Spesso mi capita di sentirmi fare questa domanda: è conveniente rimanere a mercato nel fine settimana? Come ben saprete il venerdì, alle 23.00, i mercati chiudono. Il Sabato, da sempre, rappresenta un giorno di riposo per i mercati. Questo, in particolare modo, per rispetto agli operatori di religione ebraica. Il lunedì, alle 00.00, i mercati si riattivano e si riaprono le contrattazioni. Ma perché molti trader hanno paura di rimanere a mercato nel fine settimana?Vediamolo assieme in tre semplici, schematici e sintetici punti da tenere a mente per sempre.
Gli eventi macroeconomici scuotono i mercati
L’analisi fondamentale è quella disciplina che associa gli eventi macroeconomici al trading. Secondo la dottrina, eventi come le elezioni in uno stato o la dichiarazione di indipendenza della Catalogna, comportano delle conseguenze sui mercati. In particolare modo in funzione di ciò che, potenzialmente, può accadere mentre i grafici sono fermi. Il sabato e la domenica sono giorni, ad esempio, durante i quali si svolgono i meeting dei cartelli sui combustibili. Questo significa che se nel fine settimana l’agenda macroeconomica contiene degli eventi determinanti, tenere delle posizioni aperte può comportare rischi.
Il problema dei GAP.
Generalmente i trader tendono a coprirsi con gli stop loss, ma nel fine settimana subentrano i GAP. In parole semplici quando si parla di gap si intende un salto dei prezzi. I gap possono essere suddivisi in due tipologie: gli upside gap e i downside gap. Gli upside si verificano quando il mercato apre sopra al massimo della seduta precedente lasciando aperto il “buco”. I downside , invece, al caso opposto, ovvero quando l’apertura viene registrata al di sotto del minimo della seduta precedente. Il gap si realizza, dunque, in caso di notizie particolari o eventi di grossa portata che interessano lo strumento tradato. I gap si possono verificare anche in casi di scarsa liquidità e quindi scarso interesse da parte degli attori di mercato.
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Perché i gap sono pericolosi?
Perché spazzano via tutto: ricordatevi che vi ho parlato di salto dei mercati. Questo salto avviene proprio perché nel “vuoto”che c’è tra il prezzo di chiusura e quello di apertura non si svolgono contrattazioni. Questo comporta che ordini, pendenti, take profit e stop loss vengono letteralmente sfondati, con tutte le conseguenze del caso. Se si tratta di un Gap a vantaggio della propria posizione, ben venga. Il problema è quando spazza via lo stop loss con tutte le conseguenze del caso. Il broker non lo terrà in considerazione proprio perché in quella zona di mercato le contrattazioni non sono avvenute.
Avvertenze:
La consapevolezza è necessaria. Ciascuno di voi deve essere cosciente di quello che fa. Cosa accade dunque? Accade che tenere posizioni aperte durante il fine settimana può comportare dei rischi sostanziali. Vero è che se il gap dovesse giocare a favore, e che quindi si è certi della propria analisi, ci si assume oneri e onori. L’importante è essere coscienti di ciò che si fa. Questo vale per tutti: per chi opera con poche centinaia di euro e per chi opera con molte migliaia. L’antifona è la stessa.
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