I migliori Film sulla Finanza, sul Trading, gli Investimenti e l’Economia che devi guardare per forza
Ciao, in questa classifica abbiamo raccolto i migliori film su Wall Street, film sulla finanza, film sul trading, film sul mercato, film sulla borsa, film sui soldi, sulla ricchezza, film sui broker, film sulle banche, sull’economia che devi conoscere per forza.
Film sulla finanza: ecco i film su come fare soldi
Si tratta di pellicole storiche, intramontabili. Sono dei film che devi vedere per conoscere meglio il mondo degli investimenti, ma anche come svago o per piacere. Si tratta, quindi, anche di film brillanti ed esilaranti con delle trame spesso tratte da storie vere. Il mondo della finanza, degli investimenti e del trading sembra essere assai lontano da noi.
Per questo tali argomenti possono sembrare difficili, complessi, articolati. Cercheremo anche di fare luce e chiarezza su alcuni messaggi che spesso passano da alcune di queste pellicole: messaggi che ci rendono un’immagine distorta del mondo degli affari e degli investimenti.
Molte di queste pellicole, infatti, tendono a mettere in risalto solo gli aspetti negativi di questo settore, anche perché fa più scandalo parlare e costruire una trama sui contro che sui pro. Resta il fatto, però, che questi film possono veramente essere utili, specie se si vuole comprendere meglio il funzionamento di questo settore.
Film sulla finanza, sull’economia e sul Trading: perché guardare film economici?
Ecco quindi tutti i film sulla finanza e sul trading che devi vedere per forza almeno una volta in vita tua e che possono contribuire alla tua formazione e possono anche farti capire, in maniera “leggera” alcuni argomenti complessi dei mercati finanziari.
Film Finanziari: i migliori Film sulla finanza e sul trading di sempre.
Una poltrona per due di John Landis – anno 1983
Il film sulla finanza che dovrebbero vedere tutti quanti!
Da piccolo lo guardavo e lo riguardavo e volevo essere li, nell’arena, a commerciare il succo d’arancia surgelato. Per quanto riguarda i film sulla finanza e sul trading “Una Poltrona per Due” non può assolutamente mancare nel repertorio. Questo film, infatti, viene spesso riportato anche nel corso di lezioni universitarie di economia perché, nel suo essere esilarante, è un film che ci da una grande lezione di vita.
Il film racconta la storia di due spregiudicati e avari finanzieri della città di Filadelfia, Randolph e Mortimer Duke. Il tutto prende vita da una scommessa a sfondo filosofico: è l’ambiente a fare l’uomo. Per questo motivo Randolph decide di lanciare una sfida a suo fratello: prenderà un perfetto morto di fame per portarlo ai vertici della sua azienda finanziaria al posto di un giovane e sofisticato manager che, con una serie di espedienti, verrà ridotto al lastrico. La posta in gioco? Un dollaro. Il tutto per confermare la tesi marxista dell’ambiente legato all’uomo.
Film finanza: ecco perché guardare Una Poltrona per Due.
Il giovane manager si chiama Louis Winthorpe, fidanzato di una grossa ereditiera, e verrà sostituito con Billy, un mendicante nero che vive di espedienti. Louis perderà il lavoro, la casa, la famiglia, i conti in banca, il suo maggiordomo e la sua fidanzata. Al suo posto ci sarà Billy, interpretato da Eddy Murphy, che si adatterà ben presto non solo alla sua nuova casa, ma anche al mondo della finanza dimostrando di essere in grado di prevedere il mercato.
Mentre Luis cade sempre più in disgrazia, per una strana coincidenza, Billy viene a conoscenza di essere solo il protagonista di un esperimento sociale, di un gioco psicologico. A questo punto prende una decisione saggia e inevitabile: allearsi con Luis per prendersi una rivincita contro i due vecchi e arcigni finanzieri. Architettando un piano ben studiato i due si ritroveranno a Manhattan, nel primo giorno di contrattazione dell’anno, a vendere allo scoperto succo d’arancia surgelato.
