Ahimè, in un’epoca sempre più digitalizzata sono frequenti i casi di identity theft (letteralmente “furto d’identità”). Nella vita reale, ad esempio, può essere raro, ma non impossibile. Pensiamo a un dipendente che si spaccia per il proprietario dell’azienda. Ma sui social, il furto di identità virtuale è diventato pane quotidiano per gli hacker, cioè per coloro che illecitamente usano i dati altrui.
Chissà quante volte abbiamo ascoltato gli amici lamentarsi di gente entrata nel loro account di posta elettronica oppure di profili fake creati con il loro nome e cognome e, ancora, riflettiamo su tutte l’email che riceviamo da presunte banche le quali ci chiedono di fornire i dati personali (il c.d. phising).
Come dobbiamo comportarci, quindi, di fronte a un furto d’identità?
Furto d’identità: come difendersi dagli hacker
Dinanzi al furto d’identità, occorre agire velocemente e seguendo le indicazioni spesso fornite dalle autorità competenti. Se si è vittime di un pirata informatico, sarà necessario procedere a segnalare l’accaduto al sito web interessato e poi cambiare le credenziali di accesso. In maniera simile, nel caso di un profilo fake su Fb o Ig, bisognerà contattare il servizio assistenza del social network che si occupa del furto dei dati. Dopo, si provvederà a denunciare il fatto alla polizia postale.
Successivamente, per i furto di identità sui social, è possibile sporgere una denuncia e chiedere il risarcimento dei danni subiti.
Rimedi: codice penale e tutele offerte dal sistema legale
Vediamo quali sono le tutele che il nostro sistema legale offre nei casi di furto di dati personali. Il nostro codice penale non contiene una norma incriminatrice ad hoc, pertanto, per delineare il reato sarà opportuno ricorrere a 2 ipotesi delittuose:
– Il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.);
– Il reato di frode informatica (art. 640ter, comma 3, c.p.)
Furto d’identità: l’uso di Facebook
Un furto identità denuncia può riguardare il diffondersi di profili fake su Facebook ossia di malintenzionati che utilizzano nome e cognome di altre persone. Sono profili usati spesso per commettere altri reati, dalla pedopornografia al cyber-bullismo.
L’iter da seguire su Facebook per segnalare il furto d’identità è il seguente. Si tratta di una procedura stabilita da un provvedimento del Garante della Privacy che da sempre s’impegna per la tutela dei dati personali sul web.
- L’utente segnalerà l’abuso a Facebook;
- il social invierà all’iscritto-vittima tutti i dati personali (nome, cognome, foto, post) adoperati dal profilo fake;
- Facebook provvederà al blocco del profilo fake;
- La piattaforma di Zuckerberg segnalerà all’internauta le finalità del trattamento dei dati, i soggetti cui sono stati comunicati o che potrebbero esserne a conoscenza.
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