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🇬🇧 BREXIT: dall’UE il via ai nuovi negoziati. Si stila un’agenda di appuntamenti

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Brexit: via libera alla seconda parte delle trattative

I ventisette leader Europei riuniti oggi a Bruxelles hanno deliberato l’inizio della fase successiva dei negoziati per il “leave” del Regno Unito dall’Unione Europea.
«I leader europei sono d’accordo per iniziare la seconda fase dei negoziati. Congratulazioni alla premier Theresa May» così commenta l’intesa in un tweet il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk alla fine di questa due giorni di meeting.

LA ROAD MAP

Per continuare su questa linea è stato stilato un calendario in modo da giungere al 29 marzo 2019 rispettando tutte le tappe. Entro gennaio sarà necessario trovare l’accordo per il periodo di transizione post Brexit.

Già da adesso le posizioni sono abbastanza contraddittorie tra i 27: l’intesa con Londra non è proprio un percorso rosa e fiori.

Quello che è certo è che nel periodo di transizione il Regno Unito dovrà comportarsi come un paese membro. Dovrà rispettare le leggi comunitarie e anche la giurisdizione della corte Europea, versare il proprio contributo al bilancio ma non avrà alcun potere decisionale.

Il tema del mercato unico e dei rapporti commerciali verrà affrontato a marzo 2018.

Il paese vuole uscire dal mercato unico, ma vorrebbe godere degli stessi privilegi di un paese membro, senza versare contributi al bilancio europeo e senza rispettare le libertà di movimento.
Secondo Michel Barnier, capo dei negoziatori UE, in assenza di volontà chiare da parte del Regno Unito l’unica soluzione potrebbe essere quella di formulare una sorta di accordo commerciale come quello stipulato con il Canada.

Una seconda fase che vede anche interessi diversi da parte dei paesi Europei, con l’Irlanda che gradirebbe che tutto restasse invariato nei rapporti (la questione con l’Irlanda del Nord è tutt’altro che marginale) e poi il nodo delle intese internazionali di cui fa parte anche Londra.

Anche l’Italia per bocca del ministro per gli affari Europei Sandro Gozi vorrebbe che l’accordo non si limiti al commercio ma riguardi anche i temi fondamentali come Difesa, Sicurezza e Giustizia.

Cosa porta il 2018 nell’agenda Brexit?

Da Gennaio gli impegni della Commissione del governo di Theresa May dovranno portare alla luce i veri interessi che andranno salvaguardati. Quel che è certo è questa fase di negoziati, come affermato dalla May, richiederanno “amibizione e creatività“.

Un percorso lungo e tortuoso che dovrà, comunque, essere approvato dal parlamento. Attualmente la probabilità che tutto possa risolversi secondo i piani di Theresa May è ferma al 20%.

Cosa porterà il nuovo anno sul tavolo delle trattative?

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