I prestiti INPS sono configurabili come una tipologia di prestito che si va ad affiancare ad altre metodologie di cui un utente può disporre. A differenza della banca o l’intermediario finanziario, ci sono dei requisiti ulteriori per accedervi. Una volta erano denominati prestiti Inpdap, ma nonostante il tempo trascorso, le funzionalità promesse e garantite sono rimaste le medesime. Perché allora un utente dovrebbe propendere per prestiti pensionati INPS piuttosto che rivolgersi altrove? Ci sono benefici o vantaggi tangibili?
E’ quello che andiamo ora a scoprire.
Indice
Cosa sono i prestiti INPS
Con questo nome s’indicano tutti quei prestiti personali solitamente erogati sfruttando un tasso d’interesse decisamente agevolato e rivolti a lavoratori o pensionati che risultino associati a una delle gestioni INPS.
I finanziamenti INPS hanno una durata variabile, ma generalmente incidono con delle tempistiche comprese in un range temporale di 12-48 mensilità.
Solitamente è l’istituto stesso che si occupa dell’erogazione di tali prestiti per lavoratori o pensionati. Tuttavia, accade anche che dell’intero iter procedurale se ne possa occupare un istituto convenzionato.
Prerequisiti per richiedere i prestiti INPS
Esiste un ampio segmento di utenza che può avanzare la propria richiesta per beneficiare dei finanziamenti per dipendenti pubblici o prestiti pensionati INPS.
Nello specifico sono rivolti a:
- A) Tutti i dipendenti di Poste Italiane.
- B) Tutti gli insegnanti o rettori scolastici, purché in possesso di un contratto a tempo indeterminato e operativi in istituti della fascia dell’infanzia o primaria.
- C) Tutti quei dipendenti pubblici o pensionati che risultino correttamente iscritti alla Gestione Unitaria.
Tipologie di prestito
Tutti i finanziamenti emessi dall’INPS si possono racchiudere in 3 specifiche macroaree: i piccoli prestiti, i prestiti pluriennali e la cessione sul quinto della pensione.
La prima categoria, come il nome stesso suggerisce, rientra in quella tipologia di prestiti il cui importo e le tempistiche per la sua estinzione sono decisamente esigui; quelli pluriennali per la loro stessa natura incidono con maggior peso economico sulla situazione finanziaria, anche dal punto di vista dei tempi del rimborso; l’ultima tipologia, invece, è strutturata e destinata ai pensionati. Con i prestiti pensionati INPS si prevede che l’estinzione del prestito impatti direttamente sulla pensione del richiedente, salvo che non superi la percentuale di un quinto sul totale. Ecco perché la cessione del quinto INPS in alcuni casi non può avvenire se la propria pensione fa parte di determinate categorie.
Come richiedere
L’iter procedurale necessario per avanzare la propria richiesta di un finanziamento INPS passa essenzialmente per 3 fasi ben delineate: domanda, individuazione istituto convenzionato e simulazione. E in caso di esito positivo l’erogazione.
Volendo essere precisi abbiamo anche l’aspetto relativo al tasso d’interesse, ma si tratta di un’aggiunta informativa. Per chiedere un prestito INPS, indipendente dalla sua tipologia e a quale categoria di utenza si appartenga, la prima cosa da fare è avanzare l’apposita domanda richiesta.
Si tratta di una procedura estremamente facile che è possibile effettuare comodamente online accedendo al sito ufficiale INPS. Basta utilizzare la propria identità digitale SPID o il proprio PIN Inps.
Da lì, a seconda se si è un dipendente di Poste Italiane, un insegnante o direttore o un pensionato, si usufruirà di specifiche sezione in cui sottomettere la propria domanda.
A parte rare eccezioni esclusive di determinate categorie, solitamente la procedura consiste nel compilare un apposito modulo. A questo si allega una copia di un proprio documento di riconoscimento e di una certificazione nel caso ad esempio d’invalidità e spedire il tutto all’indirizzo mail preposto all’operazione. Anche la transizione verso procedure online sta soppiantando le tradizionali e più lunghe procedure cartacee.
Tasso agevolato
La fase dell’individuazione degli istituti convenzionati è quella che sicuramente occupa meno tempo in quanto le realtà finanziarie e gli istituti bancari che se ne occupano sono decine, per cui non sarà difficile trovare quella più idonea alle proprie esigenze.
La simulazione è un comodo strumento finanziario, disponibile sia per i piccoli prestiti sia per quelli pluriennali, mediante cui il richiedente in maniera assolutamente gratuita può avere una panoramica generale e sommaria sugli importi che riceverà. Tale funzionalità si può visionare anche online accedendo al proprio profilo.
L’ultimo aspetto, come dicevamo, è quello relativo al tasso d’interesse.
I finanziamenti emessi dall’INPS e diretti ai lavoratori o ai pensionati, infatti, dispongono di tassi decisamente agevolati. Questi, in base alla loro categoria, impattano con una percentuale variabile tra l’1.50% e il 5%.
Prestiti INPS per pensionati
Tutti i pensionati che vogliono usufruire dei finanziamenti INPS devono rispecchiare alcuni requisiti imprescindibili, pena il rigetto della domanda stessa.
Devono avanzare la richiesta entro il compimento dei 65 anni, se sussistono però determinate condizioni si può spostare tale limite agli 80 anni.
Sono diverse le metodologie che il pensionato può sfruttare per richiedere il prestito. La più comune, prevede di recarsi in una delle numerose agenzie creditizie abilitate a eseguire l’operazione, mediante le casse pensionistiche o, come detto, compilando l’apposito form online sul sito ufficiale INPS.
Il fattore più importante da considerare è che il finanziamento non può avere una durata superiore ai 10 anni. Inoltre, generalmente è fornito anche di un’apposita assicurazione sulla vita come accade con altri intermediari.
Bisognerà indicare l’importo della pensione del soggetto richiedente da cui dipende inesorabilmente l’importo della rata che non può assolutamente superare un quinto della pensione.
Leggi anche
- Contact Center Inps: numero e informazioni per telefonare
- SPID richiesta: come farla e cos’è l’identità digitale
- Segnalazione in CRIF: quando avviene e come si cancella?
- Rinnovare Postepay: come si fa? Quanto costa? Dove farlo?
- Come ricaricare la Postepay Standard o Evolution: la guida
- Busta paga come si legge? Spiegazione e guida completa
- Rimborso buoni fruttiferi postali: quando è possibile e come
- Tasse su interessi conto corrente: quanto si paga?
- Garanzie sui conti correnti bancari: come funziona?