Auguri Presidente: il Numero Uno della BCE Mario Draghi compie 70 anni.
Ha trascorso gli ultimi 6 alla guida della Banca Centrale Europea.
Rimarrà in carica ancora per due anni prima di lasciare il timone della BCE. Stiamo parlando di Mario Draghi, Presidente dell’Istituto di Francoforte che regola i flussi della Moneta Unica Europea.
Classe 1947, è ritenuto dalla critica mondiale un uomo facoltoso. Rinomato per aver affrontato la questione sui debiti sovrani europei, il Financial Times e il The Times lo hanno incoronato, nel 2012, Uomo dell’Anno.
La storia
Romano d’origine, è stato il nono presidente di Bankitalia, subito dopo Antonio Fazio. Laureatosi alla Sapienza di Roma, dal 1° novembre 2008 ha preso il timone della BCE, collateralmente all’inizio della Crisi planetaria.
Fu proprio lui a pronunciare la famosa frase “whatever it takes” ossia “tutto quello che è necessario” per salvare la moneta unica.
Il Quantitative Easing
Dopo aver progressivamente ridotto i tassi di interesse della moneta unica, Mario Draghi si è fatto promotore del programma di stimoli denominato Quantitative Easing. Ancora in atto il piano prevede l’immissione di liquidità nel sistema finanziario con lo scopo di rilanciare l’economia.
La fine del piano è prevista per dicembre 2018, ma gli analisti si aspettano degli imminenti annunci già dal meeting di questa settimana.
Ai tedeschi sta antipatico
Più volte Mario Draghi è stato accusato dai tedeschi di essere troppo “espansivo” e di remare contro i loro interessi. Il Quantitative Easing è stato aspramente criticato in questi anni da parte dei tedeschi che hanno addirittura minacciato di lasciare l’Unione Europea. Draghi ha puntualmente risposto in ogni occasione dicendo che “l’Europa non è la Germania”.
Il suo mandato naturale scadrà nel 2018, termine entro il quale Draghi darà il via al tapering, ossia ad una stretta sugli stimoli verso una normalizzazione della politica monetaria europea.