Il Presidente francese Emmanuel Macron al Parlamento UE: l’Europa è minacciata
Le dichiarazioni
Il Presidente Francese Emmanuel Macron ha voluto rimarcare dei concetti importanti in quella che lui stesso ritiene “una guerra civile“. È probabile che l’avanzamento del fronte anti europeista che sta pervadendo buona parte dell’Europa (ultima ma non ultima l’Ungheria) preoccupi il presidente francese.
“Il modello europeo non è datato.È potente come nessun altro ma al contempo è fragile, perché la sua forza in ogni istante dipende dal nostro impegno”.
L’Italia e la Germania
Anche le elezioni Italiane hanno fatto emergere una situazione politica assai complessa. Il fronte degli euroscettici, rappresentato dal M5S e dalla Lega, ha annientato le classiche compagini quali PD e Forza Italia. In questo specifico contesto l’instabilità politica porta a delle inevitabili deduzioni: l’Europa non piace agli Europei.
Anche la Germania ha riscontrato difficoltà immani nella formazione del quinto governo Merkel. Questo contesto è emblematico se si considera che la Germania rappresenta la base portante di tutta l’unione europea. Questo perché problemi come l’immigrazione e la gestione delle finanze da parte della Banca Centrale Europea difficilmente riusciranno a mettere d’accordo tutti gli stati dell’unione, pervasi da una voglia di ritorno al nazionalismo.
La formula di Macron
Il Presidente Francese ha allora suggerito una formula seguita a delle considerazioni ponderate e incisive.
“Non possiamo far finta di essere in un tempo normale – aggiunge – c’è un dubbio che attraversa molti dei nostri Paesi sull’Europa, una sorta di guerra civile europea sta emergendo: stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali e il fascino illiberale”.
In sostanza Macron mette in risalto come gli stati dell’unione siano in procinto di reclamare la propria sovranità nazionale e monetaria, tutti contesti che andrebbero a cozzare con i principi più alti e aulici alla base dell’Unione Europea.
La formula di Macron è semplice. Esiste una sola risposta all’autoritarismo, e non si tratta della “democrazia autoritaria, ma dell’autorità della democrazia”. Un’affermazione che sembra celare un chiaro avvertimento a quella frangia nazionalista d’Europa che sta facendo di tutto per distruggere l’Unione dalle fondamenta.