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Calcolo IMU 2018: come farlo e quando è la scadenza.

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Calcolo IMU: vediamo come quantificare l’imposta sulle proprietà immobiliari, ma soprattutto entro quando pagare il saldo dovuto allo stato.

IMU, acronimo d’Imposta Municipale Unica, è un’imposta territoriale sulle unità immobiliari. Introdotta nel 2011 durante il governo Berlusconi, ha sostituito la precedente ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) ed è tutt’ora in vigore nel sistema tributario Italiano. In questo articolo cercheremo di dare una guida ad i contribuenti, possessori di immobili nel territorio dello Stato Italiano. Inoltre cercheremo di capire i criteri ed i parametri per il calcolo IMU, ma soprattutto entro quando pagare.

Su quali fonti accedere per il calcolo IMU

Per il calcolo Imu bisogna seguire un iter procedurale ben preciso. Lo standard al quale tutti i cittadini devono attenersi, è quello di verificare sul sito del proprio Comune di residenza. Dal portale è possibile rinvenire e vedere se sono state pubblicate le delibere con aggiornamento delle aliquote Imu per il 2018.

Queste aliquote, come ben sapete sono soggette a continui aggiornamenti da parte delle circolari ministeriali. Questo perchè anche il calcolo IMU, contribuisce ai flussi di cassa dello Stato che fa fronte alla spesa pubblica. Motivo per cui, sulla base del DEF che viene presentato ogni anno alle istituzioni europee, l’aliquota viene modificata. Come noto, infatti, la percentuale sul quanto dovuto è stabilita dalla legge per gli immobili. I comuni, grazie alla loro parziale riserva legislativa, possono aumentarla o diminuirla fino a 0,3 punti percentuali. Da questo si evince come il calcolo IMU sia il frutto di un lungo e tortuoso percorso dal quale è sorto il federalismo fiscale, dovuto soprattutto per esigenze di omogeneità, organizzazione e snellimento della macchina burocratica. L’aliquota può oscillare da un minimo di 0,46% ad un massimo di 1,06%.

Come effettuare il calcolo Imu: una guida pratica per il calcolo dell’imposta comunale

Il calcolo Imu dovrà essere effettuato calcolando sulla base imponibile, costituita dal valore dell’immobile, la percentuale da corrispondere all’erario. Infatti oltre ad essere un’imposta diretta, è proporzionale alla grandezza ed al valore dell’immobile. Senza entrare troppo nei cavilli e nei tecnicismi dell’estimo e del diritto tributario italiano, possiamo tranquillamente asserire che il calcolo è determinato nei modi previsti dalla legge. L’aliquota è fissata dal proprio Comune di residenza, approvata con delibera della giunta comunale e con l’approvazione dei tecnici e dei funzionari degli uffici preposti al medesimo.

Passiamo all’approccio pratico.

Per effettuare il calcolo Imu bisogna essere in possesso della rendita catastale della propria abitazione; ovvero il parametro tecnico che misura il valore del nostro immobile. Infatti, come precedentemente detto, il calcolo IMU risponde a formulari standard, emanati  dal dicastero preposto e poi armonizzato nei vari comuni del paese. Questo è possibile averlo tramite il proprio CAF, od il proprio commercialista.

calcolo IMU
calcolo IMU

Nel caso di mancato possesso è possibile ottenerla gratuitamente accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate. Qui è possibile trovare un tabellario concernente tutti i tipi di unità abitativa, suddividendole sulla base del valore. Ci si trova dunque di fronte ad un tabellario standard che riporta i parametri applicativi per l’imposizione immobiliare. Con i dati alla mano del valore della propria abitazione è quindi possibile effettuare l’intuitivo calcolo.

Tenere in considerazione il coefficiente.

Per effettuare il calcolo Imu, ovvero alla quantificazione della base imponibile, si deve procedere nel seguente modo: rendita catastale * 5% * coefficiente immobile.

Il coefficiente, nonchè il valore che si applica all’immobile varia in base alla tipologia di abitazione. Questa può essere più o meno grande, appartenente alle diverse categorie stilate dall’agenzia delle entrate. Sulla base di ciò si riesce a quantificare il dovuto pagamento di acconto e dunque il calcolo Imu.

Passiamo adesso al termine perentorio riguardante l’imposta sugli immobili.

Dal calcolo IMU, passiamo adesso alle relative scadenze che sono due: una prima scadenza è prevista all’acconto; la seconda scadenza invece, è relativa al saldo nonchè pagamento terminale volto ad estinguere l’imposta. Questa  invece dovrà essere pagato entro il mese di dicembre.

Si ricorda a tutti i contribuenti che sempre entro il mese di dicembre dovrà essere corrisposto anche l’eventuale conguaglio, ovvero il pagamento di pareggio di eventuali posizioni debitorie.

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