Cesare Battisti, l’ex terrorista degli anni di piombo, è atterrato a Ciampino ponendo fine alla latitanza che dura da ormai 40 anni.
Cesare Battisti, appena sceso dall’aereo, senza manette, preso in consegna dal Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria e portato nel carcere di Rebibbia. Ad attenderlo tra le pattuglie c’erano il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, con indosso il giubbotto della polizia.
Cesare Battisti non è un perseguitato o un semplice scrittore di romanzetti:«è un terrorista comunista. Un assassino. Un codardo. Da decenni si era rifugiato all’estero per non pagare le sue colpe. Cesare Battisti: protetto e coccolato da donne e uomini di sinistra, presunti intellettuali, vip e politici». Oggi un passo avanti ha fatto l’Italia, non solo in termini di sicurezza, ma di giustizia a quelle vittime che indebitamente hanno perso la propria vita. Questa la definizione ribadita da Salvini in una breve dichiarazione alla stampa subito dopo le operazioni: «Spero di non incontrarlo da vicino» ha detto il vicepremier.
Per leggere notizie simili visita la sezione dedicata alle Notizie di Cronaca.