzo del metallo giallo. Parliamo della London Bullion Association: Barclays Capital, Deutsche Bank, Scotiabank, HSBC e Societe Generale. Oggi le banche si sentono per telefono.

In passato, e quindi fino al 2004, era prassi che i cinque rappresentanti si incontrassero di persona in una sala con pannelli presso la NM Rothschild & Sons, per comunicare, giornalmente, il prezzo dell’oro.

Oggi si tratta di una sorta di rito ormai obsoleto che fa parte del passato, assieme all’esclusivo controllo monopolistico dei Rotschild. 

I Rothschild in Italia 

Come abbiamo visto Mayer inviò uno dei suoi figli a Napoli, nel regno delle due Sicilie. La loro attività, sotto la corona borbonica, fu di vitale importanza. A Napoli installarono una filiale che dipendeva da quella tedesca di Francoforte e fu fondata e gestito da Carl von Rothschild che creò la C M de Rothschild & Figli. 

Come buona prassi anche qui i Rothschild finanziarono molti soldi e prestiti sia al Re di Napoli, che allo stato della Chiesa, ma anche al Ducato di Parma, al Granducato di Toscana e alla nascente Massoneria Italiana.

Quando nel 1830, però, il Regno delle due Sicilie seguì la Spagna, passando alle obbligazioni convenzionali, il potere e l’influenza dei Rothschild diminuì parecchio. 

La filiale napoletana passò sotto la guida del Barone Adolf von Rothschild. Con l’avvento di Garibaldi che occupò Napoli il 7 Settembre 1860, una volta riunificata l’Italia, i Borboni furono indotti a lasciare spazio ai Savoia. Adolf si ritrovò in profonde difficoltà. La banca chiuse dopo svariate tensioni tra Adolf e gli altri fratelli.

Banca Rothschild Milano 

Oggi i Rothschild sono presenti in Italia, e più precisamente a Milano. Il gruppo bancario è uno dei più affermati del panorama nazionale. Un team di banchieri e analisti finanziari che si sono occupati di varie acquisizioni e operazioni notevoli. 

Ad oggi è uno dei gruppi più grandi e influenti d’Italia. Si occupano di:

  • M&Q
  • Consulenza Strategica
  • Consulenza Finanziaria

Rothschild Italia: le attività del gruppo nel Belpaese

Il gruppo Rothschild, nell’arco dei decenni, è riuscito a costruire una importantissima rete di relazioni con molte aziende Italiane. Si tratta di uno degli advisor più importanti del belpaese per ciò che riguarda consulenze indipendenti e raccolta di finanziamento azionario e la creazione e conduzione di IPO in Borsa.

Rothschild bank
Rothschild bank a Milano

Indirizzo e contatti Ufficio Rothschild Bank Milano

Via Santa Radegonda 8
20121 Milano
Italia
Telefono +39 02 7244 31 Fax+39 02 7244 3310

Rothschild e Rockefeller

Rockefeller e Rothschild hanno atteso anni prima di unirsi in società.

Correva il 2012. La “RIT Capital Partners”, di proprietà di Jacob Rothschild ha acquisito una quota del “Financial Services” di Rockefeller. 

La quota rilevata dai Rothschild ammonta al 37% del capitale. Si tratta di un patto storico siglato con David Rockefeller, di cui abbiamo avuto modo di parlare in un altro articolo.

J. Rothschild e David Rockefeller

Ben poche famiglie sono sopravvissute all’avvento della nuova era. Per quanto riguarda i Rockefellers, che, come abbiamo visto, hanno fatto la loro fortuna col petrolio e con la  Standard Oil Company nel 1870, e solo nel 1882 hanno iniziato a gestire capitali, sono considerati “antiquati” negli USA.

Se guardiamo la relazione con i Rothschild diremo invece che si tratta di una stirpe di banchieri giovani. La famiglia Rothschild, come abbiamo visto, è attiva dall’inizio del 1700 e ha avuto un ruolo determinante nel corso della storia della finanza. 

Ai Rothschild si deve la creazione di una dinastia che ha fortemente voluto sia la Commissione Trialaterale che il Gruppo Bilderberg ma che puntano ad espandersi anche in medio oriente. 

