È previsto in rosso il bilancio del settimo scudetto della Juve.
La conferma sono i 309,9 milioni di debiti, raddoppiati in dodici mesi (+90.7%), con un patrimonio netto che passa da 93.8 a 72.
Saldo negativo già esistente prima dell’acquisto di Cristiano Ronaldo, il fuoriclasse pagato alla modica cifra di 105 mln di euro. Dato che sembra essere in discordanza con le nuove regole entrate in vigore quest’anno.
Effetto CR7
Nonostante il debito la società effettua un passo molto importante, creando l’effetto Ronaldo, facendo aumentare con la sua sola presenza il 20% dei ricavi. Prima ancora dell’acquisto, quando già nell’aria si sentivano notizie dell’ottenimento di CR7 alla Juve, il titolo schizza alle stelle producendo un +40% sui mercati azionari.
La stragrande maggioranza degli investitori sono convinti che Cristiano Ronaldo possa offrire alla Juve un grande valore esponenziale. Questa affermazione è data dal valore delle azioni che è più che raddoppiato, portando ad 1,5 miliardi la capitalizzazione di mercato da luglio ad oggi.
Gareth Balch afferma che nella mente dell’acquirente c’è un livello di irrazionalità che esiste in qualsiasi essere umano e quindi il fatto di avere Cristiano Ronaldo alla Juve, catapulta la società in un gruppo di squadre di cui non faceva parte prima e qualora si muovesse nel modo giusto, ne potrebbe ricavare notevoli profitti.
La Juve però, rispetto ad altre società calcistiche è molto indietro, vediamo ad esempio il Manchester United, Barcellona, Real Madrid ed il Bayern Monaco che incassano tra i 150 e 200 milioni in più rispetto alla Juve. All’interno della società però sono convinti che l’apparizione di CR7 con la maglietta a strisce bianco nera possa aiutarli a salire di livello, facendo in modo che gli sponsor possano associare il suo nome e quindi convincerli a pagare di più.
Nonostante le continue vittorie il titolo continua la sua inarrestata discesa, perdendo il 4% allontanandosi cosi dai massimi storici toccati la scorsa settimana.