Il Presidente Giuseppe Conte, nell’aula del Senato riunita a seguito della crisi di governo, ha rassegnato le proprie dimissioni.
Le Dimissioni del Presidente Giuseppe Conte
A seguito di un discorso pieno di recriminazioni e “invettive istituzionali” nei confronti dell’ex ministro dell’interno Salvini, il Presidente Giuseppe Conte, stasera salirà al Colle per rassegnare le proprie dimissioni al Presidente della Repubblica Mattarella.
Il discorso del Presidente Giuseppe Conte è pieno di “rimproveri” nei confronti del proprio ex vice-ministro, che lasciati i banchi del governo, ha risposto dai banchi della Lega con la sua migliore proposta politica per il futuro: “l’affidarsi alla Madonna”.
Cosa è successo?
La cosa ci ha lasciati di stucco.
Nella sintesi di una delle giornate più drammatiche della Repubblica italiana, salta all’occhio ancora una volta la volontà di Matteo Salvini di capitalizzare la propria rendita elettorale ricevuta durante le elezioni europee.
Il problema, evidentemente, non è politico, ma economico, l’apertura di una crisi di governo in questo particolare momento storico, non ha nessun senso, e potrebbe portare a dei risvolti del tutto inaspettati.
Adesso dovrà essere il Presidente Mattarella a rimettere in ordine l’assetto istituzionale e gestire una crisi che, dalle ultime dichiarazione dei leader politici, sembra davvero di difficile soluzione.
Ma facciamo un passo indietro.
Il passo indietro
Il Presidente Giuseppe Conte nelle ultime settimane è stato evidentemente sorpreso dalle continue “sparate” del ministro dell’Interno.
Questo atteggiamento del ministro del Viminale, ha acuito lo scontro.
A seguito della sua risposta per lettera pubblica il Presidente Conte, aveva già evidentemente deciso di rassegnare le proprie dimissioni.
Oggi, nella seduta nel Senato della Repubblica, tutto ha preso forma.
Il Presidente Giuseppe Conte ha enumerato in maniera precisa e puntuale una serie dettagliata di, chiamiamole così, manchevolezze.
I rimproveri di Conte hanno toccato tutti i punti che negli scorsi mesi erano stati termini di dibattito con gli ex alleati a 5 stelle.
Quali sono le accuse
Le ripetute accuse mosse dal Presidente Giuseppe Conte hanno numerose volte fatto riferimento dalla questione Russia gate, all’assenteismo e all’oggettività della mancanza di ruolo politico-istituzionale del ministro Salvini.
La cosa che ci ha lasciato completamente di stucco, è stata la mancanza di una risposta politica del titolare del Viminale e che abbia più volte fatto riferimento a simboli religiosi.
Il continuo rimando alle elezioni e il vago tentativo impacciato di Salvini nella collocazione sui banchi del Senato e nessuna risposta concreta, ha solo cercato di rimandare la palla al mittente.
Matteo Salvini continua a ripetere che sono stati gli altri a creare i presupposti per la crisi di governo.
Un’altra annotazione importante riguardo al momento della scrittura dell’articolo, la figura di Di Maio, naturalmente eclissato dal dibattito tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini.
🇮🇹 DI MAIO col PD? Si può fare! I motivi spiegati in quest’articolo
E adesso?
Gli scenari che si aprono adesso sono tanti.
Siamo in attesa stasera dell’incontro del Presidente Giuseppe Conte con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da lì in poi non possiamo che aspettarci un giro veloci di consultazioni tra le forze politiche parlamentari.
Il Presidente Mattarella dovrà prendere atto della volontà delle forze politiche e cercare una nuova possibile intesa per creare una nuova maggioranza o nell’ipotesi remota sciogliere le Camere e indire nuove elezioni.
Vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi e su come questo influirà sulla nostra economia.