Il politico statunitense, Ron Paul, afferma che le plusvalenze sulle criptovalute non dovrebbero essere tassate.
Paul critica le politiche monetarie della FED convinto che probabilmente causeranno un’altra recessione.
Bitcoin e Token
Ron Paul, un autore americano, un medico ed ex membro del Congresso repubblicano degli Stati Uniti, ha recentemente scritto in un post sul suo blog su Bitcoin e cripto. Paul ha affermato che le persone non devono essere obbligate a pagare le tasse sulle loro proprietà patrimoniali.
Critica, poi, la decisione della Federal Reserve statunitense di aumentare i tassi di interesse.
Coloro che esprimono preoccupazione per l’elevata volatilità delle risorse digitali dovrebbero capire che il denaro legale può anche essere potenzialmente “tutt’altro che stabile”.
Secondo il suo parere le banche centrali aumentano e diminuiscono costantemente l’offerta di moneta nel tentativo di controllare l’economia grazie ai i tassi di interesse. Questa prassi induce le persone a fraintendere le condizioni del mercato, portando a una cattiva allocazione delle risorse … e dà anche l’illusione di prosperità.
Ron Paul: “Crisi finanziaria colpa del Quantitative Easing”
In particolare, il white paper sui bitcoin pubblicato da Satoshi Nakamoto quasi dieci anni fa, cerca di risolvere questi stessi problemi.
Include, quindi, problemi legati alle misure di allentamento quantitativo (“introduzione di nuovi capitali, nell’offerta di moneta da parte delle banche centrali”). Il Quantitative Easing è quella prassi utilizzata dalle istituzioni finanziarie per recuperare dalla crisi finanziaria globale del 2008.
Paul critica anche le banche centrali per aver continuato a stampare denaro e osserva che quando “raggiunge la classe media e la classe operaia, l’inflazione è iniziata, quindi qualsiasi guadagno in termini di potere d’acquisto è più che compensato dall’aumento dell’inflazione”.
Al contrario, il bitcoin (BTC) è una forma deflazionistica di valuta in quanto ci sarà solo un numero finito di bitcoin (21 milioni) che possono esistere.
Paul contro il sistema bancario
Secondo Paul, “il sistema bancario centrale causa disuguaglianze di reddito” e, a causa di problemi parzialmente correlati alle scarse politiche monetarie della riserva federale degli Stati Uniti, “è probabile che la prossima … recessione arriverà prima piuttosto che dopo”.
Anche Nouriel Roubini critica le politiche monetarie della Fed ha aggiunto che una potenziale crisi finanziaria può essere evitata se le operazioni della Fed vengono controllate, e “consentendo alle persone di utilizzare valute alternative ed esentando tutte le transazioni in metalli preziosi e criptovalute dalle imposte sulle plusvalenze e altre imposte”.
In particolare, il noto economista Nouriel Roubini critica le politiche monetarie della riserva federale durante l’udienza del senato statunitense “Esplorare l’ecosistema di criptovaluta e blockchain”.
Tuttavia, Roubini è sempre stato estremamente scettico riguardo alle criptovalute e persino alla tecnologia blockchain, dato che spesso le ha definite “la madre di tutte le truffe”.
Molto complicato compilare le tasse sulle crypto
Come riportato da CryptoGlobe, la presentazione di imposte sulle plusvalenze da criptovalute è attualmente un processo molto complicato. L’autorità fiscale statunitense, l’Internal Revenue Service (IRS) considera le valute digitali come proprietà o una attività simile alle azioni tradizionali (in alcuni casi).
Tuttavia, per segnalare con precisione i guadagni ai fini fiscali, gli investitori cripto devono passare attraverso tutti i diversi registri delle transazioni dai loro portafogli. Questa prassi riguarda sia i wallet personali e dagli exchange che hanno usato per il trading.
Questo è diventato un processo molto complicato, ed è richiesto un metodo più efficiente, o più semplice, di introdurre le tasse per i guadagni in criptovaluta.
Se si dovesse realizzare la visione di Paul, sarebbe la nascita di una vera e nuova economia globale avanzata.