Elezioni in Nuova Zelanda
il 23 settembre 2017
Partito Nazionale in vantaggio, ma la laburista
Arden rimonta.
Fine settimana rovente in Nuova Zelanda, dove sabato 23 settembre si svolgeranno le cinquantaduesime elezioni parlamentari nella storia del paese.
A contendersi la maggioranza in Parlamento (61 su 120 seggi) saranno Laburisti e Partito Nazionale, guidati dai rispettivi candidati Jacinda Arden e l’attuale premier uscente Bill English.
Dopo 10 anni fuori dai giochi il partito laburista potrebbe tornare al governo grazie al crescente successo della Arden.
Leader del partito laburista da meno di due mesi, negli ultimi sondaggi è riuscita ad arrivare a solo un 2% dall’attuale premier (39% contro 41%).
Nonostante i sondaggi rivelino un leggero svantaggio nei confronti di Bill English, Jacinda potrà contare sul Partito dei Verdi.
Grazie al loro 6% la Arden potrebbe avere la maggioranza dei seggi.
Quali impatti sul Dollaro Neozelandese?
I punti del programma elettorale di Jacinda sono ben definiti:
– sostegno universitario ai giovani,
– incremento della tassazione ai turisti,
– lenta riduzione del debito pubblico.
Una vittoria dei laburisti potrebbe portare all’inizio di grandi cambiamenti per la Nuova Zelanda. Se la nuova premier sarà abile, come dimostrato negli ultimi due mesi, questo porterà ad un apprezzamento della valuta nel lungo periodo.
L’attuale premier, Bill English, insegue una vittoria che sancirebbe il quarto mandato al governo del suo partito.
Nel suo programma ha puntato molto sugli investimenti in infrastrutture come scuole, strade ed ospedali. Una conferma del partito nazionale probabilmente non causerà scossoni violenti sul mercato, lasciando quindi la situazione pressoché invariata.
Uno sguardo al grafico del Kiwi.
L’area 1.73350 rappresenta un livello psicologico molto forte.
Qualora venisse violato potremmo aspettarci un ulteriore rialzo in linea con la prosecuzione del ciclo di 7 anni iniziato nel 2015. Qualora il prezzo non avesse la forza di rompere il livello indicato, è plausibile un rintracciamento fino alla trendline A, per un eventualmente successivo allungo a rialzo.