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Banca Centrale Europea, cos’è e come opera nell’Eurozona

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La Banca Centrale Europea è l’istituto centrale per tutti i paesi membri della Zona Euro. Per Eurozona si intendono i 19 paesi membri dell’UE che adottano come valuta l’Euro. Infatti, non tutti gli appartenenti all’Unione adottano la moneta unica. Era il caso, ad esempio, del Regno Unito prima della Brexit o alcuni stati come l’Ungheria e la Romania.

Banca Centrale Europea: ruolo e storia

banca centrale europea

La BCE inizia la sua storia nel gennaio del 1999. È il momento in cui 11 banche dell’Area Euro hanno delegato le competenze di politica monetaria alla nuova Banca Centrale.
Successivamente, hanno aderito altri paesi europei allargando la geografia dell’eurozona. Tra questi, vi sono la Grecia (2001), Slovenia (2007), Cipro (2008), Malta (2008), Slovacchia (2009), Estonia (2011), Lettonia (2014) e Lituania (2015).
Adesso sono ben 19 gli stati membri dell’UE che adottano l’euro come loro moneta. Oltre ciò, hanno messo in comune anche la loro politica monetaria.

Anche nel caso dell’Euro, c’è un processo di adesione per il quale si devono soddisfare i c.d. “criteri di convergenza”.

L’istituzione è regolata giuridicamente dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e dallo Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea.
L’Eurosistema è, quindi, costituito dalla European Central Bank e dalle banche centrali nazionali degli Stati nell’euro. Il loro compito è il fondamentale: assicurare la stabilità dei prezzi e della moneta unica e quindi il suo valore.

Struttura della BCE

La BCE viene istituita nel maggio del 1998 ma inizia formalmente la sua attività dal 1° gennaio del 1999, succedendo all’IME (Istituto Monetario Europeo). La sua struttura segue  un criterio che cercheremo di semplificare.

A capo delle scelte della BCE troviamo un Consiglio Direttivo centrale. Di questo consiglio centralizzato fanno parte tutti i rappresentanti dei vari organi direttivi della BCE.

In realtà l’organizzazione della BCE è assai simile a quella della più anziana Bundesbank tedesca.

Secondo l’articolo 109A del suo Trattato scopriamo che a capo del comitato esecutivo c’è il Governatore, ossia il Presidente della BCE, e il Consiglio Direttivo.

Il consiglio direttivo è composto dai governatori delle altre banche nazionali degli stati d’Europa che fanno parte della zona euro, e quindi dell’eurosystem.

Chiaramente non troverete mai nel Consiglio Direttivo della BCE governatori di Banche Centrali di quei paesi che non adottano l’euro come moneta.

Questo non significa, però, che i paesi non facenti parte del sistema euro non siano rappresentati. Esiste dunque un altro organo, il terzo, detto Consiglio Generale.

Scopriamo adesso, nel dettaglio, chi siede a capo della BCE, e quindi chi determina la politica economica degli stati che adottano l’euro.

Il Comitato esecutivo

A capo del comitato esecutivo troviamo le due figure più importanti, ossia il Presidente e il suo vice. Assieme a loro siedono nel comitato esecutivo altri 4 membri. Questi rappresentanti vengono scelti tra personalità illustri del mondo bancario, e che abbiano esperienza riconosciuta nel campo dell’economia. Infatti l’attuare una politica monetaria richiede determinate qualifiche che dovranno essere vagliate dal Consiglio Europeo.

Per scegliere queste personalità il Consiglio Europeo andrà a creare le nomine mediante una delibera. Chiaramente dovrà essere preventivamente sentito sua il Parere del Parlamento che del Consiglio Direttivo della BCE (di cui ci occuperemo nel paragrafo successivo). Il Consiglio Europeo delibererà a maggioranza qualificata i membri del Comitato Esecutivo, che siederanno al fianco del Presidente e del Vice Presidente.

Di cosa si occupa il Comitato Esecutivo della BCE?

– la gestione corrente della Banca Centrale Europea
– il compiere tutte le menzioni delegate dal Consiglio Direttivo
– l’attuare la politica monetaria che emerge dalle decisioni e dagli orientamenti del Consiglio dei Governatori. È compito del Comitato Esecutivo impartire anche le istruzioni necessarie a tutte le Banche Centrali Nazionali, a seguito dell’attuazione delle politiche monetarie in essere.

