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⛏ CRYPTO DIVE – Ethereum, Ripple e Bitcoin. Ecco le novità…

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Dopo il crollo della scorsa settimana, ecco una analisi flash sulle crypto dive.

A seguito di un vistoso crollo, che ha catapultato nel panico parecchi investitori la scorsa settimana, adesso tutto sembra essere tornato alla normalità.
Tutte le cripto valute sono andate incontro a vistose correzioni che, in alcuni casi, hanno scatenato il Panic Selling di nuovi e vecchi investitori. La causa principale va prevalentemente individuata nei provvedimenti restrittivi sugli exchange annunciati dalla Corea del Sud. La notizia è stata poi ridimensionata facendo emergere la diatriba interna tra ministro della Giustizia e ministro delle Finanze. Il primo, infatti, vorrebbe attuare una politica restrittiva contro le criptovalute. Il ministro delle finanze sud coreano, invece, si aspetta l’approvazione di nuove norme che possano regolare la compravendita di cripto currency. Ora, una volta fatta chiarezza, le aspettative sembrano essere migliorate radicalmente.

Bitcoin

La sovente domanda di questi giorni è sempre la stessa: perché gli investitori sono così sensibili alle notizie provenienti dalla Corea del Sud? È come se l’analisi fondamentale del Bitcoin dipendesse quasi solo dalle vicende politiche sudcoreane. Il motivo è molto più semplice di quanto possa sembrare: la Corea del Sud rappresenta uno dei maggiori mercati finanziari; per questo motivo le criptovalute sono molto richieste. Parlando di numeri: si stima che più di un milione di sud Coreani abbia deciso di investire in criptovalute. In percentuale si tratterebbe del 2% della popolazione. Un numero elevato di cittadini se si considera che in Italia, ad esempio, le percentuali diminuiscono sensibilmente (0,01%). Nel contempo, però, i broker di criptovaluta (exchange) stanno andando incontro a delle considerevoli restrizioni. Per giorni e giorni, infatti, il traffico di nuovi clienti è stato letteralmente bloccato e le più grandi piattaforme del mondo hanno sospeso le iscrizioni. Le leggi, ora, si sono fatte più limitative con lo scopo di evitare le speculazioni da arbitraggio.  Dopo il 31 Dicembre 2017, grazie alle nuove leggi imposte dal governo Sud coreano, questa tipologia di azione è diventata impossibile.

Ethereum

Nel frattempo Ether si stabilizza in prossimità dei massimi storici a quota 1312$. Dopo il raggiungimento del massimo storico a $1.420, la quotazione ha testato il supporto in prossimità del livello $1.082. A livello tecnico la tendenza generale di ETH rimane ancora rialzista. Il test del livello 1.082$ ha offerto alla quotazione uno slancio che ha riportato il valore di ETH a nord del grafico. Ethereum non ha risentito particolarmente della grande ondata di vendite sulle critpovalute. Gli acquirenti non hanno perso interesse anche per via dell’hard fork su Ethereum che avverrà il 19 gennaio, tra le ore 19:00 e le ore 21:00. La scissione darà luce alla criptovaluta EtherZero. Gli acquirenti potrebbero dunque prestare attenzione a questo evento. L’obiettivo è ora $1,440$1,443 nel medio periodo ma c’è chi giura che la quotazione arriverà nel range compreso tra $1,500 – $1,655 già nei primi mesi del 2018.

Ripple

Novità per il nostro amato Ripple. Una nuova partnership potrebbe dare a XRP nuova linfa vitale. La partnership con MoneyGram si prefigge lo scopo di autorizzare l’utilizzo di Ripple (XRP) nei flussi di pagamento tramite xRapid, il protocollo di pagamento di Ripple. In questa fase si tratta di split test, in quanto ci troviamo in una fase sperimentale sia per Ripple che per MoneyGram. Se i test dovessero andare a buon fine, ci si aspetta un forte impatto su MoneyGram, che diventerebbe dunque un metodo di pagamento veloce e affidabile. Ovviamente casa Ripple otterrebbe ulteriore riconoscimento e valore. Attualmente Ripple scambia a 1.81$, in fase laterale, appena fuori da un canale discendente che ha visto la quotazione dai massimi storici giù in picchiata fino a 1.61$.

Ripple piace agli investitori. Si tratta di una delle criptovalute più veloci e pratiche in termini di transazione. Ma la sua grande forza sono i costi contenuti. Mettendo a paragone Ripple e Bitcoin sarà necessario dire che un pagamento con XRP viene eseguito e processato in 1-3 secondi. La commissione è irrisoria. Se parliamo di Bitcoin, invece, sarà opportuno dire che le transazioni possono richiedere ore, a volte anche giorni e la commissione è di circa $ 15. Queste differenze, e la capitalizzazione (la terza al mondo dopo BTC e ETH) hanno fatto di Ripple una cripto diva.

 

 

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