Grazie all’accordo siglato col fu David Rockefeller, Jacob Rothschild è riuscito nell’intento di sbarcare ufficialmente negli Stati Uniti. E lo ha fatto in grande stile. Come visto essi nascono in Europa, e dal 2012 il Nuovo Mondo ha aperto le porte ai Rothschild, in società coi Rockefeller. 

Leggi anche: Rockefeller: storia e segreti della controversa famiglia

Patrimonio e Conclusioni 

Il patrimonio Rothschild

Il patrimonio famiglia Rothschild, allo stato attuale, non è quantificabile con precisione.

Si parla di più di 350 miliardi di dollari sommando i possedimenti di tutta la famiglia.

I Rothschild investono in criptovalute?

Si. La loro esposizione è aumentata tra il 2021 e il 2021 grazie all’acquisto del controvalore di quasi 3 miliardi di dollari in azioni GBTC. Si tratta di Grayscale Bitcoin Trust, uno dei pochi mezzi istituzionali a disposizione per il trading su Bitcoin. Se vuoi leggere l’approfondimento puoi leggere: I Rothschild investono in criptovalute, ma su quali?

Considerazioni finali

Secondo quanto si può asserire i Rothschild, allo stato attuale delle cose, detengono un potere immane e possono essere annoverati tra le famiglie più potenti del mondo. A confermarlo sono i fatti storici incontrovertibili. 

L’influenza esercitata nel corso della storia, prima da Mayer, e poi da Lord Rothschild (Nathan), sono un caso assai singolare nella storia di tutta l’umanità. Si può dire che il mondo, allo stato odierno, sia governato in larga parte dal capitalismo. 

La finanza internazionale sta alla base della nascita e della diffusione del capitalismo, delle Banche Centrali e dei tassi di interesse. In questo, quando i Rothschild erano la famiglia più potente del mondo, hanno giocato un ruolo chiave. 

Oltre alle storie di successo personale, alla riuscita di un uomo che è partito da un ghetto, per raggiungere l’apice del potere mondiale, deve sicuramente farci riflettere. 

Non è un tentativo blando di giustificare nessuno, ma chiaramente criticare il potere è cosa semplice. La cosa difficile è esercitarlo. Erano tempi diversi, erano leggi diverse, erano contesti totalmente differenti da quelli odierni. Se, in 250 anni, i Rothschild sono passati da un ghetto a determinare il prezzo dell’oro, significa che alla base vi è stato ingegno, pianificazione, regole ferree e illuminazione. 

Sta ai contesti storici e alle circostanze definire come il potere economico si esercita in un contesto piuttosto che in un altro.

Alcune curiosità sui Rothschild 

  • La nonna di Marie Hélène de Rotschild, quella del famoso ballo in maschera, si chiamava Hélène de Rothschild (1863–1947) ed era anche lei baronessa. Fu la prima donna al mondo in assolto a prendere parte ad una gara automobilistica. Hélèn era figlia di Salomon James de Rothschild.
  • Nel 2005 Forbes, in una sua classifica, ha posizionato Mayer Amschel Rothschild, il fondatore della stirpe, al settimo posto tra i “20 uomini d’affari più influenti di tutti i tempi”. Anche Forbes definisce Mayer come il padre della finanza internazionale. 
  • Dopo la seconda guerra mondiale si avanzarono delle richieste per istituire una valuta globale, il Bancor. Fu John Maynard Keynes e il governo britannico a proporre questa valuta mondiale. L’idea, che sembrerebbe essere sposata dai Rothschild, sarebbe quella di eliminare tutte le valute del mondo per concentrate tutto in una valuta unica. 
  • I Rothschild hanno finanziato l’Inghilterra nella guerra del 1812. In quel contesto gli inglesi invasero lo stato di Washington e rasero al suolo la capitale di quella nazione distruggendo tutto fino alle fondamenta.
  • I Rothschild hanno finanziato i secessionisti del Sud durante la Guerra civile americana (1861-1865). 
  • Nel 2021, alla morte di Benjamin Rothschild, erede del ramo svizzero della famiglia, l’eredità e il potere passa per la prima volta nelle mani di una donna, la moglie Ariane.

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