La vendita allo scoperto, infatti, era ed è una tematica di cui molti ancora non riescono a capire il funzionamento. Gli ultimi 20 minuti della pellicola sono una vera e propria lezione di trading e di economia e riporta, in maniera molto fedele e accurata, come funziona il mondo del mercato delle materie prime.
Una donna in carriera di Mike Nichols – anno 1988
La protagonista è Tess McGill. Si tratta di una segretaria brillante che ha il desiderio di sfondare nel mondo del lavoro. Viene assunta a Wall Street da una società di investimenti. Li cerca di farsi strada fino a quando la sua ambiziosa capa, Katharine Parker le soffierà un’importantissima transazione da sotto il naso. Ma il karma vuole che Katharine, sulla neve, si rompa una gamba. Sarà quella l’occasione in cui Tess dovrà prendere in mano le redini del gioco per portare a termine la transazione senza l’ausilio della sua capa.
Gli anni ’80 sono stati uno dei periodi più fortunati nella carriera del regista de Il laureato Mike Nichols, che nel 1988 ha realizzato una delle sue pellicole più famose ed apprezzate, Una donna in carriera.
La sceneggiatura del film è stata firmata da Kevin Wade. Al botteghino il film ha ricevuto tantissimi incassi, conseguendo anche quattro Golden Globe e un premio Oscar come miglior colonna sonora per Let the river run, brano composto e interpretato da Carly Simon.
Film sulla finanza: perché guardare Una donna in carriera?
La pellicola si ambienta proprio nel mondo degli affari e dell’alta finanza della Grande Mela negli anni ’80. Si tratta di una rappresentazione simbolica di quell’arrivismo molto diffuso nell’America di quegli anni. Molti critici ritengono questa pellicola una sorta di versione contraria di un altro grande film: Eva contro Eva. Si tratta, di certo, di una pellicola molto interessante per capire il funzionamento del mondo delle acquisizioni e di come ci si muoveva in ambito finanziario nell’America degli anni ’80.
Wall Street di Oliver Stone – anno 1987
Bud Fox, promettente e giovane broker di Wall Street, è pronto a qualsiasi cosa pur di scalare i gradini dell’alta finanza.
E per un giovane disposto c’è sicuramente una controparte desiderosa di questi servigi: Gordon Gekko. Il famoso Gekko è uno dei maggiori finanzieri e speculatori, del quale Bud è totalmente invaghito, tanto da cercare un incontro a ogni costo.
Gordon mostrerà al giovane broker che la via del successo è lastricata di prove. Una volta entrato nelle sue grazie, scoprirà che il confine tra etica e avidità nella finanza è assai sottile. E superarlo comporta delle conseguenze.
Bud scoprirà molto presto che per raggiungere la vetta e i big money dovrà prendere una decisione importante. Una storia che ci mostra la vita reale di un trader di Wall Street e le tentazioni che la via veloce per il potere e la ricchezza pone davanti. Fino a spingersi all’illegalità.
Un classico del cinema che ripropone fedelmente l’ambiente dell’alta finanza e i suoi, spesso, misteriosi e subdoli meccanismi. E tuttavia affascinanti.
Film sulla finanza degli anni ’90
I soldi degli altri di Norman Jewison – anno 1991
Lawrence Garfield è uno affarista senza scrupoli che opera a Wall Street. È talmente potente da essere consigliato da diciassette legali e da un numero ingente di collaboratori. I suoi uffici sorgono all’ultimo piano di un grattacielo, e da li segue il mondo degli affari e i mercati del mondo.
Sin da subito si capisce che si tratta di un personaggio molto avido. Infatti Lawrence punta a rastrellare le azioni di tutte quelle aziende dissestate, grazie a delle apposite istanze che presenta in commissione. Una volta acquisite queste azioni le rivende ad un prezzo maggiorato lucano dall’affare. Ad un certo punto il protagonista pare intenzionato mettere le sue mani sulla New England Wire & Cable Company: si tratta di una fabbrica in piena difficoltà economica ma aperta da 81 anni e con un numero molto importante di dipendenti. La società è presieduta da Andrew Jorgenson, uomo pulito e onesto.
