Le autorità statunitensi tornano a parlare di Bitcoin. Questa volta lo legittimano.
A mettere un punto alla questione è la Federal Reserve di St. Louis. Oggi il noto istituto legato al FOMC ha pubblicato uno studio che, molto semplicemente, identifica e legittima il Bitcoin. Infatti la Banca ha definito il Bitcoin come un sistema di pagamentomediante token decentralizzato.
Non è la prima volta. Era già accaduto nel mese di Gennaio di quest’anno (Leggi il nostro articolo -> La FED parla apertamente di Bitcoin.) Adesso la FED torna ad occuparsi anche della blockchain. L’istituto ne apprezza il funzionamento. Le autorità statunitensi hanno esaltato il concetto di “decentralizzazione”, vero carattere innovativo del sistema.
Cosa implica?
La decentralizzazione comporta l’impossibilità, per le Banche Centrali, di emettere criptovalute. Secondo la Fed di St. Louis, “Una banca centrale non emetterà criptovalute nel senso di un asset veramente decentralizzato e senza permessi”. Ciò consente agli utenti di rimanere anonimi, nascondendosi dietro appellativi fittizi. Un istituto centralizzato non può assecondare questo sistema.
Come verranno emesse le monete virtuali delle Banche Centrali?
Per ciò che concerne le valute nazionali in versione digitale, ad allettare è la concezione di blockchain. Il Bitcoin si muove su “un sistema contabile decentralizzato che”. Questo avrebbe il potere di mutare “l’infrastruttura di pagamento e il sistema finanziario”.
Nel report si legge: “Il Bitcoin è la prima moneta virtuale per cui i diritti di proprietà delle varie unità monetarie sono gestiti in una rete decentralizzata. Non esiste un’autorità centrale, non ci sono dirigenti e non c’è un management. Eppure funziona”.
Per regolamentare le valute crittografiche e mettere fine al Far West delle ICOviene fatta una distinzione tra tre tipi di token emessi. I Payment token vengono riconosciuti come critpovalute di tipo Bitcoin o Ether che si inquadrano quindi nella legge anti riciclaggio.
Gli attori del settore hanno salutato con positività le linee guida e le decisioni delle banche centrali. In questo contesto la FINMA svizzera ha fatto un ottimo lavoro per rafforzare la posizione della Svizzera nella cripto economia. Il merito più grande è, sicuramente, quello di aver chiarito il quadro legale senza cambiarlo.
Adesso allo hanno finalmente detto: col Bitcoin si può pagare
Quel che accade oggi è positivo per tutto il mondo delle crypto. Dal momento in cui si da legittimità a questo tipo di economia, evocando per la prima volta in un documento ufficiale le criptovalute. Dalle monete virtuali al passaggio storico di oggi di acqua sotto i ponti ne è passata.
Attualmente i problemi legati allo sviluppo e alla crescita delle monete crittografiche sono sicuramente legati all’anonimato e al riciclaggio di denaro sporco. La novità è che FED e FINMA riconoscono Bitcoin e blockchain come forme di pagamento.
Ma quali strumenti finanziari saranno introdotti?
Ecco l’inizio di quello che sarà un cambiamento epocale.