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🇺🇸 BYE BYE OBAMACARE – Il Senato sta con Trump

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🇺🇸 Obamacare – per rottamarlo ci volevano 51 voti. 🇺🇸

Missione Compiuta

Con 51 voti a favore il senato degli Stati Uniti ha ufficialmente mandato in pensione l’Obamacare. La vecchia riforma garantiva assistenza sanitaria a 10 milioni di poveri americani. Il problema, come afferma la frangia repubblicana, sono gli scompensi che si erano venuti a creare per il ceto medio e i giovani che, di punto in bianco, si erano visti aumentare il premio della polizza assicurativa. Tutto questo proprio a causa dell’Obamacare.

Per portare a termine la missione, Trump si è visto costretto a minacciare la sua frangia repubblicana. “Se non passa questa volta, non si va in vacanza”. Così aveva tuonato il buon Donald contro il ministro alla salute Price (già più volte minacciato di licenziamento). E’ stato il voto del vice presidente Pence, nonché presidente del Senato, a far pendere l’ago della bilancia a favore di Donald Trump. La frangia repubblicana detiene la maggioranza in senato con soli 52 seggi su 100.

Contro Trump hanno votato  le senatrici Susan Collins e Lisa Murkowski. In aula anche il senatore John McCain, di recente operato ad un tumore al cervello. Il suo voto è stato determinante.

Negli Stati Uniti, è un bene ricordarlo, la sanità è sempre stata vista come un servizio, e non come un diritto. Questo significa che i cittadini americani pagano un’assicurazione medica che li tutela in caso di malattie, interventi chirurgici, trapianti, ecc.

Cosa cambia in sostanza?

Il governo ha dunque avviato l’iter per creare una nuova riforma sanitaria. Con il voto di oggi, difatti, si avvia l’iter per la destituzione dell’Obamacare. La prima volta non era neanche stata messa ai voti. Trump sapeva già di aver presentato un provvedimento troppo drastico. La votazione era saltata proprio per evitare di incassare la sconfitta, mentre il Presidente, nel giardino della casa bianca, dava gas ad un mastodontico tir.  Con quest’oggi si inizia la discussione per trovare una valida alternativa, come il ritorno delle assicurazioni low cost e la reintroduzione del mantenimento di due imposte per redditi superiori ai 200.000 dollari.

La strada per la nuova riforma è ancora lunga. Con oggi, però, Trump incassa un via libera decisamente importante all’inizio di una discussa e controversa presidenza. Alla fine sta mantenendo una delle promesse elettorali per la quale è stato eletto. 

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