Il Consiglio direttivo della BCE (Banca Centrale Europea)

funzioni delle banche

Il Consiglio direttivo della BCE è il principale organo decisionale. È composto dai sei membri del comitato esecutivo e dai governatori delle Banche centrali nazionali facenti parte dell’eurozona.

Le valutazioni economiche vengono scolte ogni sei settimane.

Fino al 2014 il Consiglio Direttivo era eletto secondo un sistema di votazione semplice. Ciò significa che ogni membro presente aveva diritto ad un voto. Nel 2015 la Lituania entra nel sistema euro. Il numero dei membri supera il limite di 18. Per questo motivo sono stati ridistribuiti i voti in maniera direttamente proporzionale alla grandezza delle economie di riferimento. Ciò significa che i governatori delle 5 maggiori economie d’Europa (Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi) dispongono complessivamente di 4 voti. Tutti gli altri 14 stati, dopo l’adesione della Lituania, dispongono complessivamente di 11 voti.

Vedi lo schema del sistema di voto qui.

All’interno del Consiglio direttivo siede, chiaramente, il Comitato Esecutivo della BCE al completo (6). Il Consiglio direttivo detiene in totale sei voti.

I voti complessivi sono 21.

Che funzioni svolge il Consiglio Direttivo?

– il Consiglio ha il compito di orientare la politica monetaria generale della Banca. È suo compito prendere le decisioni opportune per perseguire gli obiettivi presenti nello statuto della BCE, e quindi dell’eurosistema.
– orientare la politica monetaria da adottare all’interno dei paesi dell’eurozona.
– determinare i tassi di interesse della zona euro e quindi l’offerta di riserve monetarie da destinare ai paesi che hanno l’euro come moneta di riferimento.
– determinare le politiche e gli indirizzi necessari per l’esecuzione.

Il Consiglio generale: di cosa si occupa?

L’Ultimo organo è il consiglio generale. Tale organo è composto dal Presidente della BCE e dal suo vice presidente. Siedono nel consiglio anche i governatori delle Banche Centrali Nazionali che non hanno ancora aderito all’euro.

Si tratta di un organo a carattere transitorio la cui funzione verrà meno al verificarsi di una condizione. Infatti, a norma dello “Statuto del sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea” verrà abolito dal momento in cui tutti gli stati facenti parte dell’Unione Europea adotteranno l’euro come propria moneta.

Alle riunioni del consiglio generale possono prendere parte anche i rappresentanti dei paesi facenti parte dell’Unione Europea, ma senza diritto di voto. Alle riunioni può anche partecipare il Presidente del Consiglio dell’Unione europea e un membro facente parte della Commissione europea.

Allo stato attuale è opportuno dire che il Consiglio Generale è una sorta di evoluzione dell’Istituto Monetario Europeo, di cui oggi ne svolge i suoi precedenti compiti. Si possono riscontrare anche compiti precedentemente spettanti alla BCE nella terza fase dell’Unione Economica e Monetaria (UEM).

I compiti che spettano al Consiglio Generale

– raccoglie le informazioni e le statistiche
– redige un rapporto annuale per la BCE
– assolvele funzioni consultive della BCE;
– redige tutte le disposizioni per puntare ad armonizzare le procedure contabili delle varie Banche Centrali Nazionali.

La Mission e i compiti

presidente bce

L’obiettivo e lo scopo principale della Banca Centrale Europea è la stabilità dei prezzi e attuare le misure di politica monetaria. Tradotto nella pratica, è responsabile delle decisioni riguardo i tassi di interesse e l’offerta di moneta. Infatti, per il perseguimento e raggiungimento dei target chiave per l’economia della zona euro.
Grazie all’Eurosistema e alla sua composizione, è responsabile della messa in atto di tutte le scelte di politica della BCE. Compiti nei quali rientrano il mantenimento dei sistemi di pagamento, operazioni sul mercato dei cambi e le riserve di valuta estera.

Tra gli altri compiti dell’Istituto, c’è quello della vigilanza bancaria e finanziaria tramite il Meccanismo di Vigilanza Unico. Il Single Supervisory Mechanism (SSM, in inglese), garantisce il suo funzionamento con il supporto delle singole autorità di vigilanza nazionale. Obiettivo fondamentale che ha lo scopo di garantire la solidità e le stabilità del sistema bancario europeo. Con questo sistema i compiti di vigilanza bancaria all’interno degli stati membri sono coerenti. Una via per evitare situazioni di squilibrio tra i sistemi bancari e i rischi che ne deriverebbero.


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