I Rothschild investono in criptovalute. E non è una domanda, ma un’affermazione. Infatti la Rothschild Investment Corporation ha deciso di investire in GBTC. È solo l’ultima delle varie adozioni istituzionali di questo ultimo periodo.
Le informazioni arrivano da alcuni documenti della SEC che mostrerebbero come, nel quarto trimestre dello scorso anno, la Rothschild Investment Corporation abbia implementato i suoi investimenti in Bitcoin e GBTC. Si tratta di una notizia che conferma, ulteriormente, che le criptovalute, ormai, sono entrate nell’immaginario collettivo.
I Rothschild investono in criptovalute: cos’è la Rothschild Investment Corporation
Si tratta di una delle istituzioni finanziarie più importanti del pianeta, attiva già dal 1908. La sede legale dell’istituzione è da sempre Chicago. Ora perché ne stiamo parlando? Perché la Rothschild Investment Corporation ha deciso di investire in criptovalute, pesantemente! La notizia proviene da una fonte autorevole, per quando poche testate l’abbiano riportata. Infatti questa novità è contenuta in un documento della Securities and Exchange Commission (SEC) in USA.
Il documento mostra come i Rothschild siano in possesso di 30.454 azioni GBTC alla fine dello scorso anno. Il documento in questione è il noto Form 13F-HR, un report della SEC all’interno del quale si possono conoscere tutte le partecipazioni istituzionale. Nel mese di ottobre del 2020 le azioni GBTC possedute dalla Rothschild Investiment Corporation ammontavano a 24.500. L’esposizione è quindi aumentata e, di conseguenza, l’investimento dei Rothschild in criptovalute.
I Rothschild investono in criptovalute: cos’è GBTC?
GBTC non è altro che una sigla che indica le azioni quotate in borsa dell’ormai sempre più famoso Bitcoin Trust di Grayscale. Trattasi di uno dei più grandi Trust al mondo dedicati alle criptovalute, possessore di più di venti miliardi di dollari allocati in asset under management. A cavallo tra il 2020 e il 2021 GBTC ha segnato ben 217 milioni di dollari medi come afflusso settimanale.
Al 22 Gennaio l’AUM ha rotto la soglia dei 24 miliardi di $.
Ma quanto costa investire in GBTC. Sicuramente quando i Rothschild hanno deciso di investire in criptovalute il prezzo di GBTC era più basso rispetto alla quotazione attuale. Infatti la quotazione, dal mese di ottobre del 2020, è andata incontro ad un rally esponenziale che ha visto il suo valore triplicare nel giro di pochissimo tempo. Come si può apprezzare sul grafico, il prezzo, allo stato attuale, ha raggiunto i 34 dollari. L’1 ottobre aveva da poco superato di 10$.
Perché i Rothschild hanno investito in cripto?
I Rothschild hanno scelto il momento giusto per investire in criptovalute. Infatti il rally, protagonista indiscusso dei mercati in questi ultimi mesi, ha portato il Bitcoin a toccare un massimo chiave, stuzzicando il livello dei 42.000$. Un evento chiave che ha collateralmente permesso il rally di GBTC, strettamente correlato all’andamento del prezzo del Bitcoin.
Chi vuole investire sulle criptovalute con l’ausilio di un operatore istituzionale, può scegliere di comprare azioni GBTC, emulando proprio quanto fatto dai Rothschild.
E mentre le banche centrali di tutto il mondo adottano delle misure per ampliare la base monetaria, il trend delle cripto sembra essere destinato ad aumentare nel tempo.
Attualmente l’andamento delle cripto è ben diverso da quel famoso rally del 2017 che aveva visto le principali Cripto toccare i massimi storici del tempo. Nessun pump e dump, anzi: i prezzi sembrano pronti ad esplodere nuovamente.
Il motivo principale è la visione del Bitcoin come bene rifugio contro l’inflazione, destinata ad aumentare per via dei nuovi stimoli monetari. Una cosa è certa: siamo in un momento di Reset Globale.
Questi, infatti, gli argomenti trattati nella conferenza di Davos di inizio anno. Come sempre l’evento viene organizzato dal World Economic Forum e, quest’anno, ha previsto delle sessioni dell’evento dedicate proprio alla rivoluzione delle valute digitali.
I temi trattati hanno riguardato il necessario Reset delle valute digitali, anche se al centro delle discussioni chiave del Forum è rimasta la creazione di una valuta digitale legata alle Banche Centrali.
Conclusioni
Ad ogni modo l’andamento di CBDC di queste settimane e il fatto stesso che i Rothschild abbiano investito in criptovalute dimostra come, ormai, la finanza digitale abbia fatto rumore, e chi doveva accorgersene se n’è accorto.
I Rothschild, la famiglia più ricca del mondo, non è composta da sprovveduti. E se anche loro hanno deciso di scommettere sulle valute digitali è probabile che si stia realmente assistendo all’inizio di una nuova era.
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