Il petrolio si porta ai prezzi minimi, il Wti americano si scambia a 64,04 dollari. Tutto in attesa delle decisioni al prossimo meeting OPEC.
IN ATTESA DI VIENNA
Tra pochi giorni, il 22 giugno, nella capitale austriaca prenderà il via l’attesissimo vertice dei principali paesi produttori di petrolio. Un momento atteso dagli investitori vista l’importanza delle decisioni che dovranno essere prese in questa sede.
Un vertice che si preannuncia non senza ostacoli visto che dovrà dettare la nuova linea da seguire all’indomani dello storico accordo del 2016.
Tensioni che si riflettono, ovviamente, sui prezzi del barile che oggi viene scambiato ai minimi da aprile. Per i mercati vi è molta incertezza su come verrà bilanciata la domanda e l’offerta per il timore di nuove estrazioni che stanno portando i prezzi giù.
Sfide non facili alla luce della situazione iraniana e della crisi del Venezuela, unite al timore di un rialzo fin troppo eccessivo dei prezzi che frenerebbe la domanda.
ARABIA SAUDITA E RUSSIA
La posizione che più inciderà, in quanto paese leader dell’OPEC, è quella dell’Arabia Saudita il cui intento coincide con quello di Mosca.
Infatti i primi sarebbero pronti ad avviare un output produttivo che potrebbe variare dai 500mila al milione di barili giornalieri, mentre i russi vorrebbero arrivare a 1.5 milioni.
Proposte che hanno scosso le posizioni degli altri paesi membri, come ad esempio Iran, Iraq e Venezuela, intenzionati a mettere il veto sulla proposta.
E LA GUERRA COMMERCIALE
Non sono solo le proposte del meeting a mettere in allerta gli investitori. A pesare sulle quotazioni è anche la guerra commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina.
Nella battaglia a suon di dazi, l’ultimo colpo sferrato dai cinesi, che inciderebbe per ben 50 miliardi, riguarda anche il greggio americano.
In tutto ciò mentre gli americani sfornano record su record riguardo produzione e impianti di estrazione.
Momento di suspense, con i prezzi che sono tornati ad adagiarsi ben più giù dei massimi toccati in questi ultimi mesi. Il Brent dopo quota aver toccato la soglia degli 80$ si ritrova giù poco sopra i 73$ al barile e il Wti che si aggira intorno ai 64$.