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Partite Iva: verso le tasse a rate. Addio acconto e saldo?

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Sembra andare verso una nuova direzione il rapporto fisco-partite iva. Non solo in termini di relazioni ma e soprattutto per le modalità di contribuzione. Un meccanismo che punta a una semplificiazione e una riduzione del carico fiscale per le partite iva. In questo senso, si va verso l’abbandono del sistema che prevede acconto e saldo delle tasse per l’anno successivo. Infatti, si prospetta per il futuro un nuovo schema che porta al pagamento rateale delle tasse. 

Tasse a rate: novità per le partite iva

La possibilità di creare un nuovo meccanismo che vada oltre l’attuale procedura era un’idea discussa già nel precedente governo. Una proposta che incontrava il favore della vice ministra per l’economia Laura Castelli e dell’ex ministro Roberto Gualtieri. 

La nuova impostazione garantirebbe tempi più certi e una gestione più semplice sia per il contribuente che per l’amministrazione finanziaria. Spalmando le scadenze e consentendo alle imprese di gestire meglio la propria liquidità. Inoltre, garantirebbe un flusso regolare e costante di entrate evitando i picchi di periodo. 

Dilazionare la scadenza delle tasse da la possibilità alle partite iva di pagare le imposte su quanto effettivamente incassato. Con maggiore certezza rispetto alle complesse procedure attualmente vigenti.

Verso una riforma fiscale

Di ripensare l’intero sistema fiscale italiano se ne parla da tempo, con tante proposte e sempre più confusione. Oggi, il paradigma sembra quello di automatizzare e modernizzare questa enorme macchina consente di funzionare al meglio. Sia per dare un vantaggio e benefici ai cittadini che allo Stato, che deve puntare a ridurre il già pesante carico fiscale.

Un tema caro a tutte le forze politiche, che sulla riforma fiscale italiana puntano a sostenere progetti condivisi. Compresi partiti dalle idee contrapposte come Lega e M5S.

I vantaggi

partite iva

Rispetto all’attuale gestione che vede coinvolti consulenti e imprese nel calcolo e stima dei guadagni futuri, il nuovo sistema vuole superare questo macchinoso sistema. Con il solo effetto di congestionare in poche scadenze il flusso di lavoro per l’amministrazione e per i contribuenti.

Con il nuovo sistema proposto, i vantaggi per le partite iva sono quelli di un carico più leggero e semplificato. La proposta vuole che sia l’Agenzia delle Entrate – Riscossione a determinare su base mensile o trimestrale l’ammontare del dovuto da parte del soggetto contributore. A quest’ultimo spetta solo verificare la congruenza del calcolo fatto dall’Agenzia e procedere all’addebito sul proprio conto corrente.

Si può ben comprendere come lo snellimento del calendario fiscale e una quantificazione più puntuale e semplice determina considerevoli benefici.

Incentivare le partite IVA

Oltre alla formulazione di questo nuovo calendario fiscale che porterebbe semplificazioni a oltre 4 milioni di contribuenti, il governo sta studiando una formula per l’uscita delle imprese dai regimi di vantaggio. Nello specifico, si tratterebbe di individuare una sorta di exit strategy per quelle aziende che hanno superato la soglia dei 65 mila euro di fatturato. Determinando, così, l’uscita dalla flat tax al 15% prevista per i regimi forfettari, senza particolari penalizzazioni.


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