Cosa decideranno i paesi OPEC e non OPEC nel meeting del 30 novembre?
Ecco quel che sappiamo su Putin
Putin giocherà un ruolo essenziale nella prossima riunione OPEC prevista per il 30 novembre. L’incontro giunge ad un anno dalla sigla del patto con la Russia per porre un freno alle estrazioni di greggio.
La Russia, che fa parte dell’accordo insieme alle altre nazioni produttrici di petrolio “non-OPEC”, dovrà ridiscutere i termini dei tagli a Vienna.
Secondo il ministro dell’Energia russo Alexander Novak la posizione russa è favorevole ad un’estensione dell’accordo. Questo per porre un freno più deciso alla discesa delle quotazioni dell’oro nero.
La mossa si rende necessaria per tutelare anche le finanze di molti paesi che reggono la loro economia quasi elusivamente sulla produzione di petrolio. Tra questi il Venezuela, i paesi arabi e le new entries traghettate dai russi come Kazakhstan e l’Azerbaijan.
IL FATTORE PUTIN
Se fino a non molto tempo bastavano poche parole da parte del ministro del Petrolio saudita per scuotere i traders e movimentare le quotazioni, all’interno delle decisioni OPEC un’altra voce ha conquistato autorevolezza e importanza: Vladimir Putin.
Il leader russo aveva già spinto i mercati in occasione della visita in ottobre del Re saudita in Russia, suggerendo questa tendenza in linea con gli accordi. Tuttavia le decisioni non sono ancora cristallizzate.
Il forte gioco russo è determinato da una pressante azione diplomatica e dalla loro capacità in termini energetici che a detta di molti analisti è la chiave dell’influenza all’interno non solo dell’OPEC ma specie sui rapporti bilaterali con i vari stati.
Una mossa volta ad arginare sicuramente il peso degli Stati Uniti d’America proprio in virtù dell’ampia disponibilità di risorse naturali e quindi un partner necessario.
IL 30 NOVEMBRE
Il momento per dimostrare sul campo questa forza sarà l’incontro tra paesi OPEC (tra cui Venzuela, Iran e Iraq) e non OPEC nella sede dell’Organizzazione a Vienna.
In quel contesto sarà necessario concordanza di ideali tra tutte le parti per dettare un’estensione dei termini al taglio delle estrazioni e contenere in ogni modo le conseguenze economiche.
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