Europa e Australia accorciano le distanze e rispondono alla politica protezionistica degli Stati Uniti. Al via i negoziati per l’accordo.
LA RISPOSTA A TRUMP
Arriva l’annuncio formale, l’Unione Europea e l’Australia hanno annunciato l’inizio delle trattative per giungere ad un accordo di libero scambio. I primi incontro avverranno a Bruxelles dal 2 luglio.
Un modo per “unire” i due continenti e allo stesso tempo contrastare il nuovo protezionismo inaugurato dal presidente Trump con i dazi sulle importazioni straniere.
Un intento palesato dal commissario al commercio della UE Cecilia Malmstroem che lo ha definito “un segnale politico molto forte”.
Per la Malmstroem la situazione è abbastanza chiara, come lo è la posizione dei partner commerciali internazionali. “E’ davvero preoccupante ed è per questo che quelli di noi che credono nel commercio aperto e regolamentato devono restare uniti”.
Dichiarazioni che arrivano da Canberra, dove l’alta funzionaria ha incontrato il suo omologo Steven Ciobo e il premier australiano Malcolm Turnbull.
L’UE e i suoi partner stanno unendo i loro sforzi e non resteranno a guardare ma difenderanno il commercio libero e aperto.
I due continenti vantano già scambi commerciali a 48 miliardi di dollari, con una quota riguardante i servizi stimata poco sotto i 30 miliardi.
Cifre che, se ratificato l’accordo, potrebbero aumentare di un terzo. Inoltre, studi della Commissione Europea stimano che l’accordo potrebbe portare al blocco un aumento del PIL di circa 5,7 miliardi di dollari entro il 2030.
LA GUERRA CONTINUA
Tutto questo mentre gli USA, dopo aver già imposto e identificato 50 miliardi di prodotti cinesi sui applicare i dazi, si apprestano a maggiorare gli sforzi.
La Casa Bianca, infatti, sta lavorando per arrivare a tassare circa 200 miliardi di prodotti, creando reazioni (e relazioni) impensabili.
“La politica isolazionista di Trump ha aperto un enorme vuoto mondiale. Pertanto la nostra risposta comune oggi a “America First” deve essere “Europa unita”. Queste le parole, di alcuni giorni fa, del ministro degli esteri tedesco Heiko Maas.
La Cina starebbe, in questo senso, lavorando ad una nuova intesa con l’UE per il commercio multilaterale.
E’ indubbio che il vuoto lasciato dagli Stati Uniti nell’ordine internazionale ha innescato mutamenti capaci di mutare totalmente l’attuale visione delle relazioni internazionali.