Referendum di Indirizzo: cosa dice la Costituzione Italiana?
Il movimento Italia Libera ha proposto un possibile Referendum Popolare di Indirizzo sull’Italexit, ovvero l’uscita dell’Italia dall’Euro e dall’Unione Europea.
Di cosa si tratta? Cos’è il referendum di indirizzo? Cosa ci dice la Costituzione a tal riguardo? Cerchiamo di far chiarezza per capire l’istituto giuridico in questione.
Referendum di Indirizzo: cos’è e come funziona?
Referendum Significato
La parola referendum deriva dal latino. Più precisamente dal gerundivo del verbo refero, ossia riporto, riferisco. Referendum definizione: da qui l’utilizzo della locuzione ad referendum che significa “convocazione con l’intento di riferire”.
Referendum Spiegazione
In questo caso si tratta di un istituto giuridico sancito dalla nostra carta costituzionale che nasce per convocare l’elettorato ad esprimersi su una questione. In genere si dovrà scegliere tra il Si e il No, oppure tra Monarchia e Repubblica come già accaduto in passato.
Nel caso specifico del Referendum di Indirizzo sarà necessario dire che la Costituzione Italiana non lo prevede in maniera esplicita, per quanto se ne sia già svolto uno nel corso della storia.
Referendum Italia: quanti se ne sono svolti?
Il Referendum di Indirizzo non è previsto da nessun articolo della Costituzione Italiana.
In Italia i referendum, nel corso della storia, sono stati 72.
Nello specifico:
- 67 abrogativi
- 3 costituzionali
- 1 istituzionale
Nel manca uno: l’unico Referendum di Indirizzo che si sia mai svolto in Italia.
Il Referendum di Indirizzo, o referendum Consultivo, viene indetto quando si vuole sentire il parere del popolo sovrano su una determinata questione di carattere politico.
È bene, quindi, precisare che per quando dal referendum possa emergere una data volontà popolare, il referendum non è vincolante per le scelte successive.
Questo significa che la linea politica adottata successivamente potrà essere diversa da quanto ha espresso il popolo.
Come si indice questo particolare tipo di Referendum?
Come abbiamo visto, non essendo previsto dalla Costituzione, il Referendum di Indirizzo richiese una integrazione costituzionale per essere indetto.
Per il referendum del giungo 1989 ci si riferisce alla legge costituzionale del 3 aprile del 1989, n.2.
Referendum di Indirizzo: facciamo chiarezza
Il Referendum di Indirizzo è diverso dal plebiscito. L’uso dello stesso, in tanti altri stati, è previsto, e anche in maniera ricorrente. In Svizzera, ad esempio, si svolgono parecchi referendum di indirizzo, o consultivi. In Italia il referendum viene trattato in alcuni importanti articoli della Costituzione.
Nel 75, ad esempio, è previsto il referendum abrogativo. La Costituzione prevede anche il referendum costituzionale e territoriale.
Costituzione Referendum: l’art. 75 cita
È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
Riprendendo le parole di Rensi nel suo La democrazia diretta, il referendum deve essere considerato come il mezzo di democrazia perfetto. Nel suo Contro il Referendum Labriola lo identifica come uno strumento molto pericoloso, in quanto derive plebiscitarie e manipolazioni potrebbero compromettere l’ordine costituito in maniera pericolosa.
Referendum di Indirizzo e Costituzione Italiana
La Costituzione Italiana ha adottato una linea intermedia tra le due visioni accademiche. In realtà il referendum è previsto per abrogare le leggi ordinarie. In genere può essere indetto un referendum per le modifiche costituzionali. E allora ci si imbatte nell’articolo 138. In quel caso è previsto il referendum confermativo (il classico Si o No).
In tutti e due i casi non si tratta di referendum indetti per “stimolare un’innovazione legislativa”. Più che altro l’intento è quello di proteggere l’ordinamento dello stato evitando derive.
Come funziona l’iter per indire il Referendum?
Per richiedere un referendum è necessario intraprendere un iter che andrà sottoposto all’attenzione dell’Ufficio Centrale per il Referendum. Ogni richiesta sarà sottoposta ad un duplice controllo.
- Il Primo spetta all’Ufficio centrale per il referendum. Questo organo è stato istituito dalla legge n. 352/1970.
- Passato il primo controllo, l’ammissibilità della richiesta sarà sottoposta a controllo della Corte Costituzionale. A disporlo è la legge cost. n. 1/1953. Questo ruolo si somma a quelli già previsti sempre all’interno della Costituzione, e precisamente all’art. 134.
Tipi di Referendum nella costituzione Italiana: quanti ne prevede la Costituzione? (articolo Referendum)
Costituzione e Referendum: addentriamoci nel dettagli e cerchiamo di capire cosa dice la nostra Carta Costituzionale sul Referendum in generale e sul Referendum di Indirizzo. Abbiamo:
- il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge secondo quanto prevede l’art 75 Costituzione Italiana.
- il referendum sulle leggi costituzionali o di revisione costituzionale secondo quanto prevede l’articolo 138 della Costituzione.
- quello che riguarda la creazione di nuove regioni o la fusione di regioni esistenti secondo quanto dispone l’articolo 132, c.1.
- quello che riguarda il passaggio da una Regione a un’altra di Province e Comuni (comma due sempre dell’articolo 132).
- l’articolo 123, sempre al comma uno, prevede che gli statuti regionali abbiano la possibilità di regolare il referendum su provvedimenti amministrativi e leggi della Regione.
- referendum che si possono svolgere a livello provinciale o comunale da fonti sub-costituzionali.
Al di fuori del referendum costituzionale e abrogativo e delle altre forme che abbiamo elencato bisogna fare un’eccezione.
Il Referendum di Indirizzo (o Consultivo) in Italia
Referendum Unione Europea: per il referendum del 1989, unico referendum di indirizzo della storia della Repubblica, in occasione dell’elezione del Parlamento Europeo, l’Italia approvò con l’88% dei SI il rafforzamento politico delle istituzioni comunitarie.