🇪🇺 Ecco le mosse che ha in serbo la BCE per il meeting del 20 luglio.
Tapering solo nel 2018 con possibile rialzo dei tassi sui depositi dall’attuale -0,4%.
FRANCOFORTE – In programma il 20 luglio il meeting della BCE, a Francoforte. Ma quali sono le previsioni degli analisti? Quanto durerà ancora il QE (il piano di stimoli in atto dal 2016 e prolungato fino alla fine del 2017)? Secondo la maggior parte degli analisti Mario Draghi sarà cauto per evitare degli scossoni troppo violenti sui mercati.
Con l’arrivo dell’estate diminuiscono i volumi. La ciclicità del mercato ce lo insegna. Ed è questo il motivo che spinge gli analisti a credere che Mario Draghi non annuncerà in questa fase il Tapering per evitare sorprese.
…ma attenzione alle parole del Presidente.
Il mancato annuncio dell’ormai preventivato tapering sposterà l’attenzione di tutti gli investitori sui verbali e sulla conferenza stampa. Infatti sarà premura di tutti cogliere eventuali segnali sulle future mosse della BCE. Mario Draghi potrebbe annunciare il Tapering nel meeting di settembre, con un estensione di 9 mesi a partire da gennaio 2018. Con il tapering si ridurrebbe il quantitative easing di almeno altri 20 miliardi di euro. La notizia sarebbe accolta molto favorevolmente dagli investitori, spingendo a rialzo il valore della moneta unica.
La BCE potrebbe ritoccherà anche i tassi di interesse sui depositi.
Fissati al – 0.4% i tassi sui depositi saranno i primi ad essere ritoccati dalla BCE in ottica normalizzazione. Secondo gli analisti di Bloomberg la BCE avrebbe spazio per agire nel terzo trimestre del 2018, con un ritocco di almeno 0.2% punti. Una politica economica, dunque, proiettata ad una stretta monetaria imminente, sinonimo di una effettiva ripresa economica della zona euro.
Il tutto, ovviamente, dovrà essere accompagnato da dati sempre più incoraggianti sul lavoro e sull’inflazione degli stati membri. Uno degli obiettivi di Draghi è appunto quello di stabilizzare l’inflazione al 2%. Grazie a questa situazione di equilibrio la BCE avrà tutte le carte in regola per sopprimere gradualmente le politiche di stimolo. Sopprimendo le politiche di stimolo l’euro si troverà dinnanzi a scenari rialzisti che, accompagnati all’avanzata dei Macron di turno, potrebbero continuare a dar forza al cambio EURO DOLLARO.