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Fintech technology! Corrono gli investimenti.

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Fintech Technology.. una percentuale di crescita elevata.

Le prospettive per il prossimo quinquennio sono particolarmente rosee per il comparto del Fintech Technology. Gli investitori hanno già annusato l’aria. E’ prevista una crescita media annua dei ricavi del 16% da qui al 2023. Il mercato, d’altra parte, si sta complicando. Stanno scendendo in campo, accanto ai player tradizionali, sia le start-up sia colossi dell’innovazione che partono dalla forza guadagnata nel loro settore. (Amazon, Facebook e Google)

L’osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Nielsen Italia, hanno condotto una ricerca da cui emerge che un italiano su quattro ha usato almeno un servizio di Fintech Technology. Un incremento rispetto alla media del 2016, anno della rilevazione precedente. Il digitale sta rivoluzionando l’ecosistema finanziario italiano, favorendo la nascita di attori innovativi, facendo emergere nuove esigenze della clientela e nuove forme di relazione tra utenti, imprese, istituti finanziari e assicurativi.

Resta la fiducia negli attori tradizionali

La maggioranza degli italiani si rivolgerebbe a banche (65%) e operatori postali (56%) per affidare i propri risparmi. Nel caso dei giovani di età compresa tra 16 e 24 anni le preferenze sono il 53% e il 52% mentre il 67% e 59% nel caso degli over 55.

Ma cresce il numero di coloro che hanno provato almeno un servizio Fintech Technology, soprattutto fra i più giovani. L’ecosistema finanziario deve accelerare il processo di trasformazione digitale per non farsi trovare impreparato. E’ necessario approfittare delle opportunità offerte da nuove tecnologie come la Blockchain o le piattaforme di Robo Advisor, per proporre nuovi servizi di valore. Banche e assicurazioni possono rispondere alle sfide della trasformazione digitale mettendo l’innovazione al centro delle strategie e puntando sulla costante collaborazione con altri attori.

Gli Stati Uniti sono l’area che raccoglie più investimenti. (13,9 miliardi di dollari) Seguiti dalla Cina con 13,4 miliardi di finanziamenti sede di quattro delle prime cinque start-up al mondo con il tasso di crescita più elevato (+233%). Gli altri Paesi le cui start-up hanno superato il miliardo di dollari di finanziamento sono: Regno Unito +163%; Australi +227%; India +184%. L’Italia è lontana da queste realtà, ma in crescita. Otto startup hanno superato la soglia del milione di dollari di finanziamenti ricevuti, per 44 milioni di dollari complessivi.

L’avanzata dirompente del Fintech Technology nel mondo degli investimenti aumenta il confronto tra l’uomo ed il Robo Advisor.

Nell’era della tecnologia tutto è digitalizzato, e il settore degli investimenti non fa eccezione. Abbiamo raggiunto un punto in cui non è più necessario che il responsabile della gestione del nostro portafoglio di investimenti sia un professionista altamente qualificato; perché può anche trattarsi di un robot. In maniera più specifica è un algoritmo, che in base al nostro profilo di rischio, gestisce i nostri investimenti in modo semi-automatico; vi è sempre presente una figura umana alle spalle che controlla e supervisiona. Questi algoritmi hanno semplificato il processo di investimento.

Come funzionano esattamente?

Dopo un test nel quale si risponde ad alcune domande e si inseriscono delle informazioni patrimoniali, viene definito il profilo di rischio. Successivamente vengono proposti uno o più portafogli di investimento che si adatteranno alle caratteristiche personali di ciascuno. Dopo aver accreditato i soldi nel conto si è pronti per iniziare a investire in maniera del tutto automatica. Gli investimenti automatizzati sono sempre più frequenti in Italia; per questo motivo molti si chiedono sempre più spesso se valga la pena o meno mettere i nostri soldi nelle mani di un consulente finanziario in carne e ossa o scegliere un robot.

Consulente Finanziario o Robo Advisor: una scelta del tutto soggettiva!

Può piacere o non piacere, ma noi esseri umani non siamo perfetti

Spesso ci lasciamo trasportare dai sentimenti e dagli stati d’animo. Facciamo degli errori anche se si tratta di soldi. I robo advisor puntano ad eliminare il fattore umano dall’equazione. Incuranti delle notizie finanziarie e degli impulsi non sono programmati per focalizzarsi su quello che la gente dice o che esce sui giornali. Nonostante questo, il fattore umano è sempre lì. L’ultima parola è sempre nelle mani del cliente che può decidere se aumentare l’investimento, mantenere il portafoglio o ritirare il capitale.

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