Furto delle crypto è un nuovo problema che la moderna società tecnologica deve affrontare, cerhiamo di capire a quanto si aggira l’ammontare di queste opeazioni illecite.
Furto delle crypto: un’annosa piaga che sta prendendo sempe più piede all’interno della società tecnologica, in particolare di quella Blockchain. Non è una novità che esistono attacchi di vario genere all’interno del mondo informatico. Infatti simili operazioni avvenivano molto frequentemente all’interno del settore bancario; soprattutto negli anni novanta, quando appunto l’apparato informatico dei sistemi era molto più vulnerabile da parte di questi “pirati della rete”.
Da allora tanti passi sono stati fatti in avanti. Da parte non soltanto dei sistemi informatici; ma anche dai governi in materia di legislazione, dalle istituzioni internazionali e così via. Certo un “furto delle crypto” salta all’ occhio come un nuovo problema, di ultima generazione, alla quale la nostra società si trova a dever fare fronte. Infatti numerosi sono stati i furti delle crypto in questo 2018, portando paura e tensione tra gli investitori.
L’attività dell’hacker è illecita quanto remunerativa questo si sa, è una delle “nuove professioni” esordienti in questo nuovo modello sociale in cui viviamo. Cerchiamo comunque di capire più dettagliatamente a quanto si aggira l’ammontare di queste piraterie da parte di questi hacker.
Il 2018 è stato l’anno in cui si sono verificati più furti di cryptomonete.
Ebbene si, questo 2018 è stato un anno senza precedenti per quanto riguarda il furto delle crypto, il giro di cui si parla è ingente, molto più di quanto si possa pensare. Grazie al settore delle criptovalute, quest’anno gli hacker white hat hanno ottenuto ricompense per un valore complessivo di circa 878.000$: lo rivelano i dati raccolti da Hacker One, una piattaforma progettata per connettere compagnie ed esperti di sicurezza informatica.
Furti di cryptomoneteUn giro d’affari pazzesco se pensiamo alla miriade di Coin che sono stati indebitamente sottratti ai legittimi detentori; potremmo definirla come una nuova piaga alla quale la società cyber deve far fronte. Ad ogni modo in risposta al furto delle crypto, varie aziende informatiche stanno sviluppando dei sistemi informatici sempre più sofisticati; in grado di proteggere l’utenza da queste operazioni illecite. Ed è normale che ciò avvenga in quanto se una prevenzione in merito non venisse presa, questo disincentiverebbe gli investitori a detenere crypto, facendo implodere questo nuovo mercato.
Quali metodiche stanno adottando le aziende in risposta a questi furti delle crpto.
In antagonismo a questi attacchi, varie aziende si stanno muovendo sperimentando sistemi di sicurezza sempre più sofisticati, per evitare che questa problematica possa divenire una piaga.
Spesso infatti le aziende che sviluppano software invitano gli hacker a tentare di violare i propri prodotti; così da individuare e risolvere potenziali vulnerabilità; prima che queste siano effettivamente sfruttate per attività malevoli; specie Furti delle crypto.
In particolare Block.one, la società che ha sviluppato la popolare rete EOS, ha distribuito 534.500$ in ricompense: la compagnia è stata responsabile per oltre il 60% delle taglie distribuite quest’anno; quindi dei Furti delle crypto.
Alla seconda posizione troviamo il celebre exchange di criptovalute Coinbase, che per tappare le proprie falle nella sicurezza ha speso circa 290.381$. Segue poi TRON che nel 2018 ha invece distribuito 76.200$
“Quasi il 4% di tutte le ricompense provenivano da aziende operanti nel settore blockchain e delle criptovalute“, ha affermato un rappresentante di Hacker One. “Un importante hacker specializzato in criptovalute ha persino guadagnato sette volte il salario medio di un ingegnere informatico del suo paese.”
Recentemente un gruppo di ricercatori ha svelato di essere riuscito ad hackerare i portafogli hardware Trezor One, Ledger Nano S e Ledger Blue. Il giorno successivo Ledger ha tuttavia ha confermato che le vulnerabilità scoperte non sono critiche, in quanto “non consentono di estrarre alcun seed o PIN da un dispositivo rubato.”
Quella dell’hacker può essere considerata una professione?
Non propriamente, anche se molto remunerativa parliamo sempre di un’attività illecita perseguibile penalmente, e non è da escludere che al giorno d’oggi anche i Governi e le istituzioni assumonotali figure per “Hackerare” i dati degli altri Governi. Ci rendiamo conto dunque che queste nuove attività non sono circoscritte solo ed esclusivamente all’attività del Furto delle Crypto. Migliaia di dati informatici sono ogni giorno rubati nel mondo per vari scopi. Vero è che questo 2018 è stato un anno senza precedenti a riguardo. Quello che dobbiamo tenere in considerazione è appunto che la professione dell’hacker; è una delle nuove attività che da qui ai prossimi anni porterà la società ad evolvere ulteriolmente nelle sue dinamiche.
Quale futuro per gli investitori di Crypto?
Come ho già più volte ripetuto nel corso di questo articolo; il Furto delle crypto è un problema che sta mettendo sempre più in ginocchio i detentori di tali asset. Non bisogna comunque sottacere che non solo le aziende, ma anche le istituzioni ed i Governi stanno remando a favore di questo settore. Non dobbiamo infatti dimenticare che il settore delle crypto è ancora agli stadi prmordiali, non avendo una vera e propria legislazione organica. Potremmo definirlo come un “Far West” dove in questo momento solo chi ha più informazione riesce a manipolare il sistema.
Anche se questi furti delle crypto stanno mettendo tensione e panico; specie tra i grossi investitori, non dobbiamo dimenticare che siamo solo agli inizi di una nuova era; molto verrà fatto da qui ai prossimi dieci anni in termini di legislazione, protezione dei dati, sicurezza e pryvaci. Il futuro nessuno può prevederlo questo è certo, comunque quel che ci risulta chiaro è che ci troviamo dinanzi ad un nuovo settore; che ha ampie possibilità di crescita da qui ai prossimi decenni. Il Trading algoritmico, è il futuro della finanza e delle sue dinamiche.
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