C’è chi la mascherina la utilizzava anche prima del Coronavirus per proteggersi dallo smog, eppure, ora, pare averne dimenticato l’utilità ai tempi del Covid-19. Difatti in questi giorni si vedono migliaia di mascherine in giro: sulla testa, al braccio, a mo’ di orecchino pendente. Ovunque, tranne che sulla bocca e sul naso al fine di proteggersi dalla pandemia in atto, tant’è che le Regioni hanno dovuto iniziare a setacciare luoghi della movida in Italia e locali pubblici in cui tale dispositivo di protezione era considerato un optional.
Mascherina, le frontiere dell’innovazione
Nonostante tale scenario, l’innovazione procede a passo spedito e permette di lanciare sul mercato mascherine di ultima generazione che dialogano con lo smartphone grazie a un’app. Stiamo parlando della start up Narvalo, nata da uno spin off del Politecnico di Milano e BLS. Quest’ultima, è un’azienda italiana specializzata nella produzione di congegni per le vie respiratorie.
La mascherina è prodotta in Italia interamente, è traspirante, lavabile, idrorepellente e antistrappo. È in grado di filtrare il 99,9% degli agenti inquinanti grazie allo strato in carbone attivo. Possiede, inoltre, una valvola di espirazione studiata per assicurare grande traspirabilità e anche un tappo “anti-Covid”. Tappo che, se applicato, blocca la fuoriuscita di goccioline anche durante l’espirazione.
L’App che controlla l’aria
Il dispositivo di protezione dialoga poi con un’applicazione dedicata per analizzare la qualità dell’aria e dell’ambiente che ci circonda. La Narvalo App è disponibile per Ios e Android dal 10 luglio e, assieme al Gps dello smartphone. Grazia a questo sistema fornisce un quadro sulla qualità dell’aria respirata durante il proprio tragitto. Inoltre, evidenzia la differenza dell’aria che si respira con o senza la maschera. Il nome del progetto, Narvalo Mask, si sipira al cetaceo che si orienta e si protegge con la sua lunga zanna.
A fine anno sarà rilasciata la versione avanzata della mascherina, ancora più tecnologica poiché equipaggiata con una valvola elettronica. Questa valvola è dotata di una ventola di estrazione intelligente e di sensoristica a bordo.
“Quello di Narvalo è un progetto che racconta l’importanza della collaborazione tra imprese e università a livello di trasferimento di competenze e ricerca applicata, che mette insieme manifattura di qualità, know how e tecnologia, per realizzare un prodotto che non ha eguali”
ha raccontato Venanzio Arquilla, Professore del Politecnico di Milano e Presidente di Narvalo.
”Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a realizzare: la Narvalo Urban Mask ha anche un obiettivo sociale di sensibilizzare maggiormente le persone, soprattutto i più giovani, sul problema dell’inquinamento”. “Ancor prima dell’emergenza sanitaria, a inizio anno abbiamo testato la maschera coinvolgendo un campione di cinquanta persone tra camminatori, runner e ciclisti, per ottenere feedback su usabilità, funzionalità ed estetica. In seguito alla pandemia, il nostro progetto ha trovato nuove motivazioni e una utilità oggettivamente riconosciuta”, ha aggiunto Ewoud Westerduin, co-founder e Head of Design di Narvalo.
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