Improvviso sell-off sul Bitcoin mette in agitazione gli investitori, ma il ribasso è già stato recuperato.
Non è sempre Natale. E ci tengo a ricordarlo, in particolare modo, ai trader di primo pelo che iniziano a speculare, alla meno peggio, sulle criptovalute. Se fosse così facile la ricchezza sarebbe cosa di tutti. In realtà le regole del mercato sono uguali per ogni strumento: anche per il Bitcoin. La sua enorme ascesa di queste ultime sedute non deve però illudere trader e investitori. Anche il Bitcoin può correggere a ribasso. Nessuno ha mai detto il contrario. Anzi, gli invidiosi, quelli che non ci hanno mai creduto, aspettano dietro la finestra a gufare in attesa che scoppi la bolla per godere della disfatta altrui.
Cosa è successo?
Ieri il Bitcoin è salito fino a quota 11.424 $ tra lo stupore generale, per poi crollare, in pochi minuti, adagiandosi sulla soglia psicologica dei 9.000$. Ovviamente la preoccupazione degli investitori non si è fatta aspettare. L’improvviso sell-off ha messo nel panico tutti i possessori di Bitcoin che pensavano stesse per accadere qualcosa di più vistoso, di più importante. Durante la sessione asiatica di questo giovedì il Bitcoin è tornato a solleticare quota 10.800.
A cosa è dovuto il crollo?
Il crollo del 21% di mercoledì 29 novembre è stato provocato, in parte, da interruzioni intermittenti degli scambi di criptovalute. Il crollo è arrivato a mercato subito dopo il tocco del suo massimo storico, seguito ad un rally impressionante del prezzo.