Scattano proprio oggi i Dazi fortemente voluti dal Presidente Americano Trump contro i prodotti UE. Ecco cosa cambia e quali sono i prodotti più colpiti.
Oggi è una giornata storica, in linea con la politica protezionista del Presidente Donal Trump. I proclami della ormai lontana campagna elettorale diventano fatti e oggi scattano i Dazi USA sui prodotti UE.
Sono una miriade i prodotti colpiti da queste nuove misure: vini francesi, olive greche, whiskey scozzese, ma di certo anche i formaggi, gli amari e i liquori. Calcolando la stretta complessivamente, si parla di un valore approssimativo (ma non troppo) di 7,5 miliardi di dollari.
Quanto è colpita l’Italia dai Dazi USA all’UE?
Poco nella realtà dei fatti. Le restrizioni maggiori sulle importazioni dal continente europeo riguardano, principalmente, Francia, Spagna, Germania, Grecia e Regno Unito. Le nuove misure sono entrate in vigore questa notte, un minuto dopo la mezzanotte americana (06.01 per l’Italia).
Per ciò che riguarda l’Italia i prodotti principalmente colpiti da queste nuove misure sono il pecorino e il parmigiano. In seconda battuta è necessario menzionare alcuni distillati di fama mondiale e gli amari di cui l’Italia vanta una produzione quasi esclusiva se non per poche etichette. I Dazi al 25% sono stati applicati anche su champagne e vini francesi. La stretta statunitense per ciò che riguarda le importazioni dall’Unione Europea riguarda beni per un valore totale di 7,5 miliardi di dollari. Questo provvedimento dell’amministrazione USA giunge come risarcimento per i fondi pubblici ad Airbus.
Ma l’Italia centra qualcosa con la vicenda Airbus?
Non proprio. Ed è uno dei motivi per cui arrivano le dichiarazioni del consigliere economico di Trump, Larry Kudlow all’indomani della visita di Mattarella alla Casa Bianca. Kudlow ha dichiarato che il Presidente USA intende riesaminare la posizione dell’Italia. “Non è quindi l’ultima parola. Trump ha detto che esaminerà le richieste dell’Italia”. Il consigliere non è però sceso nello specifico, omettendo i dettagli di eventuali emendamenti al provvedimento. L’Italia, in realtà, non è coinvolta negli aiuti di stato all’ormai famigerato consorzio Airbus.
Come hanno reagito le borse all’apertura nel giorno dei Dazi USA all’UE?
Come ci si aspettava le borse hanno aperto in calo. 7,5 miliardi non sono comunque una cifra trascurabile. A rendere ancora pi complessa la situazione arrivano anche i dati del Prodotto Interno Lordo Cinese che in questo III trimestre è salito di soli 6 punti percentuali, ai minimi da 27 anni. Sale anche lo spread che tocca la soglia dei 140 punti, mentre Milano si attesta intorno alla parità.
Il Ftse Mib sale dello 0,10% a 22.400,26 punti.
Per ciò che riguarda Parigi, il Cac 40 scende perdendo lo 0,35% a 5.654,00 punti.
Anche il DAX perde terreno, con un -0,14% assestandosi a quota 12.637,01 punti.
Perde lo 0,2% anche Londra posizionandosi a 7.183,00.
Sulla scia dei dati cinesi i listini asiatici perdono quota.
Solo Tokyo ha chiuso in leggero rialzo.