La questione legale viene presa in carico dalla sua figliastra, tale Kate Sullivan. A quel punto il protagonista Garfield, capito che l’avvocatessa di New York ha tutte le carte in regola per contrastarlo, cerca di sedurla mostrandole un grande amore. Alla fine ne rimarrà affascinato e le proporrà di unirsi a lei anche in matrimonio, ma senza successo.
A quel punto, deluso, cercherà di mettere in atto la sua vendetta, trovando come valido e inaspettato alleato proprio William Coles, il direttore generale dellaNew England Wire & Cable Company. Quest’ultimo gli mostra il suo appoggio con la sua quota societaria alla prossima riunione degli azionisti.
Film banche: perché guardare I soldi degli altri?
Nel giorno dell’assemblea ci si ritroverà dinnanzi a due tesi: quella del CEO Jorgenson, uomo tutto d’un pezzo e fatto all’antica e quindi sempre vicino e comprensivo con i suoi dipendenti. Nonostante le difficoltà economiche lui non si sente di lasciare i suoi dipendenti senza lavoro, nonostante gli affari non vadano più bene e la fabbrica sia ormai abbastanza superata e fatiscente. D’altro canto Garfield avrà il compito di richiamare tutti gli azionisti alla verità, alla realtà dei fatti, asserendo che cavi e fili sono ormai superati e che il mondo ormai si muove verso l’avanzata tecnologica e la fibra ottica.
Gli azionisti si fanno convincere e lo votano, mettendosi a favore dei loro interessi e non di quelli della fabbrica. Una volta sconfitto Jorgenson Garfield torna a casa vittorioso ma, al contempo, amareggiato perché riceve la telefonata della donna che ama. Nella telefonata gli proprie un affare: fsiglare un contratto con una società giapponese che si occupa di cuscini d’aria per macchine e rivendere la “Fili e cavi Company” ai giapponesi, all’unica condizione di riassumere tutti gli operai che dovranno trovare il loro posto nella catena di montaggio. Vedendoci un affare lucroso Garfield accetta la cosa.
Rogue Trader di James Dearden – anno 1999
La storia si svolge nel 1995 quando uno dei trader più famosi del mondo, Nick Leeson, che lavora per la banca Barings (McGregor), riesce a rivoluzionare tutto l’apparato finanziario per la zona dell’Asia sud-orientale. La sua banca decide di inviarlo a Singapore con lo scopo di farlo lavorare con la Barings Bank, un istituto di prestigio creato duecento anni prima.
In quella occasione Nick riuscirà a diventare il migliore dei dipendenti, ma ruberà alla banca un’ingente somma di denaro che serviranno per coprire le perdite derivate dai suoi investimenti. Alla fine la storia verrà a galla e lui sarà arrestato. Se vuoi leggere la storia di Nick Leeson e la storia dei migliori trader del mondo puoi cliccare qui.
Film sulla finanza e sul trading degli anni 2000
1 km da Wall Street di Ben Jounger – anno 2000
Un’altra storia dagli ambienti finanziari privi di scrupoli. Stavolta, però, il protagonista Seth Davis è un’abile ragazzo che gestisce una simpatica bisca clandestina fatta di studenti del college. Un’attiva ovviamente illegale ma che lo aiuta a mantenersi agli studi e fare una vita agiata rispetto ai coetanei.
Nulla a che fare con le aspettative del padre Marty, che è un giudice federale del distretto di New York. Poco incline ad avallare le inclinazioni del figlio.
Una sera, durante una partita, suo cugino Adam gli presenta Greg Weinstein che è socio di una grossa società finanziaria. La società è la JT Margin, che si occupa di intermediazione e vende titoli di società non molto solide.
Molto preso Seth, che nel frattempo inizia la sua nuova carriera da broker, scoprirà una triste verità.
