Chiunque sa che per viaggiare all’estero, salvo che siate cittadini europei che vi muovete all’interno dell’Unione, è necessario il passaporto. Ciascuno, può fare richiesta presso le apposite autorità nazionali per il rilascio del documento. Sicuramente, avete anche sentito parlare del “passaporto diplomatico” e dei suoi relativi vantaggi e privilegi. Ma lungi dall’essere un lasciapassare per l’impunità, questo titolo è assegnato agli alti funzionari statali e ai diplomatici. Il perché è evidente ma è importante capire sia le motivazioni che le modalità con cui viene assegnato.
Passaporto diplomatico: cos’è e a chi viene rilasciato
Il passaporto diplomatico è un documento che conferisce al suo titolare dei particolari benefici. Questo perché, per restare nel caso italiano, viene conferito ai diplomatici e a chi ricopre incarichi consolari oltre ad una serie di alte cariche pubbliche. In Italia se ne occupa il Ministero degli Affari Esteri. Come ogni altro passaporto contiene i dati identificativi del soggetto e l’incarico ricoperto.
Anche per quello diplomatico, per essere valido deve esserci la fotografia del titolare e la firma. Il passaporto diplomatico italiano, ad esempio, è di colore nero. Tra i tipi di passaporto, c’è anche quello di servizio.
Con il passaporto diplomatico vantaggi per il soggetto beneficiato sono numerosi. Bisogna precisare che la validità del documento coincide con la durata dell’incarico ricoperto da chi lo detiene. Infatti, al termine bisogna riconsegnarlo al Ministero.
Hanno diritto, in alcuni, il coniuge e i figli del console onorario o del diplomatico. Non può essere rilasciato se già si è in possesso del passaporto di servizio.
Inoltre, non è previsto il pagamento di tasse o bolli.
Passaporto diplomatico privilegi
Nel dettaglio, il passaporto diplomatico consente al suo titolare di ottenere alcuni privilegi specifici.Tra questi, e alcuni sono noti, ci sono: l’accesso alle aree VIP degli aeroporti, rapporti esclusivi con le istituzioni pubbliche e relativi canali comunicativi. Tassazione vantaggiosa o esenzione dei tributi (come l’IVA) e sconti sull’acquisto di beni o veicoli. Inoltre, consente di avere un trattamento privilegiato nei procedimenti giudiziari e l’immunità dalle perquisizioni personali.
I soggetti beneficiari
In Italia, il passaporto diplomatico, oltre al personale del corpo diplomatico è anche concesso per legge a soggetti che ricoprono diverse cariche pubbliche.
Tra questi ci sono:
- Il presidente della Repubblica e il segretario generale della Presidenza della Repubblica.
- Il presidente del Consiglio dei Ministri, il (o i) vicepresidente del Consiglio e il segretario generale della Presidenza del Consiglio.
- I Ministri della Repubblica e i sottosegretari.
- Il Presidente e i Vice Presidenti della Camera dei Deputati.
- Presidente del Senato e i Vice Presidenti.
- Il Presidente e i giudici della Corte Costituzionale.
- I Presidenti delle Commissioni parlamentari: Affari Esteri e relazioni internazionali.
Alte cariche dello Stato come: - Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
- Il Presidente del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).
- Presidente del Consiglio di Stato.
- Il Presidente della Corte dei Conti.
- L’Avvocato Generale dello Stato, Il Capo della Polizia e i Comandanti Generale delle diverse forze armate dello Stato (Carabinieri, Esercito, Marina Militare e Aeronautica).
- I direttori generali dei servizi di informazione della Repubblica (DIS, AISE e AISI).
- Governatore e direttore generale della Banca d’Italia
Imprenditori e paesi in via di sviluppo
Un’altra formula curiosa, ma legale, per ottenere il passaporto diplomatico che non prevede la titolarità di cariche pubbliche. Questo caso è quello di importanti uomini d’affari o altri soggetti con possibilità di investimento nei paesi in via di sviluppo. Infatti, in questa casistica rientrano i soggetti che, per la loro capacità di attrarre investimenti, ricevono questo documenti dai governi dei paesi beneficiari. Lo scopo è quello di consentire al soggetto di avere maggiori facilitazioni e canali privilegiati per agevolare investimenti e sviluppo. Ovviamente, il principio del passaporto diplomatico trova la sua ragione non nella concessioni di privilegi particolare ma di adempiere al proprio ruolo nel rispetto delle convenzioni internazionali. Questo particolare procedimento può essere attuato per tramite di alcuni studi di consulenza specializzati in questo settore.
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