Arriva il SI dell’OPEC e della Russia all’estensione dei tagli sull’estrazione di Petrolio.
Ma con un occhio fisso al mercato
Oggi a Vienna i rappresentanti dei Paesi OPEC e NON OPEC hanno confermato la volontà di estendere i tagli alla produzione di petrolio per tutto il 2018.
La decisione conferma i rumors sull’assetto che già era trapelato a margine del meeting di oggi. Tuttavia l’accordo apre alla richiesta di flessibilità espressa dai Russi, quindi con uno sguardo ai cambiamenti che il mercato potrebbe provocare.
RIMANDATI A GIUGNO
In occasione del prossimo vertice OPEC di giugno, che ha lo scopo di valutare le politiche dell’organizzazione sulle effettive necessità del mercato, si potrà giungere ad una revisione dell’accordo.
Queste richieste di flessibilità giungono ovviamente dalle sempre più insistenti pressioni delle compagnie petrolifere private russe e dalla loro voglia di estrarre a pieno regime.
I RISULTATI DEL MEETING
L’unione di intenti emersa nel corso del meeting mostra una perfetta concordanza di interessi e soprattutto l’approvazione per la direzione che il mercato ha assunto. Una comunanza di opinioni che gli analisti ricordano raramente in occasione di questi incontri.
La necessità di regolare il mercato è comunque finalizzata al superamento di queste restrizioni. La Russia, fino a questo momento, ha appoggiato la linea ma tende verso un ritorno alla normalità.
LE SCORTE
Per la prima volta si è parlato di imporre quote di produzione anche a Libia e Nigeria e di come monitorare la domanda per il 2018. In vista della fine del prossimo anno è importante quantificare la domanda di greggio così da permettere la progressiva eliminazione delle eccedenze, così come ribadito dal ministro saudita Khalid Al-Falih a margine del meeting.
La riduzione delle scorte è la chiave per una progressiva riduzione dei tagli. Senza questi elementi è prematuro ipotizzare qualsiasi altro scenario e le politiche da mettere in campo.