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Fintech: perché piace ai super ricchi?

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Fintech e l’interesse per gli investimenti “alternativi”..

Il Fintech piace ai ricconi. E’ ciò che emerge da un recente report condotto dalla rivista specializzata Peer2Peer Finance News. Lo studio condotto afferma gli investitori più facoltosi sono sempre più attratti dal settore in quanto lo reputano “investimento alternativo”.

Gli investimenti offerti dalla tecno-finanza stanno pian piano portando l’industria del Wealth Management a ripensare i propri modelli per non risultare obsoleti rispetto a chi offre servizi di “innovation disruptive” , processo per cui un’impresa più piccola e con meno risorse è in grado di sfidare con successo le imprese dominanti un certo settore.

Le imprese dominanti nel concentrarsi su come migliorare i propri prodotti e servizi per i clienti più esigenti, eccedono le esigenze di alcuni segmenti e ignorano i bisogni degli altri. I nuovi entranti, con intenti “disruptive”, iniziano a soddisfare con successo quei segmenti trascurati e si inseriscono in una posizione ottimale. Le imprese dominanti, a caccia di una maggiore redditività nei segmenti più esigenti, non rispondono in maniera adeguata a questo attacco.

I nuovi entranti invece cercano di soddisfare segmenti più elevati del mercato offrendo prestazioni migliori. Quando i clienti tradizionali iniziano ad abbandonare le imprese dominanti per adottare le soluzioni offerte dai nuovi entranti, avviene la disruption.

Gli HNWI e la diversificazione

Gli High Net Worth Individual ovvero coloro che possiedono almeno un milione di euro di patrimonio personale, hanno prefissato come uno degli obiettivi della diversificazione del capitale l’investimento in fintech.

Circa un quinto del capitale viene investito in asset alternativi come il P2P; ma perché si è sempre più avvezzi a questo tipo di investimento? La risposta a questa domanda risiede nella “diversificazione“, ovvero nella possibilità di ottenere rendimenti superiori rispetto a quelli degli investimenti tradizionali. Altro punto cardine è il controllo del rischio; nonostante i wealth manager tradizionali abbiano garantito agli HNWI rendimenti superiori al 20%, si sono dichiarati insoddisfatti della relazione con il proprio gestore.

Le motivazioni che spingono i grossi milionari ad investire nel fintech sono molteplici; i fattori principali però sembrano essere la trasparenza, la protezione del capitale ed il rendimento competitivo.

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