728x90

🇪🇸 CATALOGNA – Cosa sta succedendo in vista delle elezioni?

Date:

Share:

La situazione in Catalogna non è affatto tranquilla.

Sarà la campagna elettorale più inusuale della storia

Mancano due settimane alle elezioni che decideranno il nuovo governo Catalano. Il governo di Madrid le ha fissate per il 21 dicembre, dopo che Rajoy ha attivato l’articolo 155 della costituzione spagnola. Da quel momento l’autonomia catalana è stata sospesa.

L’ex vicepresidente della Generalitat Oriol Junqueras rimane in carcere! Dal 2 novembre, infatti, Oriol, che è un convinto indipendentista, è detenuto a Madrid, per scelta del Tribunal Supremo. Le accuse sono quelle di sedizione, malversazione e ribellione.

Domani inizierà ufficialmente la campagna elettorale più discussa e anomala della storia catalana, mentre su Carles Puigdemont pende un mandato di cattura internazionale. L’ex presidente della Generalitat ha infatti scelto l’esilio volontario in Belgio per evitare di finire in galera, come i suoi compagni di partito.

Gli schieramenti in Catalogna

Il fronte indipendentista si è diviso in tre gruppi politici. L’ex president Puigdemont ha nelle sue fila quattro ex “ministri“. La prossima udienza per lui è stata fissata per il 14 dicembre prossimo. Non sarà di certo l’ultima, mentre il leader indipendentista catalano potrebbe ottenere la maggioranza assoluta alle elezioni del 21 dicembre. “Se vinciamo, sarà indipendenza!”. Così aveva dichiarato mercoledì scorso.

Il secondo gruppo è formato dai membri dell’esecutivo indipendentista scarcerati ieri. Per abbandonare le patrie galere è stato necessario il pagamento di una carissima cauzione (100.000 euro). Dopo la scarcerazione non è comunque stato riconsegnato il passaporto. Ecco di chi si tratta: Carles Mundó, Raul Romeva, Jordi Turul, Josep Rull, Dolors Bassa e Meritxell Borrás.

Rimangono in galera, invece, Oriol Junqueras, ex vice di Puigdemont, e Joaquim Forn, ex ministro degli Interni. Stessa sorte per i due Jordi, Jordi Cuixart e Jordi Sànchez. Secondo i giudici si tratta del nucleo centrale dell’indipendentismo catalano.

Cosa dicono i sondaggi?

Secondo l’ultimo sondaggio del Cis il fronte indipendentista avrebbe 67 seggi su 135. I secessionisti, a questa tornata, hanno deciso di presentarsi alle elezioni separati. Da un lato Junts per Catalunya, con a capo Cherles Puigdemont. Dall’altra Esquerra repubblicana, guidata da Oriol Junqueras, attualmente in carcere.

Il primo partito sarebbe Ciudadanos, i centristi di Ines Arrimadas. Questa frangia si oppone con forza all’indipendentismo, e potrebbe ottenere 31 o 32 seggi.

Abbiamo poi i socialisti di Miquel Iceta. La somma dei deputati contrari all’indipendenza, però, non raggiunge la maggioranza assoluta dei seggi. Decisivi saranno i deputati di Ada Colau, la sindaca di Barcellona, che con la sua Catalunya en Comú (alleati di Podemos). Questa frangia è sempre rimasta neutrale e sarà l’ago della bilancia.

 

 

Subscribe

━ more like this

Corsi universitari: come studiare ingegneria online?

Gli scenari odierni permettono di valutare, nella scelta del proprio percorso universitario, alternative ai percorsi standard. E una di queste novità, prima riguardanti i...

CMC Markets: opinioni ed esperienza con il broker CFD

CMC Markets (CMC), fondato nel 1989, è un broker consolidato, quotato in borsa e molto apprezzato che si è adattato con successo al panorama...

Credit Default Swap (CDS): cosa sono e perché si utilizzano

Il credit default swap (CDS) è uno strumento finanziario utilizzato per scambiare il rischio di insolvenza di un debitore. In sostanza, il CDS consente...

Pier Paolo Pasolini morte: un mistero lungo cinquant’anni

Pier Paolo Pasolini è considerato uno dei maggiori poeti, scrittori e registi italiani del XX secolo. La sua morte, avvenuta il 2 novembre 1975,...

Investire sul natural gas è possibile? Come si fa?

Il gas naturale (spesso indicato natural gas) è una delle fonti energetiche più importanti al mondo e gli investimenti in questo settore possono essere...