Aristotele Socrate Onassis è capostipite della “sfortunata” famiglia Onassis, dinastia che, dal nulla, ha raggiunto i riflettori del mondo. Successo, denaro e relazioni tormentate, la vita di Ari Onassis è costellata di numerosi traguardi imprenditoriali.
Partito dalla Grecia alla volta dell’Argentina è riuscito, con il suo fiuto e la sua abilità, a creare la flotta privata più grande del mondo. Il successo e il jet set mondiale, passando per la relazione con Maria Callas e il matrimonio con Jacqueline Kennedy. Gli eventi e le vicende che hanno portato la famiglia Onassis a diventare un’icona del ‘900.
Indice
Onassis: vita e inizi
Onassis Aristotele nasce in un sobborgo di Smirne, a Karataş, il 20 gennaio del 1906. I genitori erano Socrate Onassis e Penelope Dologou. Il piccolo Aristotele e aveva una sorella, Artemide. Dopo la morte della madre, il padre si risposerà e avrà altre due figlie: Kalliroi e Merope, sue sorellastre.
La famiglia non era di certo in bassa fortuna agli inizi, anzi. Infatti, anche il padre aveva costruito una sua personale ricchezza commerciale iniziando nel settore navale.
I problemi arrivarono durante gli anni del primo conflitto mondiale e gli eventi che hanno coinvolto la Turchia. La famiglia Onassis fu costretta a scappare perdendo ogni suo possedimento e bene. Durante il grande incendio di Smirne, oltre le loro proprietà, Aristotele perse tre zii e una zia con l’intera famiglia, bruciati dentro una chiesa in cui avevano cercato rifugio.
Dopo questi tragici eventi, fuggiranno alla volta della Grecia come rifugiati.
Biografia Aristotele Onassis: l’Argentina e l’inizio dell’ascesa
La nuova vita di Onassis combacia con il suo trasferimento nel Sud America. A soli 17 anni con in tasca 60 dollari e il passaporto Nansen (per i rifugiati di guerra) Aristotele sbarca a Buenos Aires.
Inizia immediatamente a darsi da fare trovando lavoro presso la United River Plate, come centralinista, seguendo in concomitanza gli studi in commercio e amministrazione portuale.
Infatti, grazie agli studi compiuti in giovane età, prima che tutto andasse in rovina, i giovani Onassis avevano ricevuto una buona istruzione.
Aristotele, già all’età di 16 anni, parlava quattro lingue.
Mentre svolgeva il suo lavoro di operatore telefonico, l’Argentina era crocevia di importanti flussi economici e finanziari. Buenos Aires era piena di uomini di affari occidentali in cerca di opportunità, come in tutto il Sudamerica.
Ed è stato proprio ascoltando al telefono le conversazioni tra questi businessman che il giovane Onassis inizia a fiutare i primi affari. Grazie a queste informazioni riesce a fare piccoli investimenti che lo portano ai primi guadagni.
Onassis armatore e imprenditore
Uno dei superstiti della famiglia Onassis inizia a ricreare la propria fortuna. Con il primo capitale messo da parte, Aristotele apre la sua azienda di import-export. Il settore scelto è quello del tabacco e dei suoi derivati, che lui compra all’estero e rivende in Argentina. In due anni, il giro d’affari gli farà guadagnare circa 100 mila dollari (dell’epoca).
Presto, inizia a vendere anche commodities e ad implementare il suo volume d’affari fino a 1 milione di dollari nel 1931.
Sono gli anni seguenti la grande depressione, e tante aziende chiudono i battenti o liquidano i propri asset. Una situazione in cui chi vendeva pensava di essere fortunato, mentre Aristotele Onassis coglie l’opportunità di acquistare in saldo. Ed è in quel periodo che prende vita la Olympic Maritime, che lo consacrerà.
Aristotele armatore: l’impero navale prende forma
Circa 70 navi, tra cui petroliere e imbarcazioni ad uso militare. È questa la composizione della flotta Onassis, che Ari Onassis ha ampliato con circa 120 mila dollari da un’azienda canadese in malora. E lui aveva già capito quale sarebbe stato il settore su cui posizionarsi: il petrolio.
Infatti, non impiegò molto a ripagare il suo investimento dato che prestò anche le sue navi alla Maria USA durante la guerra. Ovviamente un prestito a titolo oneroso, che fece guadagnare al patron della famiglia Onassis una discreta fortuna.
Il vero successo imprenditoriale arriva con le intuizioni di Onassis sulle modalità del trasporto navale. Uno dei motivi per cui si è attirato numerose critiche (e guai giudiziari in futuro) ma che portò guadagni enormi. L’intuizione è stata quella di scegliere uno stato con una regolamentazione più favorevole per registrare le sue navi. La scelta ricade su Panama, che grazie al suo status di tax free, permetteva potevi risparmi in termini salariali e di licenze.
Onassis e il petrolio
Tutte le navi di Onassis hanno navigato per il mondo battendo bandiera di Panama e della Liberia.
Ma il trasporto del petrolio è l’affare sicuramente più redditizio. Questo grazie agli accordi con le maggiori compagnie dell’epoca come Mobil, Exxon e Texaco. Ma l’alto profitto generato da questo business era giustificato dallo sprezzo verso gli standard salariali e di sicurezza.
Un incidente avvenuto al largo della Nuova Scozia nel 1970 misero in luce queste criticità. Le risultanze dell’inchiesta rilevarono non solo personale di bordo non qualificato ma anche sistemi di navigazione difettosi o rotti.
L’assalto all’Arabia Saudita e la reazione USA
I tentativi per rendere più redditizio il proprio giro d’affari spingono Aristotele Onassis a coltivare relazioni importanti. Si trattava di uomo la cui influenza e ricchezza aumentavano, e che sino a questo momento si è dimostrato abile e spregiudicato.
Grazie al boom del petrolio degli anni ’50, Onassis era arrivato alle fasi finali per un accordo di distribuzione con il governo dell’Arabia Saudita. Ma in quelli anni il dominio della distribuzione ed estrazione del petrolio saudita era in mano alla Arabian-American Oil Co. (poi diventata Saudi Aramco). Quindi, l’influenza degli Stati Uniti era ai massimi livelli per cercare di impedire l’accordo che avrebbe permesso al 60% del petrolio di Jedda di transitare a bordo delle petroliere di Onassis.
Anche per questo motivo il dipartimento di Giustizia Usa lo mette sotto indagine nel 1954 per frode ai danni del governo. La contestazione si conclude con un patteggiamento e il pagamento di una sanzione da 7 milioni di dollari.
Famiglia Onassis: Aristotele e la tentata conquista di Monaco
Nella vita di Onassis si configura l’idea di conquistare economicamente il Principato di Monaco. E per questo motivo, nel 1953 inizia ad acquistare le azioni di SBM (Société des Bains de Mer à Monaco) tramite una società di comodo in un paradiso fiscale. L’operazione si conclude con l’acquisizione del gruppo e lo spostamento della sua sede lì.
La società che gestiva gli stabilimenti balneari includeva all’interno del suo portafoglio immobiliare le principali attrazioni del principato. Tra queste rientravano: il Casinò di Monte Carlo, il Monaco Yacht Club, l’ Hôtel de Paris e numerose proprietà a Monaco.
L’intento è quello di creare un’attrattiva turistica esclusiva ed elitaria che contrastava con i piani che aveva invece il governo del Principe Ranieri III. Questo nonostante, agli inizi, l’idea di Onassis era vista di buon grado dal sovrano monegasco, dato che il paese richiedeva investimenti. E in quel momento, il paese necessitava di attrattive.
Dopo una trattativa intesa e progetti che veniva ripresi e rimandati tra i due, non si è raggiunto alcun accordo. Acuiti i dissapori, il principe Ranieri utilizzò i suoi poteri per creare un piano di rilascio di circa 600 mila azioni di SBM di properietà dello stato.
Una mossa che Onassis ha portato fino alla Corte Suprema del Principato di Monaco che però ha rigettato le sue rimostranze in favore del Governo.
Aristotele, dopo la sentenza, venderà le sue quote rimanenti di SBM (per un controvalore di circa 270 milioni di dollari di oggi) e lascerà il Principato.
Olympic Airways
Dopo la più grande flotta navale privata del mondo, per Ari Onassis arriva il momento di solcare i cieli. Nel 1956 il settore dei trasporti aerei in Grecia era al collasso, con la compagnia di bandiera TAE Airlines in cattive acque. Scioperi e disservizi erano all’ordine del giorno, e il governo greco decise di passare la palla ai privati. E in questo passaggio, Onassis coglie la palla e firma un contratto per i diritti operativi sul trasporto aereo greco. La nuova compagnia, la Olympic Airways, prende ufficialmente il via. Compreso il logo con “sei” anelli olimpici per evitare problemi di copyright con l’originale (che ne ha 5).
L’attività riprende ufficialmente nel 1957, con un flotta composta da 15 aerei (13 DC-3, 2 DC-6 e 1 DC-4). Dopo un anno, circa 250 mila passeggeri sono serviti dalla nuova compagnia. Il contratto di gestione prevede una durata di circa 10 anni, e chi ha assistito a quel cambiamento lo definirà l’età d’oro della compagnia.
Le migliorie apportate dal nuovo management del patron della famiglia Onassis hanno rinnovato profondamente la Olympic Air. Infatti, gli investimenti si sono concentrati sulla formazione e la tecnologia, anche degli apparati (contrariamente a quanto fatto agli inizi). Anche la profonda attenzione ai dettagli e alla qualità del servizio reso ai passeggeri, come l’acquisto di utensili e accessori di pregio per la prima classe.
Nel 1974, dopo che una serie di fattori sconvenienti si sono manifestati, Onassis decide di rescindere il contratto. Le leggi sul divieto di licenziamento, l’aumento dei costi del carburante e problemi con il personale hanno portato al termine del rapporto.
La gestione di Aristotele Onassis lascia la compagnia con 2,5 milioni di passeggeri all’attivo e più di 7 mila dipendenti.
Biografia Onassis: vita privata di Aristotele
Se la carriera di Onassis è costellata di imprese e operazioni a dir poco avvincenti. Un uomo d’affari abilissimo e dallo charme sconfinato con relazioni in ogni parte del globo. Ed un patrimonio che è diventato abbastanza considerevole. Un profilo del genere, ovviamente, non può che condurre una vita privata molto vivace. E in un certo senso turbolento, come sarà il futuro della Famiglia Onassis.
Famiglia Onassis
Il primo matrimonio di Onassis è con Athina Livanos, figlia di un altro importante armatore greco Stavros G. Livanos. Il matrimonio si celebra il 28 dicembre 1946, quando Athina ha solo 17 anni e Aristotele 40. La coppia ha due figli, nati a New York, un maschio Alexander Onassis nato nel 1948 e Christina Onassis nel 1950.
La relazione con Athina non va, però, per come ci si aspetta. Per Aristotele il matrimonio è la corporazione di un ambizione e un gesto di affermazione sul vecchio establishment greco. E quindi con un velato (forse non troppo) interesse economico per gli asset del suocero. Ma questo non porta beneficio all’unione. Infatti, già a metà degli anni ’50 la coppia entra in crisi e si separa, soprattutto dopo il tradimento di Athina con un amico di famiglia nel loro Castello in Francia. Ma l’infedeltà non era a senso unico, dato che Onassis si stava, nel frattempo, frequentando con la famosissima cantante lirica greca Maria Callas.
Onassis e Maria Callas
Di certo una delle relazioni d’amore che di fatto sono diventate iconiche. L’incontro tra il celebre magnate greco e “La Divina” ha segnato certamente i due protagonisti per il resto della loro vita. Il primo incontro avviene nel 1957, in occasione di una festa a Venezia ospitata dalla contessa Anna di Castelbarco.
L’amore tra i due è andato avanti per un decennio, conoscendo battute d’arresto e tormenti. Un legame profondo e speciale, come lo definivano entrambi, e che ha ispirato non solo le storie ma anche la fantasia dei registi.
La loro relazione termina poco prima del matrimonio con Jacqueline Kennedy, la vedova del presidente John Fitzgerald Kennedy, che avviene nel 1968.
Jacqueline Kennedy come moglie di Onassis
Il matrimonio tra Jacqueline Kennedy e Aristotele Onassis ha dominato rotocalchi e schermi, la love story più famosa di quell’anno. La celebrazione dell’unione avviene il 20 maggio del 1968 sull’isola di Skorpios, di proprietà dell’armatore.
I due si conoscevano visto che Onassis frequentava già i Kennedy, è stato ospite alla Casa Bianca e loro ospiti suoi. Ma la nuova unione non trova il supporto della Famiglia Onassis.
La morte del figlio Alexander avvenuta nel 1973 in un incidente aereo sconvolge pesantemente Aristotele.
Famiglia Onassis: morte di Aristotele
All’età di 69 anni, Onassis muore il 15 marzo 1975 presso l’ American Hospital di Parigi. La morte è stata la conseguenza di una insufficienza respiratoria, come complicazione di una miastenia grave di cui già soffriva.
Verrà sepolto sulla sua isola privata di Skorpios insieme a suo figlio. Prima di morire, creerà una fondazione benefica in memoria del figlio, la Alexander S. Onassis Public Benefit Foundation. La dote della fondazione è il 45% del patrimonio di Onassis, mentre la restante parte è stata lasciata alla figlia Christine Onassis.
Aristotele Onassis patrimonio
Nel corso della sua vita, l’armatore ha diversificato i suoi investimenti in oltre 95 società e in Sud America. Era implicato nelle estrazioni minerarie e nell’oro, e in compagnie petrolifere Usa e in Medio Oriente.
Possedeva appartamenti a Parigi, Londra, Montecarlo, Atene e Acapulco.
Di sua proprietà anche lo yacht di lusso Christina O, di quasi cento metri, e che ha ospitato a bordo importanti personalità mondiali. La nave è stata dedicata dal magnate proprio alla figlia.