Tensioni USA e Arabia Saudita : Il prezzo del barile in lieve rialzo stamani a 71,80 dollari, spinto dalle preoccupazioni per il recente scontro tra Washington e Riad. Ma il mercato al momento tiene…
Il barile di Brent fa registrare quota 81, una ripresa che segue la lieve flessione del prezzo avvenuta nelle scorse sedute.
Calo che, ovviamente, fa comodo ai consumi e comunque è frutto di una serie di politiche ad alto livello che fino adesso hanno prodotto un equilibrio.
Il risveglio delle preoccupazioni causate dalla misteriosa scomparsa del giornalista saudita Jamal Khashoggi ha risvegliato antiche contraddizioni e tensioni tra USA e Arabia Saudita.
E’ indubbio che il regno saudita non sia un vero e proprio faro del progresso sociale in medio oriente, anche se le posizione del futuro monarca Mohammed bin Salman sembrano voler prendere una strada inversa.
Questo nuovo caso porta alla luce, come già detto, la perenne questione morale che dimostra la prevalenza degli interessi economici e geopolitici rispetto ai diritti.
IL SENTIMENT PARLA DELLE TENSIONI TRA USA E ARABIA SAUDITA
“Le crescenti tensioni sulla scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi al consolato saudita a Istanbul si sono dimostrate di supporto ai prezzi del petrolio”, queste la visione dell’analyst di ING Warren Patterson. In effetti, anche un ridimensionamento delle previsioni relative alla domanda di greggio per il prossimo anno da parte dell’OPEC hanno frenato la spinta.
Anche per il leader dell’OPEC, M. Barkindo, il 2019 potrebbe portare ad un riassortimento delle scorte vista l’altalenante domanda delle economie emergenti. Questo permette il contenimento della quotazione anche sulla scia di questi sconvolgimenti geopolitici.
GLI INTERESSI
Relativamente a questo aspetto, il recente caso deve far tenere presente un’altra situazione. Nonostante la “simpatia” di convenienza che nei decenni ha contraddistinto i rapporti tra Stati Uniti e Arabia Saudita, nonostante la forte ostilità di Obama, Trump ha nella sostanza cambiato rotta. Sebbene in campagna elettorale ha più volte annunciato un ridimensionamento del coinvolgimento americano in Medio Oriente.
Nell’ultima visita nel regno, il valore degli accordi commerciali per forniture militari ha raggiunto i 100 miliardi di dollari.
Una cifra che fa ben considerare la reale sostanza dei rapporti, anche alla luce del conflitto di interessi con Israele (storico antagonista dell’Arabia Saudita).
Pertanto è logico considerare tutte le sfumature quando ci si accinge ad analizzare le dinamiche di fondamentale, una trama fitta di insidie.