Questa volta però non è la semplice avidità a venire in gioco, ma un pericoloso gioco di truffe e raggiri che coinvolge i vertici. Un gioco per il quale si è pronti a sacrificare dipendenti e investitori ignari.
In questa storia ci sarà spazio per la coscienza di Seth?
The Bank – Il nemico pubblico n° 1 di Robert Connolly – anno 2001
Il protagonista Jim Dayle ha una conoscenza fuori dal comune della matematica. Per questo motivo si appassiona allo studio dei “frattali”, con l’intento di trovare una formula in grado di poter presagire con anticipo il crollo dei mercati azionari. Ma questo indicatore che sta ridendo Jim fa gola al coprotagonista di questa storia, l’amministratore delegato della Centabank, il senza scrupoli Simon O’Reilly.
A causa della sua gestione l’istituto da lui amministrato rischia la bancarotta. In questo modo riesce a convincere il genio Jim a lavorare per la Centabank. Nel contempo il giovane Jim inizia sempre di più a sentirsi attratto da Michelle, una bellissima impiegata della banca per cui ha iniziato a lavorare. E mentre Jim perfeziona la sua teoria matematica, l’avidità di O’Reilly porterà a delle conseguenze definitive, senza esclusione di nessun colpo.
Si tratta di un un thriller incentrato su un fenomeno che fa parte della nostra contemporaneità: il potere delle banche, e non solo il grande potere dell’economia e della finanza. Si tratta di un film denuncia che ha lo scopo di chiarire alcuni meccanismo importanti del mercato finanziario che è bene conoscere per evitare lunghi discorsi.
Enron – Documentario Finanza
Questo film è tratto dal libro “The smartest guys in the room: the amazing rise and scandalous fall of Enron” di Bethany Mclean e Peter Elkind. Riguarda una vicenda che ha coinvolto una grande azienda energetica degli Stati Uniti. La storia dello scandalo Enron Corporation a carico di alti dirigenti dell’azienda.
L’accusa? Aver rubato più di un miliardo di dollari dai conti dell’azienda.
Il lavoro è stato candidato al premio Oscar per la categoria “miglior documentario”.
Capitalism: A Love Story di Michael Moore – anno 2009
La pellicola è un documentario firmato dal noto Michael Moore che decide di partire dagli esordi, ossia dall’Impero Romano. Lo scopo è quello di ripercorrere alcuni tratti salienti che riportano alla realtà di oggi. In sintesi: che prezzo paga il popolo americano per via della confusione che c’è tra Democrazia e Capitalismo? Secondo l’idea di Moore i due principi sono totalmente opposti ed è il motivo per cui il mondo è in balia di una crisi globale.
In un contesto in cui vi è un gruppo immobiliare chiamato gli “Avvoltoi”, che vogliono comprare case pignorate a prezzi stracciati per rivenderle generando un profitto, e in cui la classe media si rende conto di essere sempre più povera con le banche senza scrupoli che le attanagliano, Moore decide di prendere la scelta di chi va contro, perché non si sente a suo agio.
E allora decide di mostrare solidarietà verso chi pensa che i rapinatori non siano effettivamente quelli che rubano nei negozi e che le telecamere a circuito chiuso pizzicano. I rapinatori della quotidianità sono altri, e operano in maniera subdola a danno di milioni di persone. Oggi forse qualcuno di essi inizia a pagare ma il livello di indignazione non è ancora tale da generare una vera protesta.
Film sulla finanza: perché guardare Capitalism?
Si riprende il concetto introdotto dal presidente USA Franklin Delano Roosevelt che aveva ideato una nuova Costituzione Americana per mettere a chiare lettere tutti i diritti fondamentali dei cittadini USA per riconoscerli in maniera definitiva. Ma Roosevelt morì prima di vedere questo suo sogno realizzato, e oggi, purtroppo, gli americani sono vittime di questo vuoto perché i posti di lavoro scarseggiano e le banche vengono divorate dagli avvoltoi.
Moore, che fa emergere a tutti gli effetti l suo sentirsi un americano vero, si augura un ritorno a ciò che è stato nella speranza che il futuro possa assumere un significato positivo. Quando mostra i prelati e la gente di chiesa schierata a favore dei poveri operai che hanno perso il lavoro, viene in mente la famosa locuzione ‘cattocomunista’. Ma in questo caso non si può parlare di ‘comunismo’vproprio perché in questo documentario si vuole affermare la supremazia dei diritti fondamentali su quell’interesse generale che è solo di banche e speculatori.
Alla fine Moore decide di omaggiare la carta costituzionale americana.
Inside Job di Charles Ferguson – anno 2010
Un lavoro ben fatto sui protagonisti della bolla finanziaria del 2008 (sì, anche questo) la cui storia ha inizio con uno sguardo sull’Islanda. Questo è un film sulla finanza e sull’economia che non puoi perderti per nulla al mondo.
Famosa fino a non molto tempo fa per il suo modello di democrazia ed efficienza. Un bel posto in cui vivere, ma negli ultimi dieci anni l’irragionevole politica del laissez-faire ne ha provocato il collasso a livello ambientale, economico e sociale. A causa della privatizzazione delle banche, si è formata una bolla speculativa e il fallimento di Lehman Brothers e Eiger Bank nel 2008 ha messo l’Islanda e il mondo nei guai.
Un intenso ciclo di interviste con finanzieri, politici, giornalisti, lobbisti per analizzare i rapporti delle maggiori banche.
Cinque capitoli della serie in cui si analizzano tutte le conseguenze e le cause della crisi.
Grazie a questo percorso si coglie come sia degenerata l’economia mondiale e l’impossibilità di arrestare il meccanismo.
Interessanti le partecipazioni di docenti, giornalisti ed economisti insieme ai banchieri per comprendere le dinamiche.
Film sulla finanza e sul trading più recenti
Wall Street – Il denaro non dorme mai di Oliver Stone – anno 2010
Wall Street – Il denaro non dorme mai
Alle porte della crisi del 2008, un’indomabile Gordon Gekko torna fuori di prigione e inizia a riprendersi ciò che è suo. Dopo aver pubblicato, tra l’altro, un libro in cui annuncia la sua profezia sulla prossima crisi.
Inizia a fare conferenze e rimettersi in affari, fino ad incontrare suo genero Jacob Moore. Con lui inizierà a prospettare nuovi affari e recuperare, soprattutto, il turbolento rapporto con sua figlia Winnie.
Jacob lavora per una importante banca d’affari ed è un forte sostenitori di progetti per l’energia Green. Che cerca di far finanziare in maniera cospicua.
Anche in questo caso l’ombra del successo inizia ad aleggiare, presentandosi sotto forma di gratifiche e bonus.
Peccato che dietro l’angolo stia per esplodere la bolla che trascinerà a fondo non solo la banca di Jacob. Come un effetto domino si prospetta uno dei peggiori guai finanziari al quale il giovane genero di Gekko dovrà porre rimedio.
E dove ci sono opportunità, il vecchio Gordon è pronto ad offrire la sua lungimirante guida e supporto. Una storia dove l’avidità latente è pronta a mischiarsi ai sentimenti. Con i suoi inevitabili rischi.
Margin Call di J.C. Chandor – anno 2011
Anche questo film è ambientato agli albori della crisi dei mutui subprime del 2008.
La storia si apre quasi fosse un thriller, con un impiegato licenziato che prima di lasciare la banca per cui lavora lascia un oggetto. L’oggetto è una chiave usb che l’ex impiegato consegna al giovane analista Peter Sullivan, con tanto di avvertimento.
Dall’analisi di questi dati, che il buon Peter analizza a fine turno, emerge un quadro disastroso. Infatti, l’analisi di questi file dimostra chiaramente che la Banca è prossima ad un crollo in piena regola, verticale, su se stessa. Un fallimento ormai annunciato.
Informazioni che vanno messe a conoscenza del CDA. Una situazione che pone la Banca davanti scelte pesanti. Da un lato la salvezza della società, dall’altro gettare il destino di non si quante persone nel baratro. Un altro caso dove l’etica sarà messa a dura prova.
Too Big to Fail – Il crollo dei giganti di Curtis Hanson – anno 2011
Il film si focalizza in maniera molto analitica e realistica il fallimento delle prime banche americane che hanno innescato lo scoppio della bolla. Anche in questo film, molto verosimile e dal punto di vista dei reali protagonisti. Crolla Bear Stearns, la quinta più grande banca e società di credito negli Stati Uniti. Subito dopo, Lehman Brothers crolla sotto i mutui “subprime” per le conseguenze della crisi immobiliare e delle bolle finanziarie.
I tentativi di salvataggio da parte del segretario del tesoro Hank Paulson, e tutte le azioni di possibile contenimento attuate dai vari soggetti.
La conseguenza del fallimento di quello che era dei più affidabili operatori di titoli di Stato ha spaccato in due l’opinione pubblica. Chi elogiando Paulson per non aver interferito con fondi pubblici. E chi lo ha accusato di aver permesso la rapida diffusione delle crisi danneggiano l’economia globale.
The Wolf of Wall Street di Martin Scorzese – anno 2013
Tra i film sulla finanza più famosi di sempre non possiamo non menzionare il celebre capolavoro con Leonardo DiCaprio nel ruolo dell’abile broker Jordan Belfort. Una trasposizione cinematografica basata sulla reale storia di Belfort che ricchissimo agente di borsa e una carriera votata al successo.
Dietro questa scia, una lunga storie di truffe che negli anni ’90 dilagava in tutta Wall Street.
La storia racconta di quando Jordan aveva 22 anni, sposò una donna di nome Teresa Petrillo e iniziò a lavorare a Wall Street. Ha iniziato a lavorare come agente e ha incontrato il capo tranquillo e alla mano Mark Hannah (Matthew McConaughey) e un altro co-proprietario fastidioso e biascicato Peter de Blasio (Barry Ross Bart). Jordan ne rimane subito ammaliato.
Dopo la crisi del lunedì nero del 1987, Jordan si rimette in gioco ripartendo da un piccolissimo centro di investimento. Molto agricolo a dire il vero. Da lì, la nuova ascesa fino a fondare la Stratton Oakmont e tutto ciò che ne è derivato. Fino ai guai con l’FBI…
La grande scommessa di Adam McKay – anno 2015
Tratto dal libro “The Big Short: Inside the Doomsday Machine” racconta un’avvincente storia di finanza. La vicenda è raccontata contemporaneamente dalla prospettiva di tre gruppi di investitori che avevano predetto il crollo del 2008.
Infatti, la storia si sviluppa nei momenti che precedono la crisi dei mutui subprime con i protagonisti che ci scommettono su. In che senso? Sull’analisi della situazione del mercato dei mutui e incrociando la reale situazione del mercato immobiliare i tre gruppi giungono alla stessa conclusione. La bolla sta per esplodere.
Con il senno di poi fa sorridere, ma all’epoca in cui avvengono i fatti, tutto sembrava fuorché normale.
Film sulla finanza: perché guardare La grande scommessa?
Non mancheranno le vicende di Michael Burry, l’eccentrico medico e manager di un hedge fund. Poi Jared Vennett, dirigente del gruppo Deutsche Bank, che conosce le prodezze di Burry e ha fiducia nelle sue previsioni. Infine, Charlie Geller e Jamie Shipley entusiasti di aver colto l’intuizione per la grande operazione finanziaria, ma più squattrinati rispetto agli altri.
Un intreccio di situazioni che rende questa film un autentico capolavoro che spiega chiaramente quei fatti. Le fasi e i motivi che hanno portato ad una delle più gravi crisi mondiali, diventano comprensibili a chiunque. Sicuramente da non perdere.