Kim Jong Un, presidente della Corea del Nord, avrebbe “pregato in ginocchio” di non far saltare il meeting con Donald Trump
A riferirlo è stato Rudy Giuliani, ex sindaco di New York, nonché attuale avvocato di Donald Trump.
I fatti
A riportare la notizia è il Wall Street Journal. Rudy Giuliani, in una conferenza a Tel Aviv, avrebbe rivelato questo grottesco retroscena che vedrebbe, come protagonista, il presidente della Nord Corea Kim Jong Un.
Giuliani avrebbe riferito che, in una prima battuta, Kim avrebbe minacciato gli USA di una guerra nucleare. “Ci dissero che sarebbero andati alla guerra nucleare contro di noi e che ci avrebbero battuto in una guerra nucleare“. Queste le dichiarazioni di Giuliani che ha continuato: “Riferimmo allora che a tali condizioni non ci sarebbe stato nessun incontro”.
Il passo indietro
Sempre secondo quanto riferito in conferenza stampa, a quel punto, Kim Jong Un avrebbe implorato in ginocchio la delegazione USA affinché fosse mantenuto in agenda il summit con il Presidente Americano.
L’incontro ci sarà
L’incontro traTrump e il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, secondo quanto riferito dalla portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders, si terrà il 12 giugno. I due leader si incontreranno presso il Capella Hotel dell’isola di Sentosa, a Singapore nella mattinata del 12 giugno alle 9 (le 3 di notte italiane).
Kim e Trump non alloggeranno al Capella Hotel, ma in due hotel diversi nell’isola principale di Singapore.
Non è un caso che implorasse infatti era giá saltato il precedente summit tra Jong e Trump.