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Coppie valutarie: major, cross ed esotiche

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Le coppie valutarie nel mercato del Forex: una dettagliata spiegazione per capire di cosa si tratta.

Indice
Coppie valutarie principali: le Major
Coppie valutarie incrociate “Cross” o secondarie
Coppie valutarie esotiche
Lettura di una quotazione
Le correlazioni
Importanza dell correlazioni

Il Foreign Exchange, noto appunto come Forex, è il più grande mercato di quotazione delle coppie valutarie del mondo. E’ uno dei mercati delle coppie Forex più liquidi è anche meno volatili al mondo. Si tratta di un mercato OTC, Over The Counter, ossia non regolamentato. Questo vuol dire che non esistono quotazioni ufficiali ma ogni broker Forex può dare una propria quotazione. Normalmente però le quotazioni sono molto simili da broker a broker. L’unica differenza è dovuta allo spread applicato che rappresenta il guadagno del broker Forex.

Partecipano al mercato del Forex non solo aziende e privati ma anche Istituti finanziari, Banche centrali e persino gli Stati. Con questo strumento si agevolano i commerci e gli investimenti internazionali perchè le società guadagnano attraverso una valuta pagando servizi o merci con un’altra.

L’andamento delle quotazioni Forex sono condizionati da diversi tipi di fattori: in primis dalle Banche centrali che con le loro politiche monetarie ed il movimento dei tassi d’interesse vanno ad influire sulla propria valuta; i vari dati macroeconomici pubblicati nell’apposito calendario dedicato a questo tema; eventi geopolitici a livello globale. Nel Forex l’analisi di movimento delle coppie valutarie che andiamo a considerare dipenderà dal sentimento del mercato che ogni trader cercherà di capire. Questo avviene interpretando il pensiero della maggioranza, per poi completare tutto con i classici livelli che vanno a comporre l’affascinante mondo dell’analisi tecnica e grafica.

Coppie valutarie
Coppie valutarie

Coppie valutarie principali: le Major

Tutte le coppie valutarie principali contengono il dollaro USA, o come valuta base o come valuta quota. Queste coppie generano la maggiore attività di trading sul mercato valutario. Le coppie valutarie principali in generale presentano lo spread più basso e la maggiore liquidità. La coppia EUR/USD è quella più gettonata, con un volume di trading vicino al 30% dell’intero mercato valutario.

Coppie valutarie
Coppie valutarie
  • EUR/USD: euro/dollaro americano
  • GBP/USD: sterlina britannica/dollaro americano
  • USD/JPY: dollaro americano/yen giapponese
  • USD/CHF: dollaro americano/franco svizzero
  • USD/CAD: dollaro americano/dollaro canadese
  • AUD/USD: dollaro australiano/dollaro americano
  • NZD/USD: dollaro neozelandese/dollaro americano

Tra le coppie valutarie classificate come Major dobbiamo indentificarne tre come “Common Doll“, ossia quelle strettamente correlate all’andamento delle materie prime: AUD,CAD, NZD.

Il trading valutario consiste essenzialmente nell’acquisto di una valuta e nella contemporanea vendita di un’altra. Ecco perché nel trading valutario vediamo le varie divise quotate sempre in coppia. In un’operazione di trading si specula sul rafforzamento o sull’indebolimento di una valuta rispetto a un’altra, con l’obiettivo di realizzare un guadagno dalla variazione del tasso di cambio. La valuta di sinistra viene denominata valuta base, mentre la valuta di destra viene denominata valuta quota. La valuta quota indica il valore rispetto ad 1 unità di valuta base; quindi se la coppia EUR/USD è scambiata ad 1.3000 significa che 1 Euro è pari ad 1.30 dollari USA.

La valuta base costituisce la base per la vendita o l’acquisto. Se si ritiene che l’euro si rafforzerà sul dollaro, si acquisterà la coppia EUR/USD. In altre parole, si acquista la valuta base, cioè l’EURO, e contemporaneamente si vende la valuta quota, cioè il DOLLARO USA. Se si ritiene che l’euro si indebolirà rispetto al dollaro USA, si venderà la coppia, cioè si venderanno gli EURO e, contemporaneamente, si acquisteranno i DOLLARI USA.

Quando si acquista la valuta base, nel gergo dei trader si parla di creare una posizione “long”, contando di guadagnare dal rialzo della coppia; mentre se si vende la valuta base si parla di creare una posizione “short”, contando di guadagnare dal ribasso della coppia valutaria.

Coppie valutarie incrociate: i “Cross”

Tutte quelle coppie valutarie nelle quali non troviamo la presenza del dollaro Americano, vengono indicizzate come “CROSS”; cioè coppie di valute incrociate. In passato, quando si presentava la necessità di convertire qualche valuta, era d’obbligo tramutarla in dollari USA e successivamente nella valuta desiderata. Al giorno d’oggi questo passaggio viene eliminato, in quanto i broker mettono a disposizione all’interno della piattaforma tassi di cambio diretti. I più frequenti cross, come possiamo immaginare, nascono dalle valute con un flusso di denaro paragonabile al dollaro Usa; stiamo parlando della Sterlina Britannica, dell’Euro e dello Yen Giapponese.

Un’altra classificazione sono le coppie di valute esotiche

Quando parliamo di coppie di valute esotiche, facciamo riferimento alle coppie valutarie che si combinano abbinando una valuta principale ed una valuta di un paese che può essere piccolo geograficamente, ma forte economicamente.

Essendo paesi con economie emergenti, possiamo dedurre che la liquidità di questi mercati risulta scarsa; motivo per cui i broker offrono uno spread molto più alto rispetto alle coppie valutarie principali.

Anche sulle esotiche si possono formare dei cross. E’ utile sapere però che le escursioni di prezzo che li caratterizzano possono essere un’arma a doppio taglio. Se da un lato sono rischiose, dall’altro diventano manna per i trader che cercano, appunto, dei movimenti violenti del mercato per chiudere il proprio investimento nel minor tempo possibile.

Lettura di una quotazione di coppie valutarie

Come già detto, quando una valuta viene quotata, viene accoppiata ad un’altra valuta in modo che il valore dell’una è riflesso dal valore dell’altra. Nella coppia valutaria, la valuta base è a sinistra mentre la valuta quota è a destra.

Esaminiamo un esempio: GBP/JPY=149.500

In questo caso, la Sterlina Britannica è la valuta base mentre lo Yen Giapponese è la valuta quota. Quindi: GBP 1 = JPY 149.500

Tuttavia nel trading, di strumenti finanziari come le valute, vengono offerti due prezzi leggermente diversi. Il corso denaro è il miglior prezzo disponibile per la vendita sul mercato; Il corso lettera è il miglior prezzo disponibile per l’acquisto sul mercato. La differenza tra i due prezzi è denominata spread ed è la fonte di ricavi per il broker che corrisponde al costo da sostenere per effettuare un’operazione di trading.

Le correlazioni

Voglio soffermarmi in questo articolo sulla categoria che ritengo piuttosto interessante in termini di rendimento, soprattutto quando abbiamo in corso dei trend ben definiti e che fa capo ai cross valutari. Per poter tradare queste coppie valutarie occorre prima di tutto conoscere la combinazione matematica che ne determina la quotazione. Per correlazione intendiamo la maggior forza o debolezza di una delle coppie valutarie contro il dollaro americano che va a definirne il trend di fondo del momento analizzato. E’ la condizione necessaria che ci serve per capire la forza relativa e la correlazione Forex.

D’altronde, il fatto che le valute siano scambiate in coppia pone le basi ideali per poter effettuare un’analisi coerente e completa tra di esse, visto e considerato che non possono essere isolate. Ma in che modo possono essere misurati questi livelli di correlazione? Farlo non è impossibile, anche se bisogna ricorrere ad appositi strumenti di analisi statistica che non tutti gli investitori potrebbero maneggiare con cura, soprattutto nelle parti iniziali del proprio percorso di investimento finanziario.

Le correlazioni nel trading sono importanti

Senza anticipare troppe conclusioni, per un investitore che utilizza diverse coppie valutarie nel proprio investimento, è estremamente importante cercare di capire in che modo tali coppie sono in relazione tra di loro. Se invece un trader ha l’abitudine di effettuare investimenti in una sola coppia valutaria, il trader finirà con l’esporsi significativamente a un maggiore rischio, essendo scarsa la diversificazione del proprio portafoglio.

A questo punto, rimane da comprendere in che modo si possa utilizzare il coefficiente di correlazione nel Forex trading. Facciamo un esempio: immaginiamo di voler acquistare contemporaneamente la coppia EUR/USD e GBP/USD: se il trader non ha compiuto alcuna analisi precedente, potrebbe pensare che così facendo riuscirà a diversificare al meglio il proprio portafoglio. In realtà, così non è. Vediamo infatti che l’indice di correlazione tra le due coppie valutarie è piuttosto ampio e dunque entrare contemporaneamente, nella stessa direzione in entrambe le posizioni non produrrà certamente una riduzione del rischio complessivo. Vediamo ancor meglio nel dettaglio qualche altro esempio.

Esempio 1:

Se il dollaro neozelandese (NZD) si apprezza nei confronti di quello Americano (USD) che però a sua volta sta salendo in maniera più o meno forte sul dollaro canadese (CAD), NZDCAD in rapporto crescerà ancora di più: sia come percentuale, che come tempistica. La stessa cosa può avvenire al contrario oppure potrebbero essere nella stessa condizione che ci porterebbe ad una fase di lateralità; ma ciò che è importante per interpretare il sentimento del mercato che va a determinare tutto è proprio il concetto di forza relativa, elemento essenziale per tradare i cross valutari.

Esempio 2:

Il secondo esempio lo facciamo con GBP/JPY che è forse la coppia più suscettibile di movimenti, molto conosciuta dagli esperti di trading valutario e che spesso ci va a fornire delle performances da urlo sia in positivo che purtroppo in negativo a seconda di come ci si è posizionati. GBP/JPY è la derivazione matematica di GBP/USD moltiplicato per USD/JPY. Anche qui sia la salita che la discesa sarà determinata dalla forza relativa di Sterlina o Yen nei confronti del dollaro americano.

Teniamo anche presente che spesse volte le coppie Forex anticipano con il loro movimento un’inversione di trend che avviene poi sul cambio principale e che si manifesta prima qui proprio per il concetto fondamentale di forza relativa. Ciò può mutare prima su una valuta minore rispetto alle altre sempre in base ai fondamentali del momento o a livelli tecnici di una determinata importanza.

Non tutte le formule avvengono tramite moltiplicazione e per completare il tutto aggiungo l’esempio di EURNZD che si ottiene da EURUSD diviso NZDUSD e via così per tutte le altre. Considerato che basta una semplice prova con la calcolatrice, conoscendo le quotazioni delle major per ottenere il risultato delle derivate, tutto diventa più semplice di quel che può sembrare effettivamente.

Proprio per la movimentazione piuttosto proficua in termini di “Pips” o per le eventuali inversioni in un senso o nell’altro che si materializzano prima, possiamo attuare delle strategie di trading che ci permettano adeguate coperture se siamo magari esposti troppo ad esempio su una major; oppure di anticipare proprio quell’inversione su una coppia principale tenendoci sempre coperti dall’anticipo suggerito dalle coppie Forex che stiamo analizzando.

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