Google manda i dipendenti a casa: smart working fino al 2021. Mille dollari in più per ogni membro del team e nuove strategie per le riunioni da remoto.
All’inizio doveva essere fino a gennaio 2021, poi Google ha voluto estendere lo smartworking fino a luglio del prossimo anno. Insomma, una decisione – quella del colosso americano che cerca di adeguarsi alla pandemia – destinata a essere seguita anche da altre aziende. E non finisce qui, perché i dipendenti Google avranno anche un’indennità in più. “Poiché prevediamo che la maggioranza dei dipendenti lavorerà in gran parte da casa per il resto di quest’anno – ha dichiarato il Ceo di Google, Sundar Pichai – daremo a ognuno una cifra di mille dollari, o il valore equivalente nel proprio Paese per le spese di attrezzature e mobili da ufficio necessari”.
Google manda i dipendenti a casa: smart working fino al 2021. Gli effetti sulle altre aziende
Questa decisione genererà anche altre conseguenze e influirà sulle altre aziende. Per esempio, i primi effetti si vedranno su chi vende accessori tech; i lavoratori in smart working hanno, infatti, bisogno di essere dotati di tutto l’occorrente per lavorare al meglio. Quindi, monitor, cuffie, sistemi adatti alle videoconferenze, hotspot wireless, serviranno ai dipendenti che per molto lavoreranno anche da casa.
Nuove strategie per le riunioni in smart working
Altra questione riguarda i meeting da remoto. Alcuni studi hanno evidenziato come le persone trovino difficoltà a concentrarsi durante le riunioni virtuali e che la concentrazione, durante quest’ultime, può esaurirsi nel giro di 25 minuti. Dunque Google, Zoom e Microsoft dovranno progettare le loro piattaforme affinché tengano alta l’attenzione. Si potranno apportare modifiche sugli sfondi e sulle inquadrature. A tal proposito, precedentemente avevamo fornito 4 consigli per rendere efficaci le riunioni da casa.
Altra questione su cui si dovrà riflettere grazie a Google è la policy sullo smart working. Finalmente molte società regoleranno l’intero processo. Dall’inizio dell’emergenza, anche Facebook, Twitter, Square, hanno dato ai loro dipendenti la possibilità di scegliere se lavorare da remoto. Così negli Stati Uniti si è diffuso un nuovo trend, ora il 55% delle imprese vuole che la maggior parte dei dipendenti (più del 60%) decida di praticare lo smart working almeno 1 giorno a settimana.