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Broker DMA e market maker: differenze e quale scegliere

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Ponendoti la fatidica domanda circa il broker ideale per il tuo trading, avrai sicuramente notato che non tutti sono uguali. La scelta dell’intermediario ideale per i nostri investimenti passa da tutta una serie di valutazioni circa la sua affidabilità e sicurezza. Se questo punto è assolto, bisogna considerare nella scelta anche la “natura” dei broker affidabili su cui fare trading. E di conseguenza sugli strumenti di mercato che questo mette a nostra disposizione e in che modalità. Chi già conosce il mondo del trading, conosce termini come ETF, Opzioni, Azioni, Futures, CFD e tutti gli altri acronimi che corrispondo ad altrettanti strumenti. Nel nostro caso, ci soffermeremo su una distinzione fondamentale per capire come agire: broker DMA e Market Maker. 

Broker DMA e broker Market Maker: cosa sono?

La differenza sostanziale che intercorre tra queste due tipologie di broker risiede negli strumenti che mettono a disposizione e le modalità di accesso ai mercati. Infatti, quando vogliamo acquistare le azioni di un società quotate, o piazzarsi long sull’Oro tramite ETF, stiamo parlando di borse regolamentate. Ed in questo caso andremo direttamente a mercato tramite il broker DMA che, appunto, inoltra il nostro ordine direttamente al mercato. 

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Quando, invece, decidiamo di speculare sull’andamento di un sottostante senza acquistarlo “fisicamente” l’alternativa più comune tra i trader retail sono i CFD. In quest’ultimo caso, parlando sempre di broker autorizzati, parliamo di broker che agiscono da Market Maker. 

Broker DMA definizione

Il broker DMA (Direct Marker Access) consente agli investitori di effettuare i loro ordini acquisti e di vendita direttamente sul book della borsa di riferimento. In questi casi, tuttavia, alcuni strumenti su determinate borse sono riservati agli investitori istituzionali che possiedono la licenza per operare su questi strumenti. Il punto di forza di questo tipo di intermediari è la “best execution”, ossia il principio di realizzare l’ordine al miglior prezzo sul mercato. E per il quale il broker non applicherà una maggiorazione sul prezzo (bid-ask spread) evitando costi aggiuntivi per il cliente. Il guadagno del broker DMA si realizza tramite l’applicazione di una commissione sull’ordine eseguito a mercato.

 


Motivo per il quale se realizziamo l’acquisto di azioni al mercato tramite broker DMA o tramite i servizi di trading bancario, avremo legalmente diritto a possedere il titolo (o i titoli). Situazione che da diritto a diventare azionisti con relativi oneri e benefici come i dividendi (a seconda della categoria di azioni che si acquistano anche il diritto di voto alle assemblee degli azionisti). 

Broker Market Maker: cos’è e cosa fa

Nel caso del broker Market Maker (MM) ci riferiamo a un intermediario, con licenza e autorizzazione a operare in quel mercato, che permette di negoziare titoli (soprattutto derivati). E questo è il caso tipico dei broker di trading online che creano e permettono la negoziazione di derivati CFD (Contracts for Difference) che replicano l’andamento di un sottostante.
L’aspetto caratteristico di questo mercato è la possibilità di negoziare continuamente questi strumenti. In queste situazioni è possibile, quindi, acquistare derivati relativi ad azioni, ETF e altri sottostanti, comprese le criptovalute, per speculare sull’oscillazione di prezzo.

 



A differenza del broker DMA, i Market Maker creano un vero e proprio ecosistema chiuso dove i guadagni sono rappresentati dal bid-ask spread applicato. Questo costo è il differenziale tra il denaro-lettera ed è influenzato dalle commissioni di mantenimento degli ordini (noto meglio come SWAP). A volte, è possibile incorrere anche in commissioni di negoziazioni, quindi capite bene che a fronte dell’ampia libertà di agire vi sono anche dei costi.

Ma attenzione: il vantaggio di avere un mercato accessibile sempre e con qualunque strumento (si trovano CFD che replicano la maggioranza dei sottostanti). Tuttavia, dato che alcuni Market Maker seri e affidabili sono intermediari solitamente capitalizzati e liquidi, il rischio di inconvenienti legati alla solvibilità, e la vigilanza delle autorità, sono scongiurate. Salvo ovviamente perdere il proprio capitale investito ma questo è un altro discorso. 

È meglio utilizzare i CFD o i broker DMA?

Fatta questa breve disamina, è opportuno comprendere quale dei due intermediari è più conveniente per i propri investimenti. Se da un lato abbiamo i broker DMA con accesso diretto a mercato, dall’altro questa non è la scelta ideale per chi è alle prime armi. Inoltre, se siete un po’ più navigati, l’acquisto di strumenti finanziari come gli ETF, le azioni o altro comporta un tipo di operatività. Quindi non fatevi affascinare da questi paroloni e dalla loro fama a Wall Street (bisogna conoscerli davvero).

Mentre il broker Market Maker permette al retail (il cliente privato, chiunque non sia una banca o altra entità finanziaria) di poter fare trading anche su strumenti poco liquidi o con bassi volumi. Inoltre, grazie alle leva finanziaria (oggi 1:30 grazie all’intervento dell’ESMA) è possibile investire a mercato con un capitale inferiore al necessario. Oltre a poter fare trading sulla stragrande maggioranza degli strumenti più in voga e con un certo margine di libertà.

  Anche i CFD, badate bene, proprio a causa dell’effetto leva e della volatilità che può interessare i sottostanti, vanno anch’essi trattati per come si deve. Soprattutto i rischi e i benefici della leva finanziaria se da un lato permettono di accrescere l’eventuale profitto, in caso di previsione sbagliata può avvenire il contrario. 

E in ogni caso, questo tipo di operatività che sfrutta la leva è più indicato per il trading a breve termine e le speculazioni intraday. Anche il CFD come strumento non è indicato se intendiamo adottare strategie long term o di investimento vero e proprio. Infatti, come derivati, la loro natura fortemente speculativa ci indica quale sia la loro reale finalità. 

Altra peculiarità di questi strumenti è la possibilità di accedere a titoli e sottostanti quotati sulle maggiori borse mondiali. 

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Conclusioni

Non può esserci una indicazione esaustiva su quale sia il miglior modo per investire tramite broker DMA o Market Maker. Come abbiamo visto esistono importanti differenze sotto il profilo dei costi, degli strumenti finanziari a disposizione, licenze e profilo operativo.
Se negoziare strumenti direttamente a mercato permette di ottenere alcune garanzie e sicurezze, non è certo una possibilità alla portata di tutti. Dall’altra parte, l’utilizzo di un broker Market Maker affidabile e regolamentato da la possibilità anche a investitori con capitale ridotto di fare trading. Inoltre, con l’accesso Over the Counter a tutti i mercati, è particolarmente indicato per i trader che intendono speculare nel breve termine e non investire sugli strumenti fisici. Per quanto riguarda i CFD poi, la maggior parte dei broker online offre conto di demo trading online con cui provare strumenti e piattaforme.

 


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