Draghi interviene al Parlamento Europeo e spiega il suo punto di vista su inflazione e crediti deteriorati.
Mario Draghi è intervenuto pubblicamente al Parlamento Europeo in questo lunedì di novembre. Al centro dell’attenzione la situazione economica dell’euro zona in virtù della politica monetaria che la BCE intende adottare. Secondo Draghi, nonostante evidenti segni di ripresa, l’inflazione deve mostrare dei segni di stabilità convincenti.
Ecco le sue parole.
“L’espansione economica resta solida e ampia per quanto riguarda i settori e i Paesi della zona euro, sostenuta soprattutto dalla domanda interna”, ma “nonostante la ferma ripresa, la dinamica dell’inflazione deve ancora mostrare segni convincenti di trend al rialzo auto sostenuti”:
Lo ha affermato il presidente della Bce nel suo intervento, soffermandosi poi sugli NPL.
Ecco cosa pensa Draghi dei Crediti Deteriorati
“Riduzione e condivisione dei rischi devono andare insieme. Ora gli npl fanno parte dei rischi”, e questo “è un problema che va risolto”. Il presidente si sofferma sulle cause affermando che si tratta di “un problema di eredità della recessione”, quindi la soluzione “dovrebbe affrontare l’eredità, e non solo le nuove emissioni.”
Cosa sono gli NPL?
Gli NPL sono i famosi crediti deteriorati delle banche. La sigla deriva dall’Inglese Non-Performing Loans. In sostanza si tratta di esposizioni verso terzi che, per via di un sostanziale peggioramento della propria situazione economica e finanziaria, non riescono ad adempiere in tutto o in parte alle proprie obbligazioni contrattuali (prestiti, finanziamenti e mutui).
La crisi che ha colpito l’economia italiana e la lunghezza delle procedure di recupero dei crediti hanno concorso a determinare un elevato livello di crediti deteriorati nel sistema bancario italiano e non solo.