Focus sul Dot Plot e Verbali FOMC: ecco gli scenari possibili in vista della FED
Il meeting Fed sarà certamente l’evento più importante di questo mese di dicembre. A cavallo con le feste natalizie gli operatori di mercato si preparano alle ferie. Ma oggi gli occhi sono puntati sulle scelte di politica monetaria della Banca Centrale Americana.
Sarà l’ultimo meeting della presidentessa uscente Janet Yellen. Sarà suo compito illustrare agli investitori l’eredità che rimane nelle mani di Powell.
Sono tante le cose da prendere in considerazione nel meeting di oggi: il cambio al timone, la riforma fiscale e l’inflazione. Esaminiamo i seguenti punti per capire come prendere posizione a mercato in vista degli eventi economici in agenda oggi.
Occhio all’inflazione
Un posto d’onore tra i campanelli della FED lo ricopre, sicuramente, l’inflazione. Mentre la crescita dei prezzi al consumo negli USA viene considerato come uno dei tanti fattori di rischio per i mercati nel 2018, cosa ne pensa realmente la FED?
L’inflazione si attesta oggi all’1,4%, ben lontana dal target del 2% che la Yellen ha posto. Ma la FED aveva formulato delle previsioni a settembre, proiettando l’inflazione all’1,5% prima della fine dell’anno e all’1,9% per la fine del 2018. La FED potrebbe dunque intervenire anche questa sera.
Proiezioni di crescita economica per il 2018 e Riforma Fiscale
Ma ciò che gli analisti attendono con maggiore ansia, sono le considerazioni della FED sulla nuova riforma fiscale di Donald Trump. Mentre l’America si prepara al più grande taglio di tasse della storia, ieri 5 ministri delle Finanze UE hanno scritto a Steven Mnuchin per chiedere formalmente un cambio di rotta sulla politica finanziaria. A quanto pare il nuovo disegno potrebbe danneggiare il commercio internazionale.
La Yellen risponderà alle domande dei giornalisti, e quindi sicuramente gli investitori avranno modo di captare il sentiment del FOMC.
I tassi di interesse
Oggi la FED dovrebbe ritoccare i tassi di interesse a rialzo di 0,25 punti base. Il livello dovrebbe quindi passare dall’1,25 all’1,50%. Siamo sicuri che il mercato reagirà?
Diventa essenziale dire che l’aumento del costo del denaro sembra essere stato abbondantemente scontato nei mesi precedenti, quando la FED ha mantenuto il suo piano d’azione pubblicato proprio nel dicembre del 2016. Non si esclude dunque un impatto contenuto sui mercati.
Da tenere in considerazione alla pubblicazione dei dati, invece, il Dot Plot. Si tratta di un grafico che la FED utilizza per riassumere il punto di vista dei vari governatori sul futuro andamento dei tassi di interesse.Grazie a questi famosi puntini gli investitori e attori della finanza capiranno se il costo del denaro sarà alzato più o meno velocemente del previsto. Una politica aggressiva per il 2018 porterà il dollaro ad un apprezzamento.