Lo spread tra Btp e Bund è a quota 340 punti base mentre il rendimento dei Btp sfiora il 3,80%. Pesanti le ricadute sull’euro e i titoli bancari.
Giornata turbolenta per Piazza Affari che registra un -1% sotto il peso delle pesanti perdite dei titoli bancari. La peggiore è Mps (-5,8%) insieme a Unicredit (-3,6%) e Intesa San Paolo (-2,2%). Lo spread tocca il suo livello massimo, da marzo 2013, a quota 340 punti per poi assestarsi qualche punto più giù.Il Ftse-Mib ha virato al ribasso dopo un avvio di seduta positivo e ora cede l’1,37%.
Una situazione che come un effetto domino influenza anche le altre piazze europee. L’euro si trova in una morsa sotto 1,15 rispetto al dollaro. Gli investitori sono in attesa di capire gli sviluppi all’interno del Vecchio Continente.
Dopo il pesante richiamo di Bruxelles a Roma e in attesa della Fed, per saperne di più sullo spread.
GRANDE FUGA DEGLI INVESTITORI A CAUSA DELLO SPREAD
La BCE ha inoltre rilevato come gli investitori abbiano liquidato 17,9 miliardi di euro di titoli italiani (azioni, obbligazioni e titoli di Stato) nel mese di agosto. Cifre che danno una idea non lusinghiera del sentiment relativamente alla nostra economia.
Un dato ancora più da tenere presente in vista della fine del “bazooka” di Mario Draghi, che con la fine del Quantitative Easing esporrà del tutto i paesi come il nostro, non solo lo spread.
LA LETTERA A CAUSA DELLO SPREAD
Su questo caos ha pesato il giudizio senza appello della Commissione Europea. Per i vertici dell’Unione, come scritto nella lettera consegnata ieri al ministro dell’economia Giovanni Tria, definendo la manovra italiana una “deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità“. Nonostante le dichiarazioni del commissario europeo e lo spread Pierre Moskovici: “manterrò un dialogo costruttivo con ogni Stato membro per assicurarmi che restino impegnati in traiettorie di bilancio sane”.
Anche per il cancelliere austriaco Sebastian Kurz è in forte disaccordo ribadendo che “come Unione Europea, non siamo disposti ad accettare il rischio di caricarci questo debito per l’Italia”.
Il tutto in attesa delle risposte che il governo dovrà fornire entro venerdì. Come fanno sapere da Palazzo Chigi, la volontà del governo italiano è quello di un “dialogo costruttivo” con la commissione Ue.