Entro il 13 Novembre l’Italia dovrà dare una risposta a Bruxelles per la propria legge di Bilancio.
L’Italia ormai da svariati giorni si trova in una morsa:l’Unione Europea ha chiesto di modificare entro e non oltre 7 giorni alcuni punti della Legge di Bilancio.
E’ dunque compito del Governo Giallo-Verde premurarsi di modificare quei punti su cui i vertici della Commissione Europea hanno riscontrato una divergenza. Il tutto serve ad evitare che l’Italia possa subire ulteriori situazioni negative come quelle che ha già subito, come i rialzi repentini dello spread e i giudizi negativi delle agenzie di rating.
Questo 2018 è stato un anno difficile soprattutto in termini di politica estera.
Ad ogni modo, il focus dei prossimi giorni sarà quello di monitorare la legge di Bilancio e sue eventuali modifiche. Passo importante perchè in caso di bocciatura si andrebbe incontro alla procedura di infrazione.
Cosa succede in tal caso?
Potrebbe scattare una procedura d’infrazione, nel caso in cui l’Unione Europea decidesse di adire per vie legali contro l’Italia e la sua manovra. Possono essere applicate sanzioni se non viene trovato un accordo comune nel quadro delle regole.
Se l’Italia dovesse scontrarsi con l’Unione Europea.
Se l’Italia dovesse decidere d’ignorare i richiami europei il prossimo 21 Novembre, Bruxelles darà via alla procedura d’infrazione che entrerà ufficialmente in vigore con l’arrivo del prossimo anno.
Bruxelles potrebbe dunque sanzionare l’Italia con manovre correttive di 60 miliardi l’anno. Queste sanzioni potrebbero pesare parecchio sul bilancio del Belpaese, e creare non pochi guai al governo italiano (e al suo popolo).