La Banca Mondiale funziona come un’organizzazione interazione che comprende altre due istituzioni. Il suo scopo è assistere i paesi in via di sviluppo e contrastare la povertà nel mondo. Infatti, finanzia direttamente gli stati in difficoltà.
Banca Mondiale: storia e organizzazione
La Banca Mondiale (World Bank) è un’istituzione che oggi raccoglie 188 paesi nel mondo. Nasce a seguito degli accordi di Bretton Woods del 1944, ed è un’organizzazione delle Nazioni Unite. La sua creazione arriva a fine della seconda guerra mondiale per fronteggiare la ricostruzione dell’Europa. Con questi accordi, si è anche dato vita al Fondo Monetario Internazionale (FMI). La Banca comprende due enti: Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (BIRS) e l’Agenzia internazionale per lo sviluppo (AIS o IDA).
Gli obiettivi di queste istituzioni, era quello di sostenere soprattutto l’Europa e il Giappone, usciti devastati dalla guerra. Successivamente, quando il vecchio continente conobbe la ripresa e lo sviluppo, negli anni recente ha spostato il suo focus. Compito proseguito nonostante l’interruzione del sistema monetario su decisione di Nixon dopo gli accordi di Bretton Woods negli anni settanta. Infatti, sia la Banca Mondiale e il FMI hanno continuato a sostenere, soprattutto negli ultimi decenni, i paesi dell’Africa e America latina. Nonché, le economie emergenti dell’Asia.
Ha sede a Washington ed ha alle sue dipendenze più di 10 mila tra funzionari e impiegati.
La struttura
Secondo una convenzione internazionale, il presidente della Banca Mondiale è stabilito dagli Stati Uniti. Questa usanza è data dal fatto che essi sono il maggior “azionista” della Banca. Tuttavia, i paesi membri sono rappresentati da un consiglio di amministrazione. Il consiglio è composto da 25 direttori esecutivi, che sono a loro volta suddivisi in quota ai paesi. I cinque paesi, in quanto maggiori contributori, dispongono di un direttore ciascuno e sono Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Giappone. Gli altri 19 rappresentano gli altri stati membri e sono raccolti in gruppi e collegi elettoriali. A loro volta, la Cina, la Russia e l’Arabia Saudita hanno optato per collegi elettorali per singolo paese, quindi ciascuno di essi ha un rappresentante all’interno dei 19. Questa suddivisione è legata alla maggiore dimensione e, di conseguenza, influenza della varie economie.
Aderire alla Banca Mondiale
Diventare membri della Banca richiede, in primis, l’adesione al Fondo Monetario Internazionale. Infatti, la quota di rappresentanza all’interno dell’istituzione, come accade per il Fondo, dipende dalla dimensione economica del paese. Questo perché vi sono una serie di ruoli e mansioni che vanno gestite anche a livello di responsabilità politica da parte degli enti. Successivamente, è previsto l’acquisto di un pacchetto azionario della Banca Mondiale il cui costo per singola azione è pari a 120 mila dollari.
La Mission della banca
Il compito cardine dell’Istituzione è fornire assistenza finanziaria e consulenza tecnica ai paesi del mondo. Come dicevamo, la finalità dell’organizzazione è intraprendere percorsi di sviluppo e crescita economia per i richiedennti.
Questo comporta l’erogazione di prestiti qualificati a tassi di interesse bassi o addirittura crediti e sovvenzioni a fondo perduto. Queste infusioni di liquidità contribuiscono all’istruzione, all’assistenza sanitaria, alla pubblica amministrazione, alle infrastrutture e allo sviluppo del settore privato.
Ha, inoltre, lo scopo di fornire consulenza politica ed effettua ricerche e analisi sullo stato complessivo dei suoi interventi. Anche per questo motivo, offre anche formazione ai governi o alle istituzioni private.
Leggi anche Banca Centrale Europea, cos’è e come opera nell’